Quaderno didattico (pdf 8.8 MB) - Comune di Modena
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Tra le <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> spettacolo le più cruente<br />
erano le cacce, in cui combattevano animali contro<br />
animali o uomini contro animali. In questo caso si<br />
seguiva il criterio del luogo <strong>di</strong> origine degli<br />
schiavi, per cui i Celti combattevano contro<br />
gli orsi, gli Africani contro i leoni, gli Orientali<br />
contro tigri ed elefanti.<br />
Uno spettacolo raro e costosissimo era la naumachia,<br />
durante la quale venivano rappresentate<br />
battaglie navali del passato.<br />
LE BOTTEGHE<br />
“Set” da atleta composto da ciotola<br />
per versare sulla pelle l’acqua<br />
fredda, balsmario e strigili<br />
(<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Dimmer Mantovani).<br />
Strigile in bronzo con manico decorato<br />
da figura <strong>di</strong> gla<strong>di</strong>atore con elmo<br />
e scudo. <strong>Modena</strong>, Area Novi Sad.<br />
Lo strigile è uno strumento <strong>di</strong> metallo<br />
usato dagli atleti per raschiare<br />
la pelle, dopo averla vigorosamente<br />
frizionata con gli olii misti a cenere<br />
e pomice, o per detergere il sudore<br />
(<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Gianluca Pellacani).<br />
Un’iscrizione rinvenuta a Verona ricorda il gla<strong>di</strong>atore modenese Glauco, morto<br />
nell’arena della città veneta a 23 anni, durante il suo ottavo combattimento.<br />
Il gruppo degli amatores, i tifosi <strong>di</strong> Glauco, aiutarono la sua giovane vedova,<br />
Aurelia, a sostenere le spese funebri per lo sfortunato campione (CIL V, 3466).<br />
I portici del foro e le facciate delle case, al piano terra, potevano ospitavare negozi, botteghe<br />
e laboratori artigianali, generalmente affittati ai commercianti dal governo della<br />
città o dai singoli proprietari degli stabili. Nelle strade delle città romane si riversava una<br />
moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>tori ed acquirenti, pronti a scambiare merci provenienti dal territorio<br />
circostante o importati da zone lontane.<br />
Numerose erano le osterie (thermopolia), dove si beveva, si consumavano piccoli pasti e,<br />
non <strong>di</strong> rado, si giocava d’azzardo. Mancavano del tutto i parrucchieri per signora, perché<br />
le matrone si facevano acconciare dalle schiave <strong>di</strong> casa (ornatrices), mentre erano numerosi<br />
i barbieri (tonsores), poiché gli uomini usavano tenere i capelli corti e il viso rasato.