allegati - Pro Loco San Damiano

In caso di decesso la persona veniva caricata su un carro guidato da
buoi fino a Canale, le casse era preparate da artigiani del borgo, i quali
prendevano le misure di ciascun defunto e le bare erano quadrate e
tenute insieme da chiodi realizzati a mano.
L’evento che maggiormente portata la frazione a riunirsi era la festa,
che ancora oggi viene celebrata, l’otto settembre, festa della Madonna
e della borgata: scandita dalla messa alle sette, alle undici e poi il
Vespro.
Una delle attrattive più importanti era rappresentato dalla pantalera
che si protraeva per giorni interi.
Un altro evento era l’otto dicembre quando si svolgeva la festa attorno
all’ex-voto di Maria Immacolata: partecipava la banda musicale di
Loreto e tutti festeggiavano.
Le persone percepivano in maniera diversa lo stare insieme nonostante
la campagna non fosse fonte di ricchezza e si stentava a campare: tutte
le sere ci si ritrovava davanti alla chiesa per cantare e nelle sere
d’estate, portandosi il piatto da casa, si mangiava in compagnia.
La Madonna di Loreto si caratterizza anche per la presenza di alcuni
personaggi legati al profano, che non facevano altro che incrementare
il legame intimo e diretto con la religione, che trovava nella piccola
chiesa la sua identità materiale. Una di queste figure era “la Fiola”,
appartenente a quella categoria di donna che viene definita “masca”;
la sua presenza è legata al fatto che una volta prese il braccio di un
bambino e glielo storse, furono necessari “due soldi” perché gli
tornasse diritto.
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