I sommergibili italiani dal settembre 1943 al dicembre - Marina Militare
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G. Manzari - I <strong>sommergibili</strong> <strong>it<strong>al</strong>iani</strong> <strong>d<strong>al</strong></strong> <strong>settembre</strong> <strong>1943</strong> <strong>al</strong> <strong>dicembre</strong> 1945<br />
CB erano <strong>al</strong>le dipendenze della I Squadriglia CB, dislocata in Mar Nero; 31<br />
<strong>sommergibili</strong> erano in costruzione. A bordo dei <strong>sommergibili</strong> erano circa 4000<br />
tra uffici<strong>al</strong>i, sottuffici<strong>al</strong>i sottocapi e comuni.<br />
IV - Nessuno dei <strong>sommergibili</strong> che si trovavano nei porti liguri (Genova e La<br />
Spezia) era in grado di muovere, e furono tutti autoaffondati.<br />
- A Genova erano ai lavori due <strong>sommergibili</strong> ex francesi (FR. 113 e l’ex<br />
Heinri Poincaré), che furono catturati; l’Aradam (ten. vasc. Carlo Forni),<br />
anch’esso ai lavori, fu autoaffondato. Il Colonna era in disarmo <strong>d<strong>al</strong></strong> 1° giugno<br />
1942.<br />
- Alla Spezia Ambra, Antonio Baiamonti, Sirena, Volframio, non pronti, furono<br />
autoaffondati. Per <strong>al</strong>cuni <strong>sommergibili</strong>, fra cui i tre trasportatori Murena (cap.<br />
corv. Luigi Longanesi Cattani), Sparide (sottoten. vasc. Enzo Berardi) e Grongo<br />
(non ancora consegnato), l’Ufficio Storico riporta (9) che furono catturati dai tedeschi;<br />
in effetti i tre <strong>sommergibili</strong> furono affondati dai loro direttori di macchina<br />
(10) <strong>al</strong>l’interno della diga foranea, a circa 1000 m <strong>d<strong>al</strong></strong>la caserma della Decima<br />
Flottiglia MAS, e solo in un secondo tempo poterono essere recuperati, ma<br />
da person<strong>al</strong>e it<strong>al</strong>iano, per essere adoperati <strong>d<strong>al</strong></strong>la X MAS. I piccoli <strong>sommergibili</strong><br />
CA 3 e CA 4 furono catturati. Nel Cantiere O.T.O. del Muggiano furono catturati<br />
i <strong>sommergibili</strong> in costruzione (Alluminio, Antimonio, Fosforo, Manganese, Silicio,<br />
Zolfo, R 10, R 11, R 12, C 287, C 288, C 289).<br />
Ad Ajaccio, dove era una Stazione antisom (cap. corv. Antonio Buzzone),<br />
l’8 <strong>settembre</strong> erano presenti i <strong>sommergibili</strong> H1 (ten. vasc. Antonio Marracini),<br />
H2 (ten. vasc. Antonio Canezza) e H4 (ten. vasc. Enrico Beverini), partiti il 7<br />
<strong>al</strong>le 16:10 <strong>d<strong>al</strong></strong>la Spezia e giunti fra le 12:30 e le 13:30, in trasferimento verso la<br />
zona di S<strong>al</strong>erno. A Bonifacio erano presenti i <strong>sommergibili</strong> Francesco Rismondo<br />
(ten. vasc. Mario Priggione) e H6 (ten. vasc. Renzo Fossati), partiti con gli <strong>al</strong>tri<br />
<strong>sommergibili</strong> <strong>d<strong>al</strong></strong>la Spezia, rispettivamente, <strong>al</strong>le 15:30 e <strong>al</strong>le 16:10. Questi ultimi,<br />
fra il 12 e il 14, furono catturati dai tedeschi, che li affondarono entro il 16<br />
(9) La <strong>Marina</strong> <strong>d<strong>al</strong></strong>l’8 <strong>settembre</strong> ... , cit.; Navi Militari ... , cit.<br />
(10) Grongo: tenente del Genio Nav<strong>al</strong>e Luigi Somaschini; Murena: capitano del Genio<br />
Nav<strong>al</strong>e Pier Carlo Marietti, che rimase intrappolato nel battello e non poté essere s<strong>al</strong>vato;<br />
Sparide: tenente del Genio Nav<strong>al</strong>e Bruno Sigismondi. Un <strong>al</strong>tro volume dell’Ufficio<br />
Storico, Tutte le navi militari d’It<strong>al</strong>ia - 1861-1986, riporta però che il Murena e lo Sparide furono<br />
autoaffondati e successivamente catturati dai tedeschi; il Grongo risulta catturato dai tedeschi<br />
e rimorchiato a Genova, dove affondò il 4 <strong>settembre</strong> dell’anno successivo per<br />
bombardamento aereo. (NdRev.)<br />
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