Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
SALUTE<br />
2APRILE<br />
Giornata<br />
Mondiale<br />
dell’Autismo<br />
© suns design/www.shutterstock.com<br />
© Photographee.eu/www.shutterstock.com<br />
grado di studiare a fondo la struttura del<br />
farmaco riuscendo così ad identificare le caratteristiche<br />
che determinano la sua azione<br />
diuretica, e quelle necessarie invece per inibire<br />
l’azione della proteina NKCC1. «Con le<br />
informazioni raccolte abbiamo realizzato un<br />
modello molecolare che ci ha permesso di<br />
capire cosa andava tenuto e cosa invece eliminato<br />
dalla struttura della molecola per arrivare<br />
al farmaco che<br />
cercavamo - spiega<br />
De Vivo -. I computer<br />
ci hanno permesso di<br />
eseguire in maniera<br />
rapida uno screening<br />
di migliaia di potenziali<br />
molecole, e<br />
una volta identificate<br />
quelle più promettenti<br />
le abbiamo riprodotte all’interno del nostro<br />
laboratorio, e sono quindi poi state sperimentate<br />
in vitro dal team della dottoressa<br />
Cancedda che ha condotto su di esse Test<br />
biologici per verificare l’efficacia della loro<br />
I primi esami mostrano<br />
miglioramenti su memoria,<br />
apprendimento, socialità e<br />
comportamenti ripetitivi<br />
azione.<br />
Si è trattato<br />
di un lavoro lungo e<br />
assai complesso, ma alla fine ci ha permesso<br />
di trovare la molecola più adatta, e una volta<br />
ottimizzata, per migliorarne efficacia e sicurezza,<br />
è stato possibile finalmente passare ai<br />
test sul modello animale».<br />
<strong>Il</strong> “candidato farmaco”, così denominato<br />
appunto per il suo enorme potenziale, è<br />
stato sperimentato su animali con patologie<br />
che simulano gli effetti della sindrome di<br />
Down e i disturbi riconducibili all’aspetto<br />
autistico. I primi risultati ottenuti sono stati<br />
estremamente incoraggianti.<br />
«Nei nostri esperimenti<br />
la molecola ha<br />
dimostrato di alleviare<br />
sostanzialmente le<br />
difficoltà di memoria<br />
e apprendimento che<br />
caratterizzano la sindrome<br />
di Down, e di<br />
migliorare notevolmente<br />
anche i problemi<br />
di socialità e i comportamenti ripetitivi<br />
presenti nei disturbi dello spettro autistico<br />
- sottolinea la dottoressa Cancedda -. Le<br />
potenzialità terapeutiche del farmaco sono<br />
quindi molto interessanti, e potrebbero risul-<br />
tare<br />
anche<br />
maggiori se venisse<br />
somministrato precocemente, a partire<br />
già dall’infanzia, quando il cervello è ancora<br />
in una fase di pieno sviluppo. Una possibilità<br />
che approfondiremo in futuro portando<br />
avanti ulteriori ricerche». Per arrivare alla<br />
sperimentazione sull’uomo, come già anticipato<br />
in precedenza, bisognerà ancora attendere<br />
qualche anno.<br />
I ricercatori sono certi che con i fondi<br />
necessari già nel giro di pochi anni<br />
sarà possibile eseguire i primi trial clinici,<br />
inoltre lo step successivo al quale mirano<br />
i ricercatori è quello di creare una start<br />
up che sia in grado di commercializzare<br />
quanto prima il farmaco sul mercato<br />
così da renderlo disponibile nel più breve<br />
tempo possibile ai pazienti: «Al momento<br />
siamo ad un paio di anni di lavoro da un’eventuale<br />
fase clinica - afferma De Vivo -.<br />
Quello che ci serve realmente sono investitori<br />
che ci aiutino a raccogliere i fondi<br />
necessari per portare avanti le ricerche.<br />
Per questo motivo stiamo per lanciare una<br />
start-up insieme all’IIT, che ha l’obiettivo<br />
di rendere disponibile il prima possibile il<br />
farmaco per i tanti pazienti che potrebbero<br />
trarne beneficio». (M. M).<br />
<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> | Luglio/agosto 2020<br />
51