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ALD<br />
Non è possibile che la nuova legge<br />
sul CO2 diventi un motore per<br />
l’innovazione?<br />
Anche se fosse così, ciò varrebbe solamente<br />
in misura limitata per l’industria<br />
dell’automobile, perché i veicoli sono<br />
sviluppati all’estero. Ricordiamoci che<br />
non un solo modello è progettato e costruito<br />
esclusivamente per la Svizzera.<br />
Tra l’altro: i produttori di automobili<br />
erano costretti a ridurre il consumo dei<br />
loro veicoli già prima dell’introduzione<br />
delle nuove prescrizioni sul CO2. I<br />
clienti, ovviamente, vogliono circolare<br />
in modo sempre più parsimonioso. Lo<br />
si vede anche nel settore dei trasporti,<br />
dove i camion diventano sempre più efficienti<br />
nonostante i loro obiettivi di CO2<br />
non saranno introdotti in Europa prima<br />
del 2025.<br />
Quante possibilità ci sono di vincere<br />
il referendum?<br />
È difficile dirlo. In alcuni cantoni sono<br />
state respinte alle urne leggi sull’energia<br />
che prevedevano aumenti di prezzi<br />
notevolmente inferiori rispetto alla<br />
legge sul CO2. Penso anche che l’adesione<br />
al referendum sarà tendenzialmente<br />
maggiore in Romandia che nella<br />
Svizzera tedesca. In ogni caso sarà una<br />
battaglia elettorale avvincente e interessante.<br />
Ma le posso assicurare che naturalmente<br />
auto-svizzera accetterà il risultato,<br />
qualora la legge fosse approvata<br />
dall’elettorato.<br />
Se il referendum fosse approvato dal<br />
popolo ci vorrebbe una nuova legge<br />
sul CO2. Ritiene che possa essere migliore<br />
per gli automobilisti svizzeri?<br />
Nulla cambierebbe riguardo ai futuri<br />
obiettivi di riduzione di CO2 per i nuovi<br />
veicoli, e questa è una buona cosa. Dal<br />
nostro punto di vista, tuttavia, si dovrebbero<br />
evitare aumenti artificiali dei<br />
prezzi del carburante. Inoltre la Svizzera<br />
dovrebbe investire più fondi nella<br />
promozione delle nuove tecnologie. Un<br />
paio di stazioni di ricarica nei condomini,<br />
come quelle che dovrebbero essere<br />
pagate da quel mostro burocratico<br />
che è il «Fondo per il clima», non sono<br />
assolutamente sufficienti. Alcuni cantoni<br />
stanno facendo un lavoro eccellente<br />
e sostengono il passaggio ai veicoli elettrici,<br />
che a causa delle batterie sono ancora<br />
molto più costosi dei motori a combustione.<br />
Perché la Confederazione non<br />
può attivarsi ulteriormente per accelerare<br />
la riduzione di CO2 nella circolazione?<br />
•<br />
Comportamento<br />
pericoloso in autostrada<br />
Certi automobilisti si comportano come se fossero soli<br />
nel traffico. C’è chi parcheggia metà sul marciapiede<br />
e metà che ingombra la carreggiata, o chi si ferma in<br />
mezzo alla strada per chiacchierare con un passante.<br />
TESTO URS-PETER INDERBITZIN<br />
Azioni irresponsabili come queste<br />
sono purtroppo all’ordine<br />
del giorno. Recentemente il<br />
Tribunale federale si è dovuto pronunciare<br />
in merito ad un caso di<br />
grossolana negligenza commessa<br />
da un’automobilista. Il fatto risale<br />
ad oltre due anni fa e si è verificato<br />
sull’A1 in prossimità dello svincolo<br />
Berna-Wankdorf in direzione di<br />
Schönbühl. La donna circolava<br />
sulla corsia sinistra a circa 80 km/h<br />
quando il figlio trasportato sul<br />
sedile posteriore scoppiava a piangere.<br />
La donna decideva di lasciare<br />
l’autostrada. In una prima fase<br />
riduceva la velocità per inserirsi<br />
sulla corsia centrale, frenando da<br />
almeno 80 a 55 km/h. Dopo il<br />
primo cambio di corsia decelerava<br />
una seconda volta di altri 30 km/h<br />
e si portava sulla destra a 25 km/h<br />
con l’intenzione di imboccare l’uscita.<br />
L’intera manovra durava 30<br />
secondi su un tratto di 500 metri<br />
con traffico incolonnato piuttosto<br />
denso. Il tutto veniva registrato<br />
mediante Satspeed da una pattuglia<br />
della polizia che procedeva<br />
sulla corsia normale di marcia.<br />
Rischio di tamponamenti<br />
La giustizia bernese aveva condannato<br />
la conducente per violazione<br />
grave delle norme della circolazione<br />
ad una pena pecuniaria sospesa<br />
di 24 aliquote giornaliere da<br />
120 franchi e multa di 480 franchi.<br />
Per il tribunale d’appello era chiaro<br />
che il suo comportamento aveva<br />
provocato una brusca interruzione<br />
del flusso del traffico. Ciò costringeva<br />
non soltanto gli utenti che<br />
aveva superato sulle due corsie, ma<br />
anche i veicoli che viaggiavano più<br />
indietro, a reazioni imprevedibili<br />
e repentine. Veniva<br />
quindi a configurarsi perlomeno<br />
la messa in pericolo<br />
astratta accresciuta di tamponamento.<br />
Il pianto del figlio poteva<br />
spiegare, ma non giustificare,<br />
la manovra in quanto il disagio<br />
del bambino non era condizionato<br />
dalla situazione stradale. Il motivo<br />
addotto non poteva neppure essere<br />
considerato emergenza vera e propria<br />
e di conseguenza non costituiva<br />
una circostanza attenuante.<br />
La donna è insorta contro la condanna<br />
presso il Tribunale federale,<br />
il quale l’ha confermata con sentenza<br />
6B_1173/2020. La corte suprema<br />
ritiene, come la magistratura<br />
bernese, che i conducenti che<br />
seguivano l’automobilista sulle due<br />
corsie di sorpasso a circa 80 km/h<br />
non potevano aspettarsi di trovarsi<br />
improvvisamente davanti un veicolo<br />
circolante ad appena 25 km/h.<br />
La donna aveva agito in maniera<br />
spericolata: frenando bruscamente<br />
senza valide ragioni imputabili al<br />
traffico aveva violato intenzionalmente<br />
le norme della circolazione,<br />
ignorando il rischio generalmente<br />
noto di coinvolgere i conducenti<br />
che la seguivano in un incidente.<br />
I giudici federali hanno pertanto<br />
respinto il ricorso affermando che<br />
sarebbe stata l’opzione più sicura e<br />
ragionevole rimanere sulla corsia<br />
di sorpasso anche se ciò significava<br />
mancare l’uscita autostradale. Il<br />
comportamento pericoloso e irri-<br />
spettoso verso gli altri<br />
utenti veniva dunque<br />
punito, oltre che con<br />
sanzione pecuniaria,<br />
con la sospensione<br />
della licenza di condurre<br />
per almeno<br />
tre mesi. •<br />
URS-PETER<br />
INDERBITZIN<br />
consulente<br />
giuridico<br />
IL CONSULENTE<br />
marzo <strong>2021</strong> | touring 29