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La Toscana nuova Aprile 2022

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Occhio

critico

A cura di

Daniela Pronestì

Grazia Santarpia

L’anima musicale della materia

di Daniela Pronestì

La geometria delle forme è musica solidificata».

Questa frase attribuita a Pitagora sottolinea il legame

tra suono e materia o per meglio dire tra vi-

«brazione energetica e forme solide. Procedendo dalla filosofia

antica alla scienza moderna, questo concetto mette in relazione

il mondo invisibile dell’energia con il mondo visibile della

realtà oggettiva, il suono della creazione – l’OM o AUM della

cosmogonia induista e il Logos o Verbo della Bibbia cristiana –

con le forme della natura, in un passaggio che avviene non solo

dall’incorporeo al concreto ma viceversa anche dalle cose tangibili

all’immateriale. In altre parole, così come ogni vibrazione

corrisponde ad una forma allo stesso modo ogni forma corrisponde

ad una vibrazione. Le sculture/installazioni di Grazia

Santarpia traducono questo assioma in una composizione di

elementi che, vibrando ad ogni movimento d’aria dovuto al passaggio

o al tocco del fruitore oppure alle condizioni ambientali,

generano un suono “primordiale”, una specie di voce dell’energia

che pervade di sé qualunque forma animata e inanimata, la

materia così come lo spazio vuoto, il corpo così come il respiro

che lo rende vivo. Stando sempre alla tradizione pitagorica, l’universo

è un’immensa sinfonia che risuona, dai corpi celesti al

mondo terreno, generando un accordo armonico di suoni: un’a-

Partenope Sibila: dettaglio dei riflessi generati dalle superfici ricoperte con pellicola

dicroica

Partenope Sibila (2021), alluminio e pellicola dicroica, cm 80x80x3

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GRAZIA SANTARPIA

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