I sommergibili italiani dal settembre 1943 al dicembre - Marina Militare
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Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della <strong>Marina</strong> <strong>Militare</strong> – Dicembre 2011<br />
sa fine avevano fatto i team GRAPE I di Antonio Fiorentini e il PRUNE di Paride<br />
Baccarini, sbarcati insieme nella penisola del Cav<strong>al</strong>lino, Venezia. Tutti erano<br />
stati trasferiti a Verona, interrogati e torturati, e tutti poi furono fucilati,<br />
meno Baccarini che fu liberato ma che morì l’anno seguente in seguito ai m<strong>al</strong>trattamenti<br />
subiti. Non fu quindi possibile comunicare attraverso la radio di<br />
Baccarini. Tassinari cooperò con Max Masia e Mario Bastia e con l’avvocato<br />
Vighiu, rappresentante soci<strong>al</strong>ista nel CLN. Le informazioni venivano passate<br />
<strong>al</strong>la OTI a Milano, che le inoltrava <strong>al</strong>l’OSS. Contemporaneamente organizzava,<br />
con gli <strong>al</strong>tri, azioni di sabotaggio e reclutamento di partigiani. A metà luglio il<br />
CLN invitò Tassinari a spostarsi in montagna, per coordinare l’azione delle<br />
formazioni partigiane con quelle delle truppe <strong>al</strong>leate. Recapito fu inviato a<br />
Modena e Reggio Emilia per raccogliere le informazioni loc<strong>al</strong>i e inviarle in<br />
montagna, dove giungevano anche quelle raccolte <strong>d<strong>al</strong></strong> CLN. Tassinari raggiunse<br />
la brigata Giustizia e Libertà; subito dopo ebbe inizio la battaglia della Repubblica<br />
di Montefiorino. Fra le <strong>al</strong>tre informazioni che giunsero vi era anche<br />
quella che <strong>al</strong>cuni tecnici di Lucca avevano ricostruito la mappa delle fortificazioni<br />
apprestate dai tedeschi per la Linea Gotica. Ennio Tassinari si offrì di<br />
portarle person<strong>al</strong>mente agli Alleati. Il giorno prima che partisse il vice comandante<br />
dell’XI zona, tenente sudafricano John Wahl, Johnny, fu gravemente ferito<br />
e fu curato <strong>d<strong>al</strong></strong>lo stesso Tassinari, che portava sempre con se una cassetta di<br />
medicazione; qu<strong>al</strong>che giorno dopo fu portato via da sei grossi portaferiti neri<br />
con fascia della Croce Rossa. Affidato il comando a Recapito, giunto in montagna,<br />
Tassinari, il 20 agosto, prese contatto con colui che doveva fungere da<br />
guida e partì in compagnia dell’agente della SF n° 1 Mirko (tenente Gaetano<br />
Bonami[?]), fuggito da Fossoli. Il trasporto avvenne su un camioncino che faceva<br />
la spola con Lucca, con la scorta di due soldati tedeschi, che incassavano<br />
ogni volta fior di quattrini. Le mappe, disegnate <strong>d<strong>al</strong></strong>l’ingegner Coriolano<br />
Dell’Aglio e <strong>d<strong>al</strong></strong> geometra Paolo Lazzarini, furono ricopiate in carta lucida, che<br />
fu messa da Tassinari negli scarponi. Il fronte fu passato la notte del 2 <strong>settembre</strong>,<br />
nei pressi di Buti. Il 5 <strong>settembre</strong> 1944, Tassinari giunse <strong>al</strong> Comando <strong>al</strong>leato<br />
dell’OSS di Siena.<br />
Il 22 marzo sbarcò, nella penisola del Cav<strong>al</strong>lino (Venezia), la missione<br />
del SOE-SIM PRUNE, capo missione Paride Beccarini, Franco, operatore radiotelegrafista<br />
il capor<strong>al</strong> maggiore Aldo Donati, Dino Dinelli. La missione fu<br />
catturata <strong>al</strong>lo sbarco. I suoi componenti furono trasportati a Verona, dove<br />
vennero interrogati e torturati. Beccarini venne inviato <strong>al</strong> Sud, come agente<br />
doppio. Morirà nel 1945 in seguito ai m<strong>al</strong>trattamenti subiti. Dinelli si arruolò<br />
nella X a MAS. Ripassate le linee e catturato dai britannici, fu prima messo in<br />
campo di concentramento e poi liberato.<br />
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