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I sommergibili italiani dal settembre 1943 al dicembre - Marina Militare

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Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della <strong>Marina</strong> <strong>Militare</strong> – Dicembre 2011<br />

dell’ammiraglio comandante l’area del Mar Nero (amm. div. Gustav Kieseritzky),<br />

che era basato a Sinferopoli, verso l’una di notte del 9 <strong>settembre</strong> fece<br />

intervenire reparti armati nella zona dove si trovavano gli <strong>it<strong>al</strong>iani</strong>; i tedeschi<br />

portarono via la radio (interrompendo così l’ascolto diretto con Roma) e fecero<br />

ammainare la bandiera it<strong>al</strong>iana a bordo dei <strong>sommergibili</strong>. Poco dopo<br />

(01:05), <strong>Marina</strong>rmi Roma trasmise il seguente marconigramma diretto <strong>al</strong>la<br />

Prima Squadriglia Sommergibili CB: “… Sono state sospese ostilità fra l’It<strong>al</strong>ia e Nazioni<br />

Unite (<strong>al</strong>t) Affondate i battelli e domandate autorità tedesche libero transito per rimpatrio.<br />

010509”. T<strong>al</strong>e ordine, in linea con <strong>al</strong>tri trasmessi da Roma, fu ricevuto a<br />

Costanza <strong>al</strong>le 02:20 del 9, ma non fu ricevuto a Sebastopoli, ed era, in effetti,<br />

di difficile attuazione pratica.<br />

A Costanza, verso le 13 del 9 <strong>settembre</strong>, il comandante della base tedesca<br />

diede ordine di occupare le sistemazioni it<strong>al</strong>iane. Con un’improvvisa azione,<br />

militari armati circondarono l’<strong>al</strong>loggio di Ciccolo e la poco distante casermetta<br />

marinai, catturandoli; anche il magazzino fu rapidamente occupato da<br />

person<strong>al</strong>e tedesco. I marinai <strong>it<strong>al</strong>iani</strong> furono trasportati, dapprima in autocarro<br />

e, poi, in carri ferroviari, a Bucarest, in un campo situato vicino <strong>al</strong> macello.<br />

Ciccolo riuscì ad avvertire il cap. vasc. romeno Horia Macèllariu, comandante<br />

delle forze marittime della Romania, lamentandosi dell’illeg<strong>al</strong>e intervento tedesco<br />

che violava plate<strong>al</strong>mente la sovranità romena. Grazie a un intervento di<br />

reparti armati romeni, i tedeschi furono costretti a rilasciare i marinai <strong>it<strong>al</strong>iani</strong> e<br />

a liberare le sistemazioni logistiche, conservando il controllo del solo magazzino.<br />

Sulle sistemazioni logistiche it<strong>al</strong>iane fu ammainata la bandiera tedesca e<br />

ri<strong>al</strong>zata quella it<strong>al</strong>iana. Il person<strong>al</strong>e della base logistica it<strong>al</strong>iana fu trasferito nella<br />

Scuola speci<strong>al</strong>e della <strong>Marina</strong> romena, in libertà vigilata; anche il materi<strong>al</strong>e passò<br />

sotto custodia romena.<br />

Il 12 <strong>settembre</strong> il comandante Torri si recò da Y<strong>al</strong>ta a Sinferopoli, dove<br />

incontrò l’ammiraglio tedesco e, anche sulla base di informazioni manipolate<br />

dai tedeschi sulla fuga del re e di Badoglio in Sicilia (in mano agli Alleati), accettò<br />

di continuare a operare a fianco dei tedeschi, che consentirono ai battelli<br />

di ri<strong>al</strong>zare la bandiera nazion<strong>al</strong>e. Torri chiese di potersi recare a Costanza per<br />

avere informazioni precise sul person<strong>al</strong>e che vi si trovava.<br />

Nel quadro della collaborazione militare con i tedeschi, il 15 <strong>settembre</strong><br />

riprese l’attività operativa, e quattro battelli (CB 1, 2 3 e 6) presero il mare.<br />

Il CB 1 (guardiamarina Re e fuochista Tabanelli), la sera dello stesso<br />

giorno, mentre partecipava <strong>al</strong>l’operazione Mainland, affondò un sommergibile<br />

sovietico, (31) rimanendo seriamente danneggiato nell’azione. Il sommergibile<br />

28<br />

(31) Secondo fonti non it<strong>al</strong>iane si sarebbe trattato di un freighter (cargo mercantile).

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