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Vanità (2020-2022), acrilico
su tavola, cm 40x30
critico d’arte Tommaso Paloscia ha definito me ed altri artisti
tra cui Maranghi, Possenti, Alinari, Ghelli e Facchini. Nonostante
ognuno di noi abbia preso e sviluppato un percorso
artistico personale e indipendente, abbiamo condiviso, con
Ghelli, Possenti e Maranghi in particolare, diversi scambi culturali
durante le cene e le lunghe chiacchierate.
Aver studiato pianoforte ha influito sul tuo percorso?
Il mio percorso musicale ha influito molto sulla mia visione
artistica. Anche se l’ho abbandonato all’età di 12 anni, mi è
rimasto l’amore per la musica classica, soprattutto per il lavoro
di Mozart e Beethoven. Nei miei quadri c’è spesso la
musica e i musicisti, come anche nelle mie mostre. Invito volentieri
dei pianisti alle mie esposizioni, ma anche ballerine e
poetesse. Amo rapportarmi con l’arte totale tramite mostre
interdisciplinari e interattive in cui mi piace suscitare riflessioni
sull’essenza dell’arte, costruendo anche nuovi rapporti,
amicizie e scambi culturali, in quanto l’arte deve essere aperta
a tutti. Ricordo che in una delle mostre a cui ho preso parte,
il compositore Lorenzo Pescini aveva composto dei brani
facendo riferimento ai quadri esposti. Trovo gli sviluppi artistici
di questo tipo molto stimolanti.
Parole d’amore (2020-2022), acrilico su tavola, cm 40x80
nostra personalità. Nei miei quadri la luna è sempre crescente,
quindi positiva e volta a simboleggiare la speranza in un
mondo migliore.
Come mai hai fatto un percorso da autodidatta?
Purtroppo i miei genitori mi imposero di fare il liceo scientifico,
nonostante l’indicazione dei professori fosse per un indirizzo
artistico, dal momento che avevo sempre dimostrato
una spiccata mano per il disegno e il colore. Dopo il liceo ho
proseguito con l’università, non abbandonando mai il disegno.
Nel frattempo, non a caso, incontravo sempre pittori o
parenti di pittori, e da loro rubavo con gli occhi. Ho iniziato
con l’acquerello fino a raggiungere una tecnica personale che
poi ho proseguito e sviluppato con l’olio e l’acrilico.
Quali sono gli obiettivi che ti prefiggi di raggiungere tramite
la pittura?
La mia arte è l’espressione e il resoconto del mio vissuto. È il
modo migliore per esprimermi e per comunicare con il mondo
esterno. Nei miei quadri è presente un filo rosso sulla luna
che si estende da un lato dell’opera all’altro senza mai essere
interrotto, non vediamo mai il suo inizio o la fine, è infinito. È
un filo che prosegue in altre opere, sottolineando come ogni
momento e ogni giornata siano i componenti che poi creano
la nostra vita o, in termini pittorici, l’opera totale. La luna invece
rappresenta l’elemento femminile e il lato intimo della
Sorvolando...(2020-2022), acrilico su tavola, cm 70x70
FRANCESCO NESI
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