La vela in

VADO A
VIVERE
DI VELA
Avere una passione e trasformarla in lavoro. È il sogno
di tanti, ma anche la realtà di qualcuno che ce l’ha fatta.
Il mare e la barca vela offrono opportunità che possono
cambiare la vita di chiunque. Basta saperle cogliere
di Andrea Falcon
Davide Inzeo e Jacopo Maglieri sono due amici fraterni nel vero senso della
parola: il papà del primo ha sposato la mamma del secondo. Nell’estate
del 2009 si ritrovano sulla stessa barca, in senso metaforico e concreto.
Davide è un account di 29 anni che ha appena perso il lavoro insieme ad
altri suoi colleghi a causa del piano di ridimensionamento dell’azienda di
eventi e comunicazione dove era assunto con un contratto a progetto a
Milano, mentre Jacopo è un Allievo Ufficiale di Coperta di 23 anni che
sta a casa a Senigallia in pausa, dopo essere sbarcato da poco da una petroliera
e in attesa di un altro imbarco con il solito contratto di quattro mesi in mare.
Trascorrendo un po’ di giornate insieme a Senigallia, tra una chiacchiera e un’altra, nasce l’idea di
sfruttare quel momento di “disoccupazione forzata” per far prendere finalmente corpo all’idea di
trasformare la passione che hanno in comune per la vela in un lavoro dove possano finalmente sentirsi
realizzati, soddisfatti e padroni della propria vita.
UN’ESPERIENZA NATA DA LONTANO
Negli anni subito dopo la fine della scuola avevano lavorato diverse estati come istruttori di vela nei
villaggi vacanze, poi avevano preso la patente nautica per navigare senza limiti dalla costa e il diploma
internazionale di skipper; sanno andare bene in barca e, svolgendo le rispettive professioni,
hanno sviluppato capacità gestionali. Inoltre, sanno stare bene in gruppo e sanno relazionarsi con
il pubblico. Cosa possono fare dunque insieme i due “fratelli”? Lo decidono finalmente da soli cosa