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Vado e Torno 2023-07

In questo numero di Vado e Torno: Zerogradi. Il convegno, i workshop, l’esposizione. Cronaca del giorno perfetto Scoop. Quantron in Italia, Yutong in arrivo Freetime. Renault Trafic Space Nomad Prove. Renault Trucks Trafic Red Edition e T480 TC Evolution Dakar. 2024 Edition Politica. Cambio della guardia

In questo numero di Vado e Torno:

Zerogradi. Il convegno, i workshop, l’esposizione. Cronaca del giorno perfetto
Scoop. Quantron in Italia, Yutong in arrivo
Freetime. Renault Trafic Space Nomad
Prove. Renault Trucks Trafic Red Edition e T480 TC Evolution
Dakar. 2024 Edition
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SULLA STRADA<br />

CASO BRENNERO<br />

Committenti<br />

in campo?<br />

Da Bergamo parte<br />

la crociata per<br />

‘fare squadra’<br />

contro l’Austria<br />

Giuseppe Cristinelli,<br />

presidente Fai di<br />

Bergamo, lancia l’invito<br />

a fare squadra contro i<br />

divieti illegittimi imposti<br />

dall’Austria al Brennero.<br />

A raccoglierlo, insieme ai<br />

presidenti di Confimi Industria,<br />

Paolo Agnelli, e<br />

di Coldiretti, Alberto Brivio,<br />

la presidente di Confindustria<br />

Bergamo, Giovanna<br />

Ricuperati, che ha detto:<br />

«La bergamasca è una<br />

provincia esportatrice, con<br />

una produzione industriale<br />

diversificata e connessa<br />

col Centro Europa. Di qui,<br />

l’importanza di poter contare<br />

su sistemi infrastrutturali<br />

articolati che garantiscano<br />

agevoli spostamenti<br />

di merci e persone. E lo<br />

strozzamento del Brennero,<br />

in palese violazione dei<br />

principi di libera circolazione<br />

delle merci, rappresenta<br />

una forte criticità. Considerando<br />

l’import-export<br />

col Centro-Nord Europa,<br />

stimiamo particolarmente<br />

esposti i settori farmaceutico<br />

e dell’automotive,<br />

a seguire legno, carta e<br />

stampa, gomma-plastica,<br />

apparecchi elettrici, chimica,<br />

prodotti in metallo e<br />

macchinari».<br />

Scrivono sul Web: «Quello<br />

offerto da Bergamo,<br />

terra di gente pratica e<br />

abituata ad affrontare i<br />

problemi, rimboccandosi<br />

le maniche, è un esempio<br />

che tutti in Italia dovrebbero<br />

seguire: fare squadra<br />

per vincere la sfida<br />

contro il nemico comune».<br />

«Questo si chiama<br />

gioco di squadra, attività<br />

che in pochi in questo<br />

Paese sanno fare, troppo<br />

spesso impegnati a giocare<br />

da soli per difendere il<br />

proprio orticello. «Era ora<br />

che anche la committenza<br />

si schierasse».<br />

Oscar Sandri<br />

«Per me è un grande onore poter<br />

guidare un’associazione così<br />

autorevole che ha contribuito a<br />

scrivere la storia dell’autotrasporto<br />

italiano», ha esordito il<br />

nuovo presidente di Anita, Riccardo<br />

Morelli. Che poi, superati<br />

i convenevoli, è entrato con<br />

forza nel merito, affrontando<br />

il tema caldo della transizione<br />

green.<br />

Proposte Commissione<br />

Ue sono impraticabili<br />

«Inasprire troppo precocemente<br />

i target di riduzione delle<br />

emissioni di CO 2<br />

nei trasporti,<br />

bandire il motore endotermico<br />

nel 2035, non riconoscere il<br />

contributo alla decarbonizzazione<br />

delle flotte pesanti che<br />

può arrivare dai carburanti rinnovabili,<br />

sono proposte della<br />

Commissione che sinceramente<br />

non comprendiamo e, allo stato<br />

attuale, ci appaiono irrealistiche<br />

e quindi impraticabili», ha<br />

scandito Morelli.<br />

«Il trasporto merci pesante<br />

di lungo raggio è da considerarsi<br />

ancora un ‘laboratorio sperimentale’<br />

quando si parla di 44<br />

ton a batteria Bev o alimentati a<br />

idrogeno. La politica deve riconoscere<br />

il contributo alla svolta<br />

green che può arrivare da biometano<br />

