allegati - Pro Loco San Damiano

tempo dopo verifica che è stata di nuovo costruita a spese della
Comunità.
Dal momento in cui la chiesa torna ad essere funzionante il sindaco
Pozzo, elaborando un rendiconto per il 1688, attraverso l’ammontare
delle spese mette in evidenza in modo indiretto quali sono le
ricorrenze più importanti: lire 2 e mezza “per far cellebrar la festa il
giorno di S. Lorenzo alla Madonna del Rivo”; “più il giorno di San
Grato a detta capella fatto cellebrar due messe” (una lira); “più speso
il giorno della Concezione di M.V. alla Capella del Rivo in cantar la
messa”, una lira e undici soldi 31 .
Il vescovo Migliavacca sotolinea come la chiesa sia stata rimodernata
su commissione (“…redificata fuit a comite…”) 32 .
Nel 1745 vengono realizzati alcuni interventi indirizzati all’icona; con
mandato del 22 agosto vengono pagati sette lire e mezza a “Andrea
Loyra mastro de boscho, per aver fatto la cimassa all’ancona dil
quadro della Madona del Rivo”, mentre il pittore Domenico Scori
riceve 25 lire per aver dipinto l’opera 33 .
Nel 1750 Felizzano durante la sua visita apostolica certifica che la
chiesa dispone di tutti gli elementi necessari (“quo ad materiale, bene
se habet, sed tantum erigatur crux ferrea in summitate prospectis..”) 34 .
I documenti riportano che nell’inverno successivo la neve provoca lo
sfondamento del portico antistante e che a causa degli straripamenti
31 A.C.C., Mazzo 221.
32 A.C.V.A., Visite pastorali, Migliavacca 1694, f. 407.
33 A.C.C., Mazzo 212.
34 A.C.V.A., Visite pastorali, Fellizzano 1742, f. 522.
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