FuoriAsse #21
Officina della cultura
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artistica che quest’anno giunge alla ventesima<br />
edizione e che ha avuto nel corso<br />
del tempo un’ampia eco e numerosi epigoni.<br />
La sua origine è scaturita, sorprendentemente,<br />
da un evento alquanto<br />
casuale.<br />
Luci d’artista germinò a Torino nell’estate<br />
del 1997 da una, è il caso di<br />
dirlo, luminosa intuizione dell’assessore<br />
al Commercio, al Turismo e alla Promozione<br />
della Città, Fiorenzo Alfieri al<br />
quale le associazioni dei commercianti<br />
chiesero al Comune di partecipare alla<br />
realizzazione delle luminarie natalizie.<br />
L’amministrazione comunale si dichiarò<br />
disposta a collaborare a patto che non<br />
fossero installate le solite, stereotipate<br />
luci. L’obiezione dei commercianti fu<br />
che i fornitori erano sprovvisti di luminarie<br />
differenti dalle tradizionali e così,<br />
prontamente e di comune accordo, si<br />
decise di commissionarne delle nuove<br />
ad artisti. In pochi mesi a disposizione<br />
fu coinvolto Emanuele Luzzati, che creò<br />
per piazza Carlo Felice, davanti alla stazione<br />
di Porta Nuova, un presepe che<br />
ottenne unanimi consensi sia dai commercianti<br />
della zona sia da residenti e<br />
turisti.<br />
Per l’anno successivo, sotto la direzione<br />
artistica di Pier Giovanni Castagnoli,<br />
direttore della GAM Galleria d’Arte Moderna<br />
e dell’architetto Sergio Jaretti, furono<br />
invitati dodici artisti e bandito un<br />
concorso per giovani artisti, vinto da<br />
Enrica Borghi e dal sottoscritto, che realizzarono<br />
quattordici installazioni luminose<br />
per differenti zone della città. Fu<br />
un grande successo, e le Luci d’artista a<br />
Torino diventarono un formidabile richiamo<br />
turistico ed un esempio imitato,<br />
nel corso degli anni successivi, da altre<br />
città italiane ed europee. Tra queste<br />
Lione, Glasgow, Monaco, Eindowen,<br />
Amsterdam, Praga, Firenze, Roma, ecc.<br />
Ad un Comitato Scientifico costituito da<br />
Su un rigoroso apparato geometrico, le<br />
cubiche lanterne luminose formano, attraverso<br />
il pattern tipico di Buren, un disegno<br />
astratto che dialoga con lo spazio urbano di<br />
piazza Palazzo di Città.<br />
Daniel Buren, Tappeto Volante<br />
Luci d’Artista, Torino (1999-2017)<br />
Ph. Luisa Cicero<br />
FUOR ASSE<br />
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INTERFERENZE