Quaderno didattico (pdf 8.8 MB) - Comune di Modena
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8. IL SUBURBIO DI MUTINA<br />
NOVI ARK<br />
UN PARCO ARCHEOLOGICO PER LA CITTÀ<br />
La costruzione del parcheggio interrato del Parco Novi Sad, a Ovest dell’attuale centro<br />
urbano, è stata preceduta fra il 2009 e il 2011 da uno scavo archeologico che ha interessato<br />
un’area <strong>di</strong> circa 23.000 mq.<br />
A 5 metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà, al <strong>di</strong> sotto degli strati <strong>di</strong> età moderna e me<strong>di</strong>evale, è stato messo<br />
in luce un settore periferico <strong>di</strong> Mutina attraversato dalla strada proveniente da Mantova.<br />
Oltre alla strada sono stati in<strong>di</strong>viduati i resti <strong>di</strong> una necropoli, <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici rurali con impianti<br />
produttivi, oltre a tre gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>scariche contenenti scarti <strong>di</strong> anfore e altri materiali archeologici.<br />
La strada, i monumenti funerari e parte degli e<strong>di</strong>fici e degli impianti <strong>di</strong> età romana sono<br />
stati asportati dal piano originario e ricomposti in superficie per dare vita al Novi Ark, museo<br />
archeologico all’aperto de<strong>di</strong>cato ad un settore <strong>di</strong> suburbio dell’antica Mutina.<br />
La strada e le altre strutture si trovano dunque nel loro sito originario, ma oltre 5 metri più<br />
in alto rispetto al livello <strong>di</strong> ritrovamento.<br />
La strada romana, scoperta a 5 metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà, è stata smontata pezzo per pezzo e ricostruita sulla superficie<br />
del NoviArk.<br />
Pagina a fianco:<br />
Stratigrafia semplificata dello scavo del Parco Novi Sad (<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Riccardo Merlo).<br />
Che cos’e’ una stratigrafia<br />
Gli strati archeologici si formano attraverso le tracce lasciate sul terreno dalla presenza<br />
umana nel corso del tempo. Queste tracce possono essere sepolte da eventi naturali come le<br />
alluvioni o le eruzioni vulcaniche, in grado <strong>di</strong> “sigillare”, come è avvenuto a Pompei, intere<br />
città. In altri casi, anche senza l’intervento della natura, può accadere che l’uomo stesso<br />
ricopra le tracce dei suoi antenati, continuando a costruire e ad abitare nello stesso luogo,<br />
accumulando strati <strong>di</strong> rifiuti e <strong>di</strong> terra. Con il passare dei secoli, il terreno tende a rialzarsi<br />
e non ci si deve quin<strong>di</strong> stupire che i resti dell’antica Mutina siano sepolti a <strong>di</strong>versi metri <strong>di</strong><br />
profon<strong>di</strong>tà dall’o<strong>di</strong>erno piano stradale.<br />
L’archeologo, indagando con metodo il terreno a partire dallo strato più recente (quello più<br />
in alto), legge gli strati uno dopo l’altro, come se sfogliasse un libro che racconta un viaggio<br />
a ritroso nel tempo.<br />
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