allegati - Pro Loco San Damiano

Caratteristiche pagane vogliono miracolosa l’acqua della fonte:
“correvano tutti a Mombirone, specialmente dove c’era quell’acqua,
andavano su per berla perché era miracolosa”.
Oltre alla fontana viene anche rivelata la presenza di un pozzo, che già
utilizzato in occasione della festa patronale, è tuttora situato più in alto
della fontana: “c’era un pozzo di un metro d’altezza, con due sportelli
che si aprivano, tutto attorno c’erano dei fiori, quei fiori bianchi che
sbocciano in primavera e si chiamano “le fiu d’la Madona”. Intorno
al pozzo si diceva messa e c’era molta devozione perché era come un
altare” 45 .
Un’ altra leggenda sostiene che sia stata la Madonna stessa a scegliersi
la collina di Mombirone:
“la storia come la raccontavano i nostri vecchi era che i Paglietti
avevano fatto fare il pozzo. Gli uomini mentre scavavano hanno
travato questa statua della Madonna… non potevano mica lasciarla lì
in mezzo alle canne! L’hanno presa e portata giù in parrocchia…
dicevano che al mattino dopo l’hanno poi portata alla Madonna del
Rio… e neppure lì è rimasta, allora hanno fatto un “piliunet” là in
punta ove c’è la chiesa e di lì non è scappata”.
In questo caso l’immaginario collettivo si è impossessato di un fatto
straordinario per sottolineare la sacralità del luogo. Il miracolo delle
origini affermatosi nella tradizione popolare svolge una funzione
precisa: dimostrare la predilezione della divinità per un luogo preciso.
45 Testimonianza di G. Mulasso in Vita religiosa a Canale, cit., Torino 1978, pp. 96-
97.
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