Quaderno didattico (pdf 8.8 MB) - Comune di Modena
Quaderno didattico (pdf 8.8 MB) - Comune di Modena
Quaderno didattico (pdf 8.8 MB) - Comune di Modena
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
54<br />
LA STRADA<br />
Il reperto meglio conservato e, certamente, il più monumentale dello scavo, è il tracciato <strong>di</strong><br />
una strada che si staccava dalla via Emilia poco a Ovest <strong>di</strong> Mutina e proseguiva poi a Nord<br />
in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Mantova.<br />
La prima costruzione <strong>di</strong> questa importante <strong>di</strong>rettrice è probabilmente da collocare tra il II<br />
e il I sec. a.C.; successivamente, la strada subì <strong>di</strong>verse opere <strong>di</strong> manutenzione e ripristino,<br />
almeno fino al IV secolo d.C., quando venne progressivamente cancellata dagli eventi<br />
alluvionali che interessarono la città e il territorio. La strada, realizzata con ciottoli <strong>di</strong><br />
fiume <strong>di</strong> varie <strong>di</strong>mensioni, aveva una larghezza <strong>di</strong> 5 metri ed era fiancheggiata da due<br />
marciapie<strong>di</strong> in argilla battuta, a loro volta affiancati da due fossati per il deflusso dell’acqua<br />
piovana. Per facilitare il percorso delle acque verso i fossati, la strada aveva una struttura<br />
convessa “a schiena d’asino”. L’intenso traffico <strong>di</strong> mezzi in entrata e in uscita da Mutina<br />
è sottolineato dalla profon<strong>di</strong>tà dei solchi carrai, ben riconoscibili lungo tutto il tracciato.<br />
La porzione <strong>di</strong> strada rinvenuta ha una lunghezza <strong>di</strong> m 118 e comprende all’incirca 13.000<br />
ciottoli.<br />
La grande strada<br />
acciottolata con i<br />
solchi prodotti dal<br />
frequente passaggio<br />
dei carri.<br />
Rappresentazione<br />
della strada e della<br />
necropoli in età<br />
imperiale (<strong>di</strong>segno<br />
<strong>di</strong> Riccardo Merlo).