e biocarburanti, ma c’è<br />

la necessità di misure pubbliche<br />

di sostegno per<br />

diffonderne l’utilizzo.<br />

Lo stato<br />

del parco circolante<br />

italiano<br />

rende indispensabile<br />

un fondo<br />

pubblico per<br />

ammodernarlo,<br />

per togliere<br />

dalla strada in quattro anni almeno<br />

il 30 per cento di veicoli<br />

inquinanti e poco sicuri».<br />

Altro tema forte del primo<br />

I nodi da sciogliere<br />

sono il sistema<br />

e le concessioni<br />

portuali, i valichi e<br />

le infrastrutture<br />

Pasquale Russo<br />

intervento di Morelli è sullo<br />

squilibrio tra domanda e offerta,<br />

che ad oggi richiede figure<br />

sempre più specializzate e qualificate<br />

ma che fatica a far presa<br />

tra i giovani che si affacciano al<br />

mondo del lavoro. «La riforma<br />

del sistema pubblico dell’istruzione<br />

tecnica e professionale<br />

è un’altra nostra priorità», ha<br />

sottolineato il neo presidente<br />

di Anita, «Sono tanti i settori<br />

in difficoltà nel<br />

reperire figure<br />

professionali.<br />

In un Paese con<br />

quasi l’8 per<br />

cento di disoccupati<br />

e più del<br />

20 tra i giovani<br />

e con circa 3<br />

milioni di Neet,<br />

giovani che né studiano né<br />

lavorano».<br />

Poi c’è il problema di ricambio<br />

generazionale: i giova-<br />

ni non sembrano interessati o<br />

non sono a conoscenza delle<br />

opportunità nell’autotrasporto.<br />

«Anche i diplomati dagli istituti<br />

tecnici e professionali spesso<br />

non hanno il know-how richiesto<br />

dalle imprese» ha messo in<br />

evidenza Morelli.<br />

Potenziare i percorsi<br />

della formazione<br />

«Nel settore mancano migliaia<br />

di autisti, addetti logistici e<br />

nuove professionalità da costruire<br />

sull’onda delle continue<br />

evoluzioni di mercato, normative<br />

e tecnologiche. Senza<br />

dimenticare l’aggiornamento<br />

delle competenze di chi già lavora».<br />

La proposta di Morelli<br />

è di «di potenziare i percorsi<br />

formativi degli istituti tecnici,<br />

con indirizzi specifici per il<br />

trasporto e la logistica».<br />

Altro passaggio di consegne,<br />

come detto, quello tra il veterano<br />

Paolo Uggè e Pasquale Russo<br />

alla presidenza di Conftrasporto.<br />

«Il mio obiettivo sarà<br />

quello di continuare a sostenere<br />

il ruolo associativo e politico<br />

di Conftrasporto» ha esordito il<br />

neo presidente Russo. «I prossimi<br />

i nodi da sciogliere sono<br />

la riforma del sistema portuale,<br />

il nuovo regolamento sulle<br />

concessioni demaniali portuali,<br />

l’attraversamento dei valichi<br />

alpini, in continuità<br />

con l’impegno<br />

del presidente<br />

uscente<br />

Uggè, assieme<br />

al grande tema<br />

delle infrastrutture.<br />

Verificheremo<br />

l’impatto<br />

che l’autonomia<br />

differenziata potrà avere<br />

nel sistema dei trasporti e delle<br />

infrastrutture. L’impegno sarà<br />

quello di favorire condizioni<br />

DEDUZIONI FORFETTARIE COME IL GAMBERO<br />

Le deduzioni<br />

forfettarie<br />

scendono da<br />

55 a 48 euro.<br />

E la portavoce<br />

di Ruotelibere,<br />

Cinzia Franchini,<br />

non la manda<br />

a dire.<br />

Facendo riferimento<br />

a quanto<br />

stabilito dal ministero<br />

dell’Economia<br />

e delle<br />

Finanze insieme<br />

al quello delle<br />

Infrastrutture<br />

e dei Trasporti,<br />

che hanno<br />

definito le agevolazioni<br />

fiscali<br />

per il <strong>2023</strong>, in<br />

Il mare, la modalità<br />

di trasporto<br />

strategicamente<br />

più importante<br />

per l’Italia<br />

Stefano Messina<br />

favore degli autotrasportatori,<br />

relative alle deduzioni<br />

forfettarie<br />

per spese<br />

non documentate,<br />

afferma<br />

Franchini: «Per<br />

