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iNet Touring 2021 03

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ALD<br />

Non è possibile che la nuova legge<br />

sul CO2 diventi un motore per<br />

l’innovazione?<br />

Anche se fosse così, ciò varrebbe solamente<br />

in misura limitata per l’industria<br />

dell’automobile, perché i veicoli sono<br />

sviluppati all’estero. Ricordiamoci che<br />

non un solo modello è progettato e costruito<br />

esclusivamente per la Svizzera.<br />

Tra l’altro: i produttori di automobili<br />

erano costretti a ridurre il consumo dei<br />

loro veicoli già prima dell’introduzione<br />

delle nuove prescrizioni sul CO2. I<br />

clienti, ovviamente, vogliono circolare<br />

in modo sempre più parsimonioso. Lo<br />

si vede anche nel settore dei trasporti,<br />

dove i camion diventano sempre più efficienti<br />

nonostante i loro obiettivi di CO2<br />

non saranno introdotti in Europa prima<br />

del 2025.<br />

Quante possibilità ci sono di vincere<br />

il referendum?<br />

È difficile dirlo. In alcuni cantoni sono<br />

state respinte alle urne leggi sull’energia<br />

che prevedevano aumenti di prezzi<br />

notevolmente inferiori rispetto alla<br />

legge sul CO2. Penso anche che l’adesione<br />

al referendum sarà tendenzialmente<br />

maggiore in Romandia che nella<br />

Svizzera tedesca. In ogni caso sarà una<br />

battaglia elettorale avvincente e interessante.<br />

Ma le posso assicurare che naturalmente<br />

auto-svizzera accetterà il risultato,<br />

qualora la legge fosse approvata<br />

dall’elettorato.<br />

Se il referendum fosse approvato dal<br />

popolo ci vorrebbe una nuova legge<br />

sul CO2. Ritiene che possa essere migliore<br />

per gli automobilisti svizzeri?<br />

Nulla cambierebbe riguardo ai futuri<br />

obiettivi di riduzione di CO2 per i nuovi<br />

veicoli, e questa è una buona cosa. Dal<br />

nostro punto di vista, tuttavia, si dovrebbero<br />

evitare aumenti artificiali dei<br />

prezzi del carburante. Inoltre la Svizzera<br />

dovrebbe investire più fondi nella<br />

promozione delle nuove tecnologie. Un<br />

paio di stazioni di ricarica nei condomini,<br />

come quelle che dovrebbero essere<br />

pagate da quel mostro burocratico<br />

che è il «Fondo per il clima», non sono<br />

assolutamente sufficienti. Alcuni cantoni<br />

stanno facendo un lavoro eccellente<br />

e sostengono il passaggio ai veicoli elettrici,<br />

che a causa delle batterie sono ancora<br />

molto più costosi dei motori a combustione.<br />

Perché la Confederazione non<br />

può attivarsi ulteriormente per accelerare<br />

la riduzione di CO2 nella circolazione?<br />

•<br />

Comportamento<br />

pericoloso in autostrada<br />

Certi automobilisti si comportano come se fossero soli<br />

nel traffico. C’è chi parcheggia metà sul marciapiede<br />

e metà che ingombra la carreggiata, o chi si ferma in<br />

mezzo alla strada per chiacchierare con un passante.<br />

TESTO URS-PETER INDERBITZIN<br />

Azioni irresponsabili come queste<br />

sono purtroppo all’ordine<br />

del giorno. Recentemente il<br />

Tribunale federale si è dovuto pronunciare<br />

in merito ad un caso di<br />

grossolana negligenza commessa<br />

da un’automobilista. Il fatto risale<br />

ad oltre due anni fa e si è verificato<br />

sull’A1 in prossimità dello svincolo<br />

Berna-Wankdorf in direzione di<br />

Schönbühl. La donna circolava<br />

sulla corsia sinistra a circa 80 km/h<br />

quando il figlio trasportato sul<br />

sedile posteriore scoppiava a piangere.<br />

La donna decideva di lasciare<br />

l’autostrada. In una prima fase<br />

riduceva la velocità per inserirsi<br />

sulla corsia centrale, frenando da<br />

almeno 80 a 55 km/h. Dopo il<br />

primo cambio di corsia decelerava<br />

una seconda volta di altri 30 km/h<br />

e si portava sulla destra a 25 km/h<br />

con l’intenzione di imboccare l’uscita.<br />

L’intera manovra durava 30<br />

secondi su un tratto di 500 metri<br />

con traffico incolonnato piuttosto<br />

denso. Il tutto veniva registrato<br />

mediante Satspeed da una pattuglia<br />

della polizia che procedeva<br />

sulla corsia normale di marcia.<br />

Rischio di tamponamenti<br />

La giustizia bernese aveva condannato<br />

la conducente per violazione<br />

grave delle norme della circolazione<br />

ad una pena pecuniaria sospesa<br />

di 24 aliquote giornaliere da<br />

120 franchi e multa di 480 franchi.<br />

Per il tribunale d’appello era chiaro<br />

che il suo comportamento aveva<br />

provocato una brusca interruzione<br />

del flusso del traffico. Ciò costringeva<br />

non soltanto gli utenti che<br />

aveva superato sulle due corsie, ma<br />

anche i veicoli che viaggiavano più<br />

indietro, a reazioni imprevedibili<br />

e repentine. Veniva<br />

quindi a configurarsi perlomeno<br />

la messa in pericolo<br />

astratta accresciuta di tamponamento.<br />

Il pianto del figlio poteva<br />

spiegare, ma non giustificare,<br />

la manovra in quanto il disagio<br />

del bambino non era condizionato<br />

dalla situazione stradale. Il motivo<br />

addotto non poteva neppure essere<br />

considerato emergenza vera e propria<br />

e di conseguenza non costituiva<br />

una circostanza attenuante.<br />

La donna è insorta contro la condanna<br />

presso il Tribunale federale,<br />

il quale l’ha confermata con sentenza<br />

6B_1173/2020. La corte suprema<br />

ritiene, come la magistratura<br />

bernese, che i conducenti che<br />

seguivano l’automobilista sulle due<br />

corsie di sorpasso a circa 80 km/h<br />

non potevano aspettarsi di trovarsi<br />

improvvisamente davanti un veicolo<br />

circolante ad appena 25 km/h.<br />

La donna aveva agito in maniera<br />

spericolata: frenando bruscamente<br />

senza valide ragioni imputabili al<br />

traffico aveva violato intenzionalmente<br />

le norme della circolazione,<br />

ignorando il rischio generalmente<br />

noto di coinvolgere i conducenti<br />

che la seguivano in un incidente.<br />

I giudici federali hanno pertanto<br />

respinto il ricorso affermando che<br />

sarebbe stata l’opzione più sicura e<br />

ragionevole rimanere sulla corsia<br />

di sorpasso anche se ciò significava<br />

mancare l’uscita autostradale. Il<br />

comportamento pericoloso e irri-<br />

spettoso verso gli altri<br />

utenti veniva dunque<br />

punito, oltre che con<br />

sanzione pecuniaria,<br />

con la sospensione<br />

della licenza di condurre<br />

per almeno<br />

tre mesi. •<br />

URS-PETER<br />

INDERBITZIN<br />

consulente<br />

giuridico<br />

IL CONSULENTE<br />

marzo <strong>2021</strong> | touring 29

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