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I sommergibili italiani dal settembre 1943 al dicembre - Marina Militare

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G. Manzari - I <strong>sommergibili</strong> <strong>it<strong>al</strong>iani</strong> <strong>d<strong>al</strong></strong> <strong>settembre</strong> <strong>1943</strong> <strong>al</strong> <strong>dicembre</strong> 1945<br />

ti interni del Comitato di Liberazione Nazion<strong>al</strong>e (C.L.N.), fu catturata in luglio,<br />

e l’operatore radio, Zanco, fu fucilato dai tedeschi a Bologna il 22 agosto 1944.<br />

La seconda missione fu NOTO, piano di collegamento radio BANANA,<br />

capo missione Matteo Savelli, operatore Giorgio Roncucci e un radiotelegrafista.<br />

Durante le operazioni di sbarco la radio si bagnò e non fu più utilizzabile.<br />

Operò in Emilia Romagna, lungo la costa, coprendo la zona Ravenna-Rimini.<br />

All’arrivo della missione APPLE I/AURORA, si trasferì a Bologna per poi<br />

riprendere la sua attività precedente. (56)<br />

Il Platino rientrò a Brindisi il 24.<br />

Fra il 25 febbraio, <strong>al</strong>le 09:58, e il 2 marzo, <strong>al</strong>le 07:40, il sommergibile Nichelio<br />

(ten. vasc. Ugo Esmenard) effettuò una missione (operazione A-<br />

DVENT), sbarcando un gruppo di dieci operatori della N° 1 Speci<strong>al</strong> Force del<br />

SOE, <strong>al</strong>le 01:40 del 28 febbraio, poco a nord di Pesaro. Il capo missione era<br />

Ernesto Paiano, Primo; gli operatori erano Pompilio Faggiano, Tommaso, Schiffo,<br />

Alfredo, Dell’Aquila, Bruno, Di Cesare, Fausto, Mazzoni, Enea, Lezzi, Lamberto,<br />

Menichetti, Giuseppe, Loffrano, Mattia, Maggi, Gavino. In seguito Paiano fu<br />

arrestato mentre operava nelle Marche; poco dopo fu la volta di Faggiano,<br />

Schiffo e Mazzoni. Paiano e Faggiano furono uccisi nell’eccidio a Bolzano.<br />

Il 19 marzo iniziò un’<strong>al</strong>tra missione del sommergibile Platino, con 11<br />

uomini per cinque missioni (tre informative e due operative) da sbarcare in<br />

punti diversi dell’Adriatico. Nella notte fra il 21 e il 22, sbarcò gruppi di agenti<br />

a Pesaro e Chioggia, e, in quella seguente (22-23) sbarcò quattro operatori a<br />

Cortellazzo (Operazioni ATHOS, PORTHOS e D’ARTAGNAN). Il sommergibile<br />

rientrò il 25.<br />

Il 22 marzo fu la volta della missione informativa OSS-ORI APPLE I,<br />

piano di collegamento radio AURORA, capo missione agente dell’ORI Ennio<br />

Tassinari, Santini Mario, senza radiotelegrafista. Da metà giugno, come si vedrà,<br />

giunsero di rinforzo l’operatore Pasqu<strong>al</strong>e Recapito e il radiotelegrafista Paolo<br />

Ventura. Compito inizi<strong>al</strong>e di Tassinari era quello di vedere che fine avessero<br />

fatto le missioni sbarcate nel mese precedente sulle coste adriatiche delle qu<strong>al</strong>i<br />

non si avevano notizie. Tassinari trovò subito Savelli, che lo informò del regolare<br />

arrivo della sua missione e di quella di Farneti, ma anche del fatto che le<br />

radio si erano bagnate e non funzionavano. Subito dopo Farneti riuscì a far<br />

funzionare il proprio apparato radio. Assieme a Savelli, Tassinari si spostò a<br />

Bologna. In aprile ebbe la notizia che il team LEMON/Radio LUPO, di Domenico<br />

Montevecchi, sbarcato in Istria, era stato catturato <strong>al</strong>lo sbarco. La stes-<br />

(56) P. Tompkins, L'<strong>al</strong>tra Resistenza. La liberazione raccontata da un protagonista dietro le<br />

linee, Milano, Rizzoli, 1995, p. 178 ss.<br />

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