Tecnologie Alimentari 5 Giugno e Luglio 2018

editoriale
Eeditoriale
|di Francesco Goi
L’esportazione rappresenta tradizionalmente una difficoltà per le Pmi: in certi ambiti basta l’alta tecnologia ad
assicurare una presenza significativa sui mercati internazionali, talvolta invece servono i numeri per accedervi
con successo.
Nel settore food un supporto significativo è venuto recentemente dalla GDO attraverso sinergie internazionali, la
creazione di nuove società e i network dei loro partner nelle centrali europee d’acquisto.
Per fare qualche esempio, Auchan Retail Italia già nel 2009 aveva avviato un progetto Export, Coop Italia ha dato
vita ad alcune divisioni “ad hoc”, Carrefour Italia ha fatto leva sulla rete internazionale della propria capogruppo.
Alcuni gruppi di GDO, come Auchan Retail Italia, hanno pensato anche alla logistica realizzando collaborazioni
con le società del settore che consentono di spedire anche quantità limitate di prodotti; altri, come Coop Italian
Food, forniscono servizi di logistica accanto a quelli di vendita e marketing. Queste realtà consentono alle Pmi di
promuovere le loro eccellenze sui mercati internazionali, dove finora erano approdati essenzialmente i prodotti
delle società più strutturate.
CRESCE L’EXPORT DELLE PMI
GRAZIE ALLA GDO
L’industria alimentare italiana nel 2017 ha raggiunto i 31,9 miliardi di esportazione, con un aumento del 6,3%
rispetto all’anno precedente, un valore complessivo della produzione pari a 12 miliardi di euro (fonte: Federalimentare).
Il nuovo canale della GDO potrà probabilmente rafforzare questo successo; in ogni caso sarà possibile offrire
un’immagine più diversificata della produzione italiana che, per come è costituito il tessuto industriale anche
nel food, meglio rappresenta la nostra realtà e le sue peculiarità.
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TECNOLOGIE ALIMENTARI N.5 2018
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