La vela in

storie di mare 7 mesi in barca in giro per il mondo
NAVIGARE SENZA STRESS: IL MASSIMO
Se sottocoperta ogni tanto l’ordine latitava, non così a prua: Duale
era sempre in ordine, soprattutto, come insegnano i grandi marinai,
quando ci si avvicinava a terra. Anche perché, a volte (foto sotto),
a bordo si ricevevano anche ospiti.
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88 VELA maggio
INTERVENTI A BORDO
Come Rudi ha attrezzato
Duale per la traversata
Per preparare Duale alla
traversata Atlantica, Alberto
Rudi ha impiegato oltre un
anno. I principali controlli ed
interventi, come ci aveva
raccontato nel numero del
Giornale della Vela di Agosto
dell’anno scorso, hanno
riguardato il controllo dello
scafo e della coperta (tra le
particolarità, l’obbligo di
montare una plancetta di
poppa per la risalita
dall’acqua!). Scelta
controcorrente rispetto a quello
“Il mare
non stanca mai,
culla con le sue onde,
suona per voi quando
frange sulla chiglia“
che solitamente accade, quella
di montare solo l’elettronica
indispensabile: computer,
autopilota, chartplotter e la
strumentazione base. Per la
sicurezza, discorso a parte,
perché partecipando all’ARC
Rudi ha dovuto aggiungere alle
dotazioni obbligatorie anche
altri accessori, tra cui un
secondo modulo MOB, un faro
alimentato direttamente a 12 V,
una pompa manuale di sentina
esterna e alcuni razzi e fuochi
aggiuntivi.
tamento e si sono arenati. Si dibattono ancora, ma è difficile possano ritrovare
la giusta rotta.
L’ULTIMA NOTTE IN MARE. PER ORA...
Charlotteville (Tobago), 4/4/11. Le prime stelle annunciano l’arrivo
dell'ultima notte di navigazione di questo viaggio! Fuggo l’idea che qualcosa
che ho tanto desiderato stia per finire e la mia mente già si proietta
su quel viaggio che inizierà a fine anno per ritornare in Italia o forse, chissà...
il Pacifico ha un grande fascino! Ho trascorso quasi sette mesi in mare
alternando momenti di grande emozione con altri meno felici per rimediare
ai problemi che una navigazione così lunga porta con sé. Ma se il
tempo non vi incalza tutto diventa piacevole: anche le soste tecniche. Vi
consentono incontri insperati e amicizie. Ero preoccupato per la lunghezza
del viaggio, ma mi sono ricreduto: il mare non manca mai di stupirmi.
La noia è bandita. In effetti, una volta che si è messo a segno le vele
non c’è molto altro da fare, eppure il mare non stanca mai. Vi culla con
le sue onde mutevoli, vi affascina con i suoi colori sempre diversi, suona
per voi la musica della risacca quando l’onda frange sulla chiglia, vi inebria
con l’odore del salso che il vento porta verso di voi... �