I sommergibili italiani dal settembre 1943 al dicembre - Marina Militare
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Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della <strong>Marina</strong> <strong>Militare</strong> – Dicembre 2011<br />
- A Danzica, <strong>al</strong>la notizia dell’armistizio, fu disposto l’immediato blocco di<br />
tutto il person<strong>al</strong>e it<strong>al</strong>iano, che <strong>al</strong>loggiava a bordo del transatlantico Deutchsland.<br />
I battelli furono immediatamente piantonati da person<strong>al</strong>e armato tedesco. Tre<br />
tenenti di vascello tedeschi, armati di mitra, si recarono <strong>d<strong>al</strong></strong> comandante Arillo<br />
e gli intimarono di consegnare i <strong>sommergibili</strong>, incontrando, per<strong>al</strong>tro, la decisa<br />
opposizione di <strong>al</strong>cuni dei comandanti, in particolare dei tenenti di vascello Angelo<br />
Amendolia, comandante dell’S4, e Alberto Longhi, comandante dell’S7.<br />
Cartina del Mar B<strong>al</strong>tico, con le basi di Danzica e di Pillau.<br />
- A Pillau, comandante il ten. vasc. Lesca, si trovavano i <strong>sommergibili</strong> S2 e<br />
S3 per ultimare la serie di esercitazioni di lancio siluri (ne dovevano essere lanciati<br />
160 prima di poter entrare in combattimento). Gli equipaggi <strong>al</strong>loggiavano<br />
in baracche di legno. L’S3 stava imbarcando i siluri. L’S4 era a Königsberg.<br />
L’8 <strong>settembre</strong> l’S2 (ten. vasc. Augusto Biagini) era in mare per esercitazioni di<br />
lanci contro convoglio scortato; appena effettuato il lancio dei siluri, il battello<br />
fu avvicinato da due delle torpediniere che costituivano la scorta <strong>al</strong> convoglio e<br />
fu invitato a rientrare in porto. La navigazione di rientro fu effettuata sotto la<br />
scorta ravvicinata delle torpediniere. Appena ormeggiato, il person<strong>al</strong>e it<strong>al</strong>iano<br />
lasciò il battello e fu inviato nei propri <strong>al</strong>loggi, e sentinelle tedesche furono<br />
poste a guardia dell’unità. Mentre gli <strong>al</strong>tri equipaggi si trovavano nelle baracche,<br />
<strong>al</strong>le 22:30, giunse un comandante tedesco, con <strong>al</strong>cuni uffici<strong>al</strong>i e sottuffici<strong>al</strong>i,<br />
che chiese lo sbarco degli equipaggi, in attesa di ordini. Dopo accordi<br />
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