I sommergibili italiani dal settembre 1943 al dicembre - Marina Militare
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Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della <strong>Marina</strong> <strong>Militare</strong> – Dicembre 2011<br />
Mariotti, con il CB 7 (danneggiato), il CB 13 e il CB 14. (60) Tra gli uffici<strong>al</strong>i, il ten.<br />
vasc. Paolo Scrabogna, il guardiamarina Gabriele Battistini, l’aspirante guardiamarina<br />
Vincenzo Caruso, gli aspiranti sottotenenti del Genio Antonio Kenich,<br />
Arrigoni e Scotti. (61)<br />
Il 9 gennaio 1944, l’aviazione statunitense effettuò un grande bombardamento<br />
su Pola, e la caserma Wiel andò distrutta; rimasero uccise cinque persone,<br />
fra cui Pini, Mariotti e Maionica. Subito dopo il bombardamento il nucleo<br />
fu trasferito a Pola, <strong>al</strong>la caserma Bafile, comandante il ten. vasc. Paolo<br />
Scrobogna, già comandante del Micca, affondato nel luglio <strong>1943</strong> nel Can<strong>al</strong>e<br />
d’Otranto. I tre CB furono sb<strong>al</strong>zati <strong>d<strong>al</strong></strong>le selle e rovesciati a terra. Due di essi<br />
furono probabilmente portati a Scoglio Ulivi e cannib<strong>al</strong>izzati.<br />
Il 31 gennaio nuovo trasferimento nella caserma Ammiraglio Legnani, della<br />
<strong>Marina</strong> repubblicana a Trieste. Uffici<strong>al</strong>e in seconda fu nominato il sottotenente<br />
di vascello Remo Denon. Giunsero anche <strong>al</strong>tri cinque aspiranti del Genio.<br />
(62) Fra marzo e aprile giunse a Trieste da Betasom il nuovo equipaggio del<br />
Beilul, rimesso in efficienza a Monf<strong>al</strong>cone: comandante il ten. vasc. Mario Rossetto,<br />
secondo il guardiamarina Manlio Massi, direttore di macchina il capitano<br />
del Genio Nav<strong>al</strong>e Angelo Vivo Leo e i sottotenenti di vascello Paolo Di Nat<strong>al</strong>e,<br />
Alfio Petr<strong>al</strong>ia (provenienti da Danzica), Antonio G<strong>al</strong>ante e il guardiamarina<br />
Ciuk. Il sommergibile, pronto a entrare in servizio, fu irrimediabilmente affondato<br />
nel bombardamento aereo del maggio 1944.<br />
Il 14 marzo i CB 13 e 15 trasportarono tre uomini sulle coste del Molise,<br />
rientrando poi <strong>al</strong>la base. I sabotatori portarono a termine la loro operazione<br />
rientrando <strong>al</strong> Nord attraversando le linee. Non vi sono documenti disponibili<br />
sull’attività, che si dice serrata, dei CB agli inizi di maggio, con attacchi anche<br />
<strong>al</strong>le navi leggere e ai trasporti <strong>al</strong> largo di Ancona, per<strong>al</strong>tro sempre in mano tedesca.<br />
(63)<br />
Tutto il person<strong>al</strong>e dei <strong>sommergibili</strong> presente a Trieste fu poi inviato a<br />
Pola, e concorse in seguito a costituire un Gruppo CB (1° Gruppo Sommergibili<br />
“Comandante Longobardi”), il battaglione Decima San Giusto e il reparto<br />
servizi della caserma. Da luglio il comando del Gruppo, ancora a Trieste, fu<br />
assunto <strong>d<strong>al</strong></strong> ten. vasc. Federico De Siervo (giunto da Bordeaux, con <strong>al</strong>tri uffi-<br />
(60) Secondo <strong>al</strong>tre fonti i due erano il 13 e il 15.<br />
(61) Caruso, di passaggio a Brescia, nell’aprile 1945, fu catturato dai partigiani e fucilato.<br />
(62) Fra cui l’aspirante sottotenente del Genio Cordioli che, in seguito, in missione<br />
a Vicenza, fu fermato in Friuli da partigiani e fucilato.<br />
(63) Se i numeri sono corretti i <strong>sommergibili</strong> cannib<strong>al</strong>izzati sarebbero stati il CB 7 e<br />
il CB 14.<br />
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