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Con queste premesse e con la locuzione<br />
“città creativa” l’UNESCO 1 , a partire<br />
dal 2004, attraverso l’ideazione del programma<br />
Creative cities 2 , diede vita ad<br />
un network di 116 città nel mondo, che<br />
aveva individuato nella creatività un<br />
motore strategico del proprio sviluppo<br />
economico e della rigenerazione urbana<br />
sostenibile. Vennero individuate sette<br />
aree corrispondenti ad altrettanti settori<br />
culturali (Musica, Letteratura, Artigianato<br />
e Arte Popolare, Design, Media<br />
Arts, Gastronomia, Cinema) e oggi la<br />
rete annovera 180 creative cities di 72<br />
Paesi. Nove città sono italiane: Roma<br />
(Cinema), Parma e Alba (ottobre 2017,<br />
Gastronomia), Bologna e Pesaro (Musica),<br />
Fabriano, Torino (dal 2014, Design),<br />
Milano (ottobre 2017, Letteratura) e<br />
Carrara (ottobre 2017, Arti popolari e<br />
Artigianato).<br />
Per l’UNESCO «le aree urbane sono<br />
oggi i principali motivi di crescita per lo<br />
sviluppo di nuove strategie, di politiche<br />
ed iniziative mirate a fare della cultura e<br />
della creatività un volano per lo sviluppo<br />
sostenibile e la rigenerazione urbana.<br />
Tali obiettivi potranno essere raggiunti<br />
attraverso la stimolazione della crescita<br />
e dell’innovazione e la promozione della<br />
coesione sociale, il benessere dei cittadini<br />
e il dialogo interculturale. In questo<br />
modo, le città possono rispondere alle<br />
principali sfide con cui devono confrontarsi,<br />
come la crisi economica, gli impatti<br />
ambientali, la crescita demografica e<br />
le tensioni sociali».<br />
Oggi le città ospitano più della metà<br />
della popolazione mondiale e tre quarti<br />
della sua attività economica, compresa<br />
una larga fetta dell’economia creativa.<br />
Il ruolo cruciale delle città nella promozione<br />
dello sviluppo sostenibile incentrato<br />
sulle persone e il rispetto dei diritti<br />
umani è in particolare riconosciuto nell’agenda<br />
2030 per lo sviluppo sostenibile<br />
che include tra i suoi 17 obiettivi uno<br />
specifico obiettivo “rendere le città e gli<br />
insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti<br />
e sostenibili” e identifica la cultu -<br />
ra e la creatività come una delle leve essenziali<br />
per l’azione in questo contesto.<br />
È innanzitutto, e soprattutto, a livello<br />
locale che la cultura e la creatività<br />
vengono vissute e praticate quotidianamente.<br />
È quindi stimolando le industrie<br />
culturali, sostenendo la creazione, promuovendo<br />
la partecipazione cittadina e<br />
culturale e avvicinandosi alla sfera pubblica<br />
con una nuova prospettiva che le<br />
autorità pubbliche, in cooperazione con<br />
il settore privato e la società civile, possono<br />
fare la differenza e sostenere uno<br />
sviluppo urbano più sostenibile adatto<br />
alle esigenze pratiche della popolazione<br />
locale. In questo contesto, la cooperazione<br />
e la condivisione di esperienze e conoscenze<br />
è fondamentale per fare della<br />
creatività una leva per lo sviluppo urbano<br />
e concepire nuove soluzioni per<br />
affrontare le sfide comuni. A questo proposito,<br />
la rete di città creative dell’UNE-<br />
SCO offre opportunità uniche, per le<br />
città, di attingere a processi di apprendimento<br />
comuni e progetti collaborativi<br />
al fine di sfruttare appieno le proprie<br />
risorse creative e utilizzarle come base<br />
per lo sviluppo sostenibile, inclusivo<br />
ed equilibrato in termini economici,<br />
culturali, ambientali e sociali» 3 .<br />
La creatività, applicata ai settori<br />
dell’arte, della tecnologia e della cultura,<br />
1 UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization)<br />
2 https://en.unesco.org/creative-cities/home<br />
3 https://en.unesco.org/creative-cities/content/why-creativity-why-cities<br />
FUOR ASSE<br />
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INTERFERENZE