Quaderno didattico (pdf 8.8 MB) - Comune di Modena
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LA NECROPOLI DI ETÀ IMPERIALE<br />
Su lato destro della strada è stato riproposto un tratto della necropoli <strong>di</strong> età imperiale con<br />
un allineamento <strong>di</strong> stele funerarie inserite all’interno <strong>di</strong> lotti <strong>di</strong> terreno le cui <strong>di</strong>mensioni si<br />
ricavano dal testo dell’iscrizione funeraria. Me<strong>di</strong>amente i lotti misurano tra i 14 e i 15 mq;<br />
uno soltanto è <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni inferiori, mentre un’altro supera i 20 mq.<br />
Le iscrizioni dei monumenti riportano i nomi <strong>di</strong> personaggi vissuti a Mutina durante<br />
la prima età imperiale. Molti sono liberti, ossia ex schiavi liberati dallo stato <strong>di</strong> servitù,<br />
che durante il I secolo rappresentano in città la vera e propria classe emergente, ma sono<br />
presenti anche uomini e donne <strong>di</strong> nascita libera, o schiavi.<br />
Stele funeraria <strong>di</strong> Sesto<br />
Peduceo Eutico.<br />
Offerta presso il monumento<br />
funerario <strong>di</strong> Sesto Peduceo Eutico<br />
(<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Riccardo Merlo).<br />
La stele del liberto Sesto Peduceo Eutico presenta<br />
nella parte inferiore un bassorilievo con un volto<br />
maschile, che quasi sicuramente si riferisce al<br />
giovane delicius, schiavo pre<strong>di</strong>letto, sepolto assieme<br />
al suo padrone, il cui nome non è più leggibile a<br />
causa <strong>di</strong> una lacuna nell’iscrizione. Il termine<br />
delicius, così come l’espressione “delicatus”, in<strong>di</strong>cava<br />
una precisa categoria <strong>di</strong> giovanissimi servitori, che<br />
venivano appositamente istruiti per accompagnare<br />
il padrone nelle occasioni ufficiali, ai banchetti,<br />
alle terme. I delicii o delicati erano ben vestiti, colti<br />
e raffinati, come dei veri paggetti. Questa loro<br />
attività era considerata un’arte, se non ad<strong>di</strong>rittura<br />
un mestiere vero e proprio. Sebbene appartenesse<br />
al ceto servile, il giovane schiavo <strong>di</strong> Eutico era in<br />
un certo senso un privilegiato, perchè era istruito<br />
e seguiva il suo padrone, un ricco liberto, negli<br />
ambienti più esclusivi della città.<br />
In un’altra iscrizione rinvenuta in<br />
via Emilia Est è attestato un delicius<br />
chiamato Argutus: a giu<strong>di</strong>care dal<br />
nome, doveva essere un ragazzo molto<br />
sveglio e intelligente.<br />
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