I sommergibili italiani dal settembre 1943 al dicembre - Marina Militare
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Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della <strong>Marina</strong> <strong>Militare</strong> – Dicembre 2011<br />
un’<strong>al</strong>tra ventina di marinai, da Bordeaux, per non firmare l’impegno lavorativo<br />
con i tedeschi, con l’<strong>al</strong>ternativa di finire in campo di concentramento. Il gruppo<br />
rimase libero fino agli inizi di gennaio a Reian (40 km da Bordeaux). In t<strong>al</strong>e<br />
data furono catturati da una squadra di polizia organizzata da Tendi e portato<br />
<strong>al</strong>le Isole Olsren in una compagnia tedesca. Amm<strong>al</strong>atosi, fu trasferito a Bordeaux.<br />
Ai primi di febbraio avvenne l’episodio dei tre fuggitivi (compagni di M.)<br />
condannati e fucilati per dare l’esempio. M. fu trasferito in It<strong>al</strong>ia per essere<br />
giudicato <strong>d<strong>al</strong></strong> tribun<strong>al</strong>e militare di Vicenza. Giunto a Genova il 23 maggio ebbe<br />
un incontro con il comandante Rossetto, appena giunto anche lui da Bordeaux,<br />
che gli consigliò di recarsi a Trieste e cercare di imbarcare sui CB. A Genova<br />
incontrò L., che gli disse delle sue intenzioni di raggiungere <strong>al</strong> più presto<br />
gli Alleati, possibilmente con un CB.<br />
I due si ritrovarono a Pola sul sommergibile di cui Tendi, da poco, aveva<br />
assunto il comando. Alle 20:30 del 29 <strong>settembre</strong> iniziò la missione che prevedeva<br />
di cercare di entrare nel porto di Ancona o nelle sue vicinanze. Tendi fece<br />
<strong>al</strong>zare una vela di fortuna, per mimetizzarsi e portarsi vicino <strong>al</strong> porto, ove<br />
intendeva attaccare un piroscafo it<strong>al</strong>iano, con a bordo prigionieri, diretto a sud.<br />
L. venne a diverbio con il comandante e gli fece presenti le sue intenzioni.<br />
Tendi estrasse la pistola e intimò a lui e M. di non uscire <strong>d<strong>al</strong></strong>l’interno del battello,<br />
perché <strong>al</strong>trimenti li avrebbe uccisi. M. rimase <strong>al</strong> timone. Nella notte L., armato<br />
di pistola, aprì il portello di poppa per parlare con il comandante, per<br />
fargli presenti le sue ultime decisioni. Tendi rispose esplodendo due colpi di<br />
pistola; L. rispose, sparando a sua volta, gettandosi poi giù <strong>d<strong>al</strong></strong> portello. Anche<br />
M. sparò a sua volta due colpi di pistola e corse verso la plancia, accorgendosi<br />
che il comandante non<br />
c’era; tornò <strong>al</strong> timone, fece<br />
un paio di giri, ma non trovò<br />
il comandante, vedendo<br />
solo il suo berretto in mare.<br />
L’episodio avvenne a circa<br />
40 miglia per est nord est<br />
da Ancona.<br />
66<br />
Il CB 16 in secca presso Senig<strong>al</strong>lia.<br />
(Collezione F. Petronio)