i trasporti effettuati<br />

personalmente<br />

dall’imprenditore<br />

oltre<br />

il Comune in cui<br />

ha sede l’impresa<br />

è prevista<br />

una deduzione<br />

forfettaria pari a<br />

48 euro. Si tratta<br />

di una riduzione<br />

di 7 euro rispetto<br />

allo scorso<br />

anno, quando si<br />

ARMATORI VERSO<br />

IL FLAG OUT<br />

Ovvero che<br />

scappano<br />

all’estero<br />

per salvarsi<br />

dall’abbraccio<br />

mortale della<br />

burocrazia<br />

italiana. È il<br />

grido d’allarme<br />

che il presidente<br />

di Assarmatori,<br />

Stefano Messina<br />

(nella foto), lancia<br />

a Matteo Salvini.<br />

sempre migliori per le aziende<br />

di trasporto, e di rafforzare il<br />

nostro ruolo all’interno della<br />

società e del mondo politico».<br />

Russo, che ha avuto un ruolo<br />

importante nell’estensione della<br />

base associativa al settore del<br />

mare e della logistica, ha concluso<br />

il suo intervento con un<br />

annuncio: «Tra non molto allargheremo<br />

ulteriormente il nostro<br />

raggio d’azione accogliendo<br />

nuove realtà».<br />

stabilì la cifra di<br />

55 euro, rialzata<br />

appunto rispetto<br />

ai 48 euro di<br />

due anni fa. Stupisce,<br />

dunque,<br />

che nell’anno<br />

che ha fatto registrare<br />

l’inflazione<br />

record si<br />

decida di fare<br />

due passi indietro<br />

sulla cifra relativa<br />

alle deduzioni<br />

forfettarie.<br />

Un paradosso<br />

di difficile comprensione<br />

che<br />

penalizza ovviamente<br />

gli autotrasportatori».<br />

Incalza poi la<br />

portavoce di<br />

Ruotelibere:<br />

«Se è comprensibile,<br />

pur non<br />

giustificabile, la<br />

posizione del<br />

Governo che<br />

cerca di fare i<br />

conti con le risorse<br />

disponibili,<br />

è inaccettabile<br />

l’assenza di una<br />

vera e stringente<br />

trattativa su<br />

un aspetto così<br />

importante per<br />

la vita di tante<br />

piccole e medie<br />

imprese da parte<br />

delle vecchie<br />

associazioni di<br />

categoria».<br />

Ma proprio<br />

dal settore del<br />

mare è arrivato<br />

un grido d’allarme,<br />

lanciato<br />

da Assarmatori,<br />

associazione<br />

aderente a<br />

Conftrasporto-<br />

Confcommercio che riunisce<br />

armatori italiani, europei e<br />

extra Ue che operano in Italia,<br />

«Costi contenuti, servizi regolari<br />

ed efficienti, una funzione<br />

essenziale al servizio dell’economia<br />

del Paese. Il mare è e<br />

resta la modalità di trasporto<br />

strategicamente più importante<br />

per l’Italia, ma sul futuro della<br />

flotta nazionale incombono gli<br />

extra costi legati alla transizione<br />

energetica e le problematiche<br />

quotidiane della macchina<br />

burocratica che non ha riscontro<br />

negli altri paesi europei», ha<br />

affermato il presidente, Stefano<br />

Messina.<br />

A rischio l’occupazione<br />

in campo marittimo<br />

Messina si è rivolto direttamente<br />

al ministro delle Infrastrutture<br />

e dei Trasporti, Matteo<br />

Salvini, presente all’assemblea:<br />

«Ammainare la bandiera italiana<br />

è una cessione di sovranità,<br />

mette in discussione l’occupazione<br />

marittima italiana e sposta<br />

all’estero centri decisionali<br />

e servizi. A breve dovremo attuare<br />

quel che ci chiede la Ue,<br />

ovvero estendere i benefici previsti<br />

dal nostro regime di aiuto<br />

anche alle attività esercitate su<br />

navi che battono bandiere europee.<br />

A quel punto, gli armatori<br />

potrebbero optare per altre<br />

bandiere, che garantiscono alle<br />

compagnie di navigazione una<br />

burocrazia semplice, intuitiva,<br />

moderna e digitalizzata, immediata<br />

nelle risposte e soprattutto<br />

improntata al pragmatismo».<br />

Riccardo Venturi<br />

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