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Quaderno didattico (pdf 8.8 MB) - Comune di Modena

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28<br />

Tra le <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> spettacolo le più cruente<br />

erano le cacce, in cui combattevano animali contro<br />

animali o uomini contro animali. In questo caso si<br />

seguiva il criterio del luogo <strong>di</strong> origine degli<br />

schiavi, per cui i Celti combattevano contro<br />

gli orsi, gli Africani contro i leoni, gli Orientali<br />

contro tigri ed elefanti.<br />

Uno spettacolo raro e costosissimo era la naumachia,<br />

durante la quale venivano rappresentate<br />

battaglie navali del passato.<br />

LE BOTTEGHE<br />

“Set” da atleta composto da ciotola<br />

per versare sulla pelle l’acqua<br />

fredda, balsmario e strigili<br />

(<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Dimmer Mantovani).<br />

Strigile in bronzo con manico decorato<br />

da figura <strong>di</strong> gla<strong>di</strong>atore con elmo<br />

e scudo. <strong>Modena</strong>, Area Novi Sad.<br />

Lo strigile è uno strumento <strong>di</strong> metallo<br />

usato dagli atleti per raschiare<br />

la pelle, dopo averla vigorosamente<br />

frizionata con gli olii misti a cenere<br />

e pomice, o per detergere il sudore<br />

(<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Gianluca Pellacani).<br />

Un’iscrizione rinvenuta a Verona ricorda il gla<strong>di</strong>atore modenese Glauco, morto<br />

nell’arena della città veneta a 23 anni, durante il suo ottavo combattimento.<br />

Il gruppo degli amatores, i tifosi <strong>di</strong> Glauco, aiutarono la sua giovane vedova,<br />

Aurelia, a sostenere le spese funebri per lo sfortunato campione (CIL V, 3466).<br />

I portici del foro e le facciate delle case, al piano terra, potevano ospitavare negozi, botteghe<br />

e laboratori artigianali, generalmente affittati ai commercianti dal governo della<br />

città o dai singoli proprietari degli stabili. Nelle strade delle città romane si riversava una<br />

moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>tori ed acquirenti, pronti a scambiare merci provenienti dal territorio<br />

circostante o importati da zone lontane.<br />

Numerose erano le osterie (thermopolia), dove si beveva, si consumavano piccoli pasti e,<br />

non <strong>di</strong> rado, si giocava d’azzardo. Mancavano del tutto i parrucchieri per signora, perché<br />

le matrone si facevano acconciare dalle schiave <strong>di</strong> casa (ornatrices), mentre erano numerosi<br />

i barbieri (tonsores), poiché gli uomini usavano tenere i capelli corti e il viso rasato.

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