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I sommergibili italiani dal settembre 1943 al dicembre - Marina Militare

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G. Manzari - I <strong>sommergibili</strong> <strong>it<strong>al</strong>iani</strong> <strong>d<strong>al</strong></strong> <strong>settembre</strong> <strong>1943</strong> <strong>al</strong> <strong>dicembre</strong> 1945<br />

loco cessò; rimase in mano britannica la sola isola di Castelrosso. Poco dopo<br />

quattro battelli fecero ritorno in It<strong>al</strong>ia. Il 28 novembre, <strong>al</strong>le 18, l’Atropo lasciò<br />

Haifa giungendo a Taranto il 3 <strong>dicembre</strong> <strong>al</strong>le 17:10. Il 30 novembre <strong>al</strong>le 15:00<br />

partirono da Haifa il Filippo Corridoni e il Marcantonio Bragadin, con la scorta del<br />

cacciatorpediniere Grec<strong>al</strong>e. Il Bragadin, avendo gravi avarie, era a rimorchio della<br />

motonave requisita Mocenigo, giunta da pochi giorni, per essere impiegata come<br />

nave caserma per il person<strong>al</strong>e del Grupsom e dei <strong>sommergibili</strong>. Il gruppo giunse<br />

ad Alessandria d’Egitto il 2 <strong>dicembre</strong>, <strong>al</strong>le 16:30, andando <strong>al</strong>la fonda. Ne ripartì<br />

il 6: il Bragadin <strong>al</strong>le 12:47, sempre a rimorchio, il Corridoni, <strong>al</strong>le 16:30. L’8,<br />

<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tezza di Tobruch, il Bragadin ebbe un’avaria <strong>al</strong> timone, che rimase <strong>al</strong>la banda,<br />

e la catena del rimorchio si spezzò. Le tre unità entrarono in porto <strong>al</strong>le<br />

15:30, e il Bragadin e il Mocenigo si ormeggiarono affiancate. Il giorno dopo, <strong>al</strong>le<br />

11:02, riprese la navigazione e il rimorchio che si concluse, a Taranto, il 14 fra<br />

le 11:40 e le 12:50. Il 3 <strong>dicembre</strong>, <strong>al</strong>le 17:35, il Menotti lasciò Haifa giungendo a<br />

Taranto il 10 <strong>al</strong>le 13:47. Come visto, il 14 <strong>dicembre</strong> arrivò ad Haifa il sommergibile<br />

Ammiraglio Cagni, in trasferimento verso l’It<strong>al</strong>ia, che rimase fino <strong>al</strong> 28,<br />

quando, <strong>al</strong>le 13:30 partì per Taranto, dove giunse il 2 gennaio 1944 <strong>al</strong>le 1200.<br />

Si passò, quindi, a un’<strong>al</strong>tra fase, in cui i <strong>sommergibili</strong> del Levante furono<br />

impiegati, princip<strong>al</strong>mente, per addestrare le navi e gli aerei <strong>al</strong>leati <strong>al</strong>la guerra antisommergibile,<br />

in particolare di base ad Alessandria d’Egitto, dove si trovavano<br />

il F.O.L.E.M. (Flag Officer Liaison East Mediterranean) e lo<br />

S.N.O.R.S.C.A. (Senior Nav<strong>al</strong> Officer Responsible Suez Can<strong>al</strong> Area). In <strong>dicembre</strong>,<br />

tra il 4 e il 18, lo Zoea effettuò otto esercitazioni per le navi britanniche<br />

e un cacciatorpediniere polacco di Alessandria, rientrando ad Haifa il 19<br />

<strong>al</strong>le 12:45 e ormeggiandosi affiancato <strong>al</strong> sommergibile Cagni. Nel corso del<br />

1944 lo Zoea operò ad Alessandria, con trasferimenti, attorno <strong>al</strong>la fine di ogni<br />

mese a Haifa e viceversa <strong>al</strong>l’inizio del mese successivo, effettuