I sommergibili italiani dal settembre 1943 al dicembre - Marina Militare
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G. Manzari - I <strong>sommergibili</strong> <strong>it<strong>al</strong>iani</strong> <strong>d<strong>al</strong></strong> <strong>settembre</strong> <strong>1943</strong> <strong>al</strong> <strong>dicembre</strong> 1945<br />
Il sommergibile Benedetto Brin,<br />
impiegato nell’Oceano Indiano con<br />
compiti addestrativi.<br />
Il 29 marzo il Corridoni (ten. vasc.<br />
Giandaniele Asquini) e il Giada<br />
(ten. vasc. Mario Barazzuoli) partirono<br />
per Augusta, dove giunsero<br />
il 31. Il Corridoni proseguì il 6 aprile<br />
per Suez, Massaua, dove giunse<br />
il 13 <strong>al</strong>le 18:09; il 24 partì per Aden,<br />
dove arrivò il 26. Qui effettuò<br />
56 esercitazioni a favore delle<br />
unità nav<strong>al</strong>i e aeree britanniche. Nel maggio 1945 rientrò in It<strong>al</strong>ia partendo da<br />
Aden il 7 <strong>al</strong>le 17:45, via Suez (141810). Ne ripartì il 15 <strong>al</strong>le 06:25, giungendo a<br />
Port Said <strong>al</strong>le 18:05; ripartito il 16 <strong>al</strong>le 15:15 giunse a Taranto il 22 <strong>al</strong>le 09:15.<br />
Il Giada lasciò Augusta il 1° aprile, via Suez, Massaua, Aden, giungendo a<br />
Colombo il 23 aprile. Il Brin (ten. vasc. Carlo Imperi<strong>al</strong>i) lasciò Taranto il 15 aprile,<br />
seguendo l’itinerario Augusta, M<strong>al</strong>ta, Porto Said, Suez, Massaua (18 aprile);<br />
ripartì il 16 maggio, giungendo a Colombo il 29. Il 31 maggio giunse il cacciatorpediniere<br />
Carabiniere, <strong>al</strong> comando del cap. corv. Fabio Tani, con il compito<br />
di appoggio <strong>al</strong>le portaerei di squadra e di scorta. (44)<br />
Fu costituito il Gruppo Sommergibili Oceano Indiano, <strong>al</strong>le dipendenze<br />
del cap. corv. Attilio Petroni. (45) Comandante della Flotta del Levante era<br />
l’ammiraglio britannico Somerville. Gli equipaggi furono <strong>al</strong>loggiati sulla nave<br />
appoggio olandese S.S. Plancius <strong>al</strong>le dipendenze dell’ammiraglio Daniel De<br />
Pass. In agosto il Giada fu sottoposto ad <strong>al</strong>cuni lavori con l’ausilio della nave<br />
olandese Zuider Kruiz. L’11 <strong>settembre</strong> 1945 il Giada, dopo aver effettuato 21<br />
esercitazioni, di cui otto a Trincom<strong>al</strong>ee, nel nord est dell’isola, lasciò Colombo,<br />
via Aden, Massaua, Suez, con la scorta dell’Eritrea; fino ad Aden il sommergibile<br />
fu <strong>al</strong> comando del ten. vasc. Imperi<strong>al</strong>i, perché il comandante Barazzuoli<br />
era ricoverato nell’infermeria dell’Eritrea. Imperi<strong>al</strong>i sbarcò a Aden e rientrò a<br />
Colombo mentre il sommergibile giunse a Taranto il 23 ottobre.<br />
(44) Il cacciatorpediniere lasciò Taranto l’8 maggio 1945 e vi rientrò il 23 ottobre.<br />
La permanenza a Ceylon si protrasse <strong>d<strong>al</strong></strong> 31 maggio <strong>al</strong> 28 <strong>settembre</strong>. Durante t<strong>al</strong>e periodo<br />
furono eseguite 31 missioni, di cui una a Trincom<strong>al</strong>ee.<br />
(45) Il comandante Petroni, comandante dell’Eritrea <strong>d<strong>al</strong></strong> 20 novembre <strong>1943</strong>, disponeva<br />
del ten. vasc. Giuseppe Garzilli, del maggiore del Genio Nav<strong>al</strong>e (d.m.) Antonio<br />
Weber e di sette fra sottocapi e comuni.<br />
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