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SALUTE<br />
DALLE STAMINALI AGLI<br />
ORGANOIDI PELOSI<br />
Generati in laboratorio piccoli gruppi cellulari progettati<br />
per modellare uno strato di pelle completo<br />
di Biancamaria Mancini<br />
Numerosi scienziati da tutto il mondo,<br />
grazie anche all’investimento<br />
economico di molte società commerciali,<br />
da più di 40 anni sono<br />
in prima linea nella ricerca scientifica per ricreare<br />
la pelle umana in laboratorio. Ad oggi,<br />
sono stati fatti importanti passi avanti a tal<br />
proposito, senza però riuscire a riprodurre il<br />
tessuto cutaneo nella sua integralità, ovvero<br />
compresi peli, nervi e grasso. La pelle è un organo<br />
multistrato, dotato di appendici fondamentali<br />
per regolare la temperatura interna e<br />
la ritenzione <strong>dei</strong> fluidi corporei, proteggendo<br />
da stress esterni e mediando la sensazione di<br />
tatto e dolore. Ricostruire la pelle completa di<br />
appendici nelle colture e negli innesti bioingegnerizzati<br />
è una sfida biomedica che deve<br />
ancora essere soddisfatta.<br />
Per ripercorrere quanto ad ora scoperto<br />
cito due studi effettuati alla Columbia University,<br />
entrambi guidati dalla dottoressa Christiano.<br />
Nel primo studio sono state scoperte<br />
nei topi le cellule che mantengono i follicoli<br />
piliferi in una sorta di stato a riposo grazie ad<br />
un percorso molecolare chiamato JAK-STAT.<br />
Inibendo tale percorso sarebbe quindi possibile<br />
risvegliare i follicoli dormienti e potenzialmente<br />
attivare in laboratorio la crescita <strong>dei</strong> capelli<br />
umani a partire da cellule staminali. Nel<br />
contesto di un secondo studio, per la prima<br />
volta sono stati generati artificialmente follicoli<br />
piliferi umani sfruttato degli stampi piccolissimi<br />
creati con le nuove stampanti 3D. Le<br />
cellule staminali sono state poi bioingegnerizzate<br />
affinché crescessero intorno allo stampo,<br />
ottenendo la formazione di follicoli e peli.<br />
Proprio di recente un ulteriore e importante<br />
passo avanti sembra trasformare in realtà<br />
la possibilità di costruire in laboratorio<br />
pelle completa di annessi cutanei. Tale entusiasmante<br />
risultato è il frutto di ben cinque<br />
anni di ricerca condotti dal dott. Karl Koehler,<br />
inizialmente all’Indiana University<br />
School of Medicine e poi completati<br />
nel suo nuovo laboratorio al<br />
Boston Children’s Hospital.<br />
Nello studio pubblicato sulla<br />
prestigiosa rivista Nature il 3<br />
giugno 2020 si dichiara di essere<br />
riusciti a far crescere in<br />
vitro pelle umana completa<br />
di epidermide, derma e follicoli<br />
piliferi. Nello specifico<br />
si è riusciti a generare organoidi<br />
pelosi, ovvero piccoli<br />
gruppi cellulari sviluppati<br />
in laboratorio a partire da<br />
cellule staminali pluripotenti,<br />
progettati per modellare<br />
uno strato di pelle completo.<br />
Le potenzialità e possibilità<br />
di applicazione di una<br />
tale scoperta spaziano dai test<br />
per i cosmetici e i farmaci, ai<br />
trattamenti per ustioni e cicatrici<br />
nella chirurgia ricostruttiva.<br />
Un’ulteriore potenzialità di grande<br />
risonanza potrebbe essere proprio<br />
l’utilizzo di questa pelle completa<br />
di peli per la cura della calvizie.<br />
Analizzando i passaggi che hanno fatto<br />
arrivare i ricercatori a tale risultato, osserviamo<br />
che il team ha iniziato a lavorare<br />
con le cellule staminali pluripotenti indotte<br />
dall’uomo, ovvero cellule adulte di pelle umana<br />
ricondotte a una forma embrionale, applicando<br />
a queste un cocktail di fattori di crescita<br />
e piccole molecole. Nello specifico è stata usata<br />
la modulazione graduale delle vie di segnalazione<br />
del fattore di crescita trasformante β<br />
GHIANDOLA SUDORIPARA<br />
RADICE DEL PELO<br />
PAPILLA DEL PELO<br />
E CAPILLARI<br />
MUSCOLO<br />
ERETTORE DEL PELO<br />
GHIANDOLA<br />
SEBACEA<br />
NERVI<br />
CORPUSCOLO<br />
DI MEISSNER<br />
ARTERIE<br />
T<br />
58 <strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Biologi</strong> | Luglio/agosto 2020