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WineCouture 3-4/2024

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

WineCouture è la testata giornalistica che offre approfondimenti e informazione di qualità sul vino e quanto gli ruota attorno. È una narrazione di terroir, aziende ed etichette. Storytelling confezionato su misura e che passa sempre dalla viva voce dei protagonisti, dalle riflessioni attorno a un calice o dalle analisi di un mercato in costante fermento. WineCouture è il racconto di un mondo che da anni ci entusiasma e di cui, con semplicità, vogliamo continuare a indagare ogni specifica e peculiare sfumatura, condividendo poi scoperte e storie con appassionati, neofiti e operatori del comparto.

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8<br />

INTERNI D’AUTORE<br />

DI MATTEO BORRÈ<br />

Innovare in un mondo come quello del vino, abituato<br />

a preservare gelosamente la tradizione, può<br />

risultare compito particolarmente arduo. Ma c’è<br />

chi, in questi anni, ha scelto nuove vie per percorrere<br />

il cammino che conduce nel futuro. È il caso<br />

della veronese famiglia Pasqua, che da anni associa a<br />

ogni calice e bottiglia un modo totalmente “altro” di<br />

comunicare il vino. Una modalità che mira a diffondere<br />

il verbo enologico e non a racchiuderlo in tecnicismi<br />

ormai fuori moda. Ed è così che, dopo l’installazione<br />

Luna Somnium, commissionata a fuse* in occasione<br />

dell’ultima edizione di Vinitaly, e Superfluo, realizzata<br />

da None Collective ed esposta durante ArtVerona nel<br />

2023, è nata anche l’ultima “avventura” firmata Pasqua<br />

Vini, che ha condotto il produttore veronese Oltremanica,<br />

per farsi mecenate di nuovi talenti emergenti in una<br />

partnership che vede le sue Icons, le etichette simbolo<br />

dei progetti che hanno sancito il rinascimento di un’azienda<br />

riferimento per la Valpolicella e l’Amarone, immergersi<br />

nello scenario di “Metamorphosis: Innovation<br />

in Eco Photography & Film”, mostra di artisti impegnati<br />

su temi ambientali e di sostenibilità, che sarà aperta<br />

dal 26 maggio al 28 luglio <strong>2024</strong> presso la celebre Saatchi<br />

Gallery di Londra. “La nostra cantina è prossima a<br />

festeggiare i suoi primi 100 anni di vita e siamo lieti di<br />

celebrare questo traguardo collaborando con una realtà<br />

di prestigio come Saatchi Gallery”, spiega Riccardo Pasqua,<br />

amministratore delegato di Pasqua Vini. “Sostenere<br />

questa mostra sottolinea ancora una volta il nostro<br />

impegno intergenerazionale a favore dell’innovazione,<br />

della creatività e degli approcci non convenzionali.<br />

Ognuno degli artisti scelti incarna i valori in cui crediamo:<br />

attraverso la sperimentazione e la tensione a sfidare<br />

il convenzionale è possibile innescare i processi di innovazione”.<br />

Quelle stesse dinamiche che hanno condotto<br />

l’azienda veneta a essere di recente premiata come “Innovator<br />

of the Year” agli “Oscar del vino” della rivista<br />

americana Wine Enthusiast. Il riflesso di una creatività<br />

e dell’importanza che assume il valore dell’innovazione<br />

per la realtà veronese che altro non sono che un elemento<br />

insito nel DNA stesso della cantina. Come dimostrano<br />

le release che hanno decretato negli ultimi anni i più<br />

grandi successi di Pasqua Vini: i tanti progetti della linea<br />

Icons, tra il bianco multivintage Hey French, i rosé<br />

11 Minutes e Y by 11 Minutes o la gamma Mai Dire<br />

Mai, testimonianze di tecniche di vinificazione capaci<br />

di rendere nuovi i volti di alcuni grandi classici della<br />

Valpolicella ma non solo. Un approccio che paga, anche<br />

sotto il profilo del riscontro di appassionati e operatori,<br />

come dimostra proprio la crescita della linea premium,<br />

che oggi rappresenta il 52% del business dell’azienda.<br />

“Mi preme evidenziare proprio quest’ultimo dato per<br />

far comprendere la crescita di brand che abbiamo avuto”,<br />

