allegati - Pro Loco San Damiano

In epoca molto antica, già verso la fine del I secolo, alcuni scritti
apocrifi si occupano con interesse e con abbondanza di dettagli della
vita e della persona di Maria e cercano di ovviare alla scarsezza delle
notizie fornite dai testi autentici della rivelazione. Questi libri non
incisero nella progressiva esplicitazione del dogma mariano, perché
contestati e rifiutati dai padri e dal magistero ecclesiale; ma ebbero un
influsso notevole sull’ arte religiosa, sul culto, sulla predicazione e in
misura speciale sulla devozione popolare. Il rapporto unico e
privilegiato che unisce Maria al Figlio divino era visto, in termini di
fede popolare, come una sorgente di grandezza e di potenza per lei e
quasi come un titolo che l’abilitava ad amministrare la grazia e la
misericordia divina. Già Origine la presentava come modello per
eccellenza di verginità alle donne, accanto al Cristo, modello di
verginità per gli uomini; ed importante sarà l’ influsso di questo
grande scrittore cristiano sul movimento monastico del secolo IV, che
vedrà in Maria il modello classico delle vergini consacrate.
L’ EPOCA DEI PADRI DELLA CHIESA
A partire dal IV secolo, la devozione alla Madonna, accompagnata
da un adeguato sviluppo dottrinale, denota un progressivo incremento
che condurrà alla grandiosa fioritura del secolo seguente.
In questo periodo sorgono le prime eresie mariologiche
storicamente verificabili. E’ nota la reazione di San Epifanio contro
gli antidicomarianiti, che oscuravano la gloria della madre del Signore
negando la sua perpetua verginità, e contro le storture culturali di una
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