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La Toscana nuova Aprile 2022

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A cura di

Franco Tozzi

Toscana

a tavola

Il cacciucco

Un grande classico della cucina livornese

di Franco Tozzi

Nato a bordo dei navicelli livornesi, allorché sul focherello

acceso in una vecchia latta ritagliata a fornello,

si trinciavano, aspersi d’acqua di mare, a miscuglio, tagliati

come vennero vennero, agli e cipolle, pomodori e zenzero,

pesci e crostacei, non ha avuto ancora la stampa che si merita.

I livornesi, gente permalosissima, in cent’anni non sono ancora

riusciti a perdonarla a quell’autore di dizionario che alla

voce “cacciucco” ebbe la tetra idea di definirla “sorta di minestra”...minestra?

Si chiedono i cittadini labronici, abituati a roba

ben più consistente dei brodetti che si voglion gabellare per

cacciucco. Ma sanno come l’ha definito l’Artusi? Piatto di pesce

sicuro; ammannito soltanto sulle rive del Tirreno, da non

confondersi affatto con i brodetti adriatici e con le zuppe di pesce

genovesi. Il cacciucco è piatto tipico locale livornese, come

La ricetta: cacciucco

Ingredienti:

le triglie in salsa d’aglio, finocchio e pomodoro, come le arselle

gettare in pentola col solo accompagnamento di un pugnello di

pepe ché il sale l’hanno in corpo e l’acqua e la sputano (tratto da

La Stampa Sera del 7 agosto 1936). Questa doverosa premessa

per portare una testimonianza datata circa l’origine di questo

piatto che ogni città della costa toscana rivendica, ma che

Livorno rivendica storicamente come suo, anche per comparazione

della sua popolazione che in origine era veramente un

grande misto di persone. Anche l’origine del nome è assai dibattuta:

si va dal turco “kuciuk”, che vuol dire “minuto, piccolo”,

allo spagnolo “cachuco”, che significa “pesce” in generale. Per

noi dell’Accademia del Coccio la ricetta originale è quella livornese

con pesce di scoglio, senza indicare però quantità precise

perché dipende da quello che pescherete in pescheria…

- pesce di scoglio (scorfano, rana pescatrice, etc.) 300 gr.

- tranci di pesce (grongo, palombo, etc.) 240 gr.

- molluschi (polpo, moscardini, totani, seppie, etc.) 350 gr.

- cozze 1 kg

- cicale di mare e gamberi 300 gr.

- 2 agli

- 1 cipolla rossa

- pomodoro fresco

- peperoncino

- prezzemolo

- olio extra vergine

di oliva

- ½ bicchiere di vino rosso

- zenzero

- sale e pepe

Gli ingredienti si possono integrare o modificare con gallinella,

triglie, nocciolo, cozze e calamari. Si comincia

soffriggendo la cipolla, un ciuffo di prezzemolo (spezzettando

anche i gambi) e due spicchi d’aglio in camicia.

Appena la cipolla sarà colorita, aggiungere 4 etti di pomodori

freschi a pezzetti, sale, pepe e zenzero. Quando i

pomodori sono cotti, versarci mezzo bicchiere di vino rosso

e lasciarlo sfumare. Sbucciare gli agli e passare tutto

questo intingolo. Quindi metterlo sul fornello a fuoco moderato

e unire il pesce partendo da quello che richiede più

tempo di cottura, lasciando interi solo i pesci piccoli. Una

volta cotto, toglierlo dal fuoco e servirlo nel piatto con almeno

due fette a persona di pane cotto a legna abbrustolito

e, per chi lo vuole, “strusciato” di aglio.

Accademia del Coccio

Lungarno Buozzi, 53

Ponte a Signa 50055, Lastra a Signa (FI)

+ 39 334 380 22 29

www.accademiadelcoccio.it

info@accademiadelcoccio.it

IL CACCIUCCO

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