riprende Riccardo Pasqua. “Le nostre Icons hanno<br />

contribuito dal 2014 alla crescita complessiva del prezzo<br />

medio, registrando un +20% solo nel 2019. Nel 2023,<br />

Pasqua: innovazione<br />

in mostra<br />

Come la cantina veronese sta puntando<br />

a rendere di nuovo “cool” il vino<br />

siamo cresciuti nel mercato domestico, che si è attestato<br />

al 12,3% del giro di affari, con un +15% sul fatturato generale<br />

e un +16% nel canale Horeca. Numeri che sono<br />

motivo di grande soddisfazione. All’estero, nel 2023, abbiamo<br />

assistito in Europa all’exploit dei Paesi Bassi, che<br />

hanno segnato un +18%, e alla crescita del mercato Uk,<br />

+4,5%, grazie soprattutto alle buone prestazioni delle<br />

Icons Hey French e Y by 11 Minutes. In termini di peso,<br />

le quote di fatturato sono risultate stabili in Europa,<br />

che vale il 45,8% del business, mentre le Americhe, che<br />

rappresentano il 31,2% delle vendite, e l’Asia, il 10,7%,<br />

a registrare una contrazione”. Per strategie che mirano<br />

sempre più a coinvolgere anche un target più giovane di<br />

consumatori, a iniziare da quei mercati, come gli Stati<br />

Uniti, dove la Gen Z è sempre più centrale. “Il Nord<br />

America ci presenta un contesto di mercato complesso<br />

e incerto, dove emergono nuovi stili di consumo e di<br />

atteggiamento nei confronti del vino, più consapevoli e<br />

informati, soprattutto da parte della Gen Z”, prosegue<br />

Riccardo Pasqua. “Per il target più giovane, l’innovazione<br />

continua a rappresentare uno dei principali driver di<br />

acquisto: lo abbiamo visto con i risultati ottenuti da Hey<br />

French, tra le etichette Pasqua che hanno meglio performato<br />

in quest’area, che resta strategica per la nostra<br />

cantina, con un giro d’affari di 17,8 milioni di euro nel<br />

2023”. Lo sforzo posto in campo da Pasqua Vini in questo<br />

frangente, d’altronde, non è più solo quello di comunicare<br />

sé stessa, ponendo sotto la lente d’ingrandimento<br />

la quotidianità del proprio lavoro, ma anche di creare un<br />

universo “ispirazionale” tale da poter essere compreso<br />

da un nuovo tipo di consumatore. Sono nuove emozioni<br />

quelle che cerca di proporre l’azienda veronese, così da<br />

rendere nuovamente il vino e quanto gli ruota attorno<br />

qualcosa di “cool”. È, in fondo, tutta una questione di<br />

prospettiva. Quella che Pasqua Vini cerca d’individuare<br />

in ogni sua scelta è allora la giusta angolatura per parlare<br />

a un’audience che spazia nel suo spettro dalla New Gen<br />

di Tik Tok all’alta ristorazione che ama la classicità di un<br />

Amarone vintage. Così, quello della cantina veronese si è<br />

configurato sempre più in questi anni come un costante<br />

tendere in direzione della ricerca di nuovi ambasciatori<br />

che possano condividere il suo messaggio e contribuire a<br />

diffonderlo. Da qui nasce anche la nuova partnership che<br />

vede Pasqua Vini sostenere l’arte in collaborazione con<br />

l’iconica Saatchi Gallery di Londra, con i profili individuati<br />

a definire il capitolo di “Metamorphosis”, quelli di<br />

Almudena Romero, Hannah Fletcher, Edd Carr e Scott<br />

Hunter, selezionati in base ai loro approcci innovativi e<br />

non convenzionali e ai primi riconoscimenti come artisti<br />

emergenti ricevuti dalla critica. “L’inflazione e la ricerca<br />

di uno stile di vita più attento hanno condizionato i<br />

consumi del vino sia in casa che away from home, ma<br />

la ricerca della qualità resta la discriminante che incide<br />

sulle modalità di acquisto”, conclude Riccardo Pasqua.<br />

“Il consumatore finale continua a premiare le aziende capaci<br />

di innovare la produzione pur mantenendo un forte<br />

radicamento al proprio terroir, valori che rappresentano<br />

il nostro heritage”. Perché la tradizione si preserva anche<br />

grazie a un nuovo modo di trasmetterla.

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