I sommergibili italiani dal settembre 1943 al dicembre - Marina Militare
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Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della <strong>Marina</strong> <strong>Militare</strong> – Dicembre 2011<br />
In treno P<strong>al</strong>adini raggiunge Roma e, quindi, si reca in Abruzzo, ove, nella<br />
zona Scanno-Anversa degli Abruzzi-Villetta Barrea organizza reparti di patrioti,<br />
rifornendoli con le armi del 249° nucleo antiparacadutisti dislocato ad Anversa,<br />
mettendo a punto un piano per distruggere i ponti della Via della Foce,<br />
sul Sagittario, per ostacolare la ritirata tedesca. Tra la fine di ottobre e i primi di<br />
novembre, attraverso i gruppi montuosi delle Mainarde e della Meta, giungendo<br />
a Napoli. Addestrato per essere paracadutato, in effetti viene sbarcato. Operava<br />
agli ordini del capitano Enrico Sorrentino. P<strong>al</strong>adini mantiene contatti<br />
diretti e indiretti con <strong>al</strong>cune formazioni militari facenti capo <strong>al</strong> tenente colonnello<br />
Bertone e <strong>al</strong> capitano Biondolillo e con uffici<strong>al</strong>i del Servizio Informazioni<br />
Clandestino (S.I.C.) della <strong>Marina</strong> (cap. Dario Paglia, ten. vasc. Luigi Tommasuolo,<br />
sottot. Cassinis) e del Servizio Informazioni Aeronautica (S.I.A.) (cap.<br />
Boschetti e ten. Caputo). Fra i gruppi partigiani i contatti più frequenti furono<br />
quelli con la banda Giovanni Hybla (cap. Ludovico Paternò), operante nell’area<br />
dei Monti Lepini e dell’<strong>al</strong>to Lazio, con le bande del Partito Repubblicano Storico<br />
(Corrado Bracci<strong>al</strong>arghe, Odoacre Speranza), del Partito Soci<strong>al</strong>ista (Bruno<br />
Buozzi e Marcello Perez) e del Partito d’Azione (prof. Pilo Albertelli e ing.<br />
Coen).<br />
Dopo lo sbarco di Anzio l’azione dell’OSS a Roma fu coordinata da Peter<br />
Tompkins. L’arresto del gruppo Giglio e la sua soppressione <strong>al</strong>le Fosse Ardeatine<br />
fu seguita da un aumento delle operazioni di repressione. P<strong>al</strong>adini fu<br />
arrestato il 4 maggio 1944, <strong>al</strong>le 11:30, in Piazza della Croce Rossa. Anche il capitano<br />
Sorrentino fu arrestato. Subito portato <strong>al</strong>l’ambasciata tedesca, fu interrogato<br />
e picchiato per un giorno e una notte, quindi trasferito <strong>al</strong> carcere della<br />
Gestapo, in via Tasso, nella cella di segregazione n. 2. Il 4 giugno le SS lasciarono<br />
il carcere dando ordine <strong>al</strong>le guardie di uccidere tutti i prigionieri. Un camion<br />
si ruppe; fu riparato <strong>d<strong>al</strong></strong>le guardie, che lo usarono per loro stesse, abbandonando<br />
i prigionieri, subito dopo liberati <strong>d<strong>al</strong></strong>la popolazione. P<strong>al</strong>adini fu decorato<br />
di Medaglia d’Argento <strong>al</strong> V<strong>al</strong>ore <strong>Militare</strong>.<br />
Come detto, contemporaneamente sbarcò, sempre per l’OSS-ORI, la<br />
missione IRIS, capo missione il capitano Enrico Sorrentino, Nicola, e un radiotelegrafista.<br />
Anch’essa raggiunse Roma, ove operò. Sorrentino, il 4 maggio<br />
1944, fu arrestato e condotto nel carcere della Gestapo di via Tasso. La mattina<br />
del 4 giugno 1944 fu caricato su un camion, assieme a Bruno Buozzi; raggiunta<br />
La Storta, in loc<strong>al</strong>ità Giustiniana, fu fucilato assieme agli <strong>al</strong>tri prigionieri.<br />
Il 4 <strong>dicembre</strong> fu sbarcato a Gabicce Mare (Cattolica) il 2° capo segn<strong>al</strong>atore<br />
Antonio Mad<strong>d<strong>al</strong></strong>ozzo, che aveva già preso parte ai combattimenti per liberare<br />
Napoli e, arruolatosi nell’OSS, aveva effettuato una breve missione (novembre<br />
<strong>1943</strong>, assieme <strong>al</strong> sottotenente Corre<strong>al</strong>e), nella zona Alfedena-Atina, ma<br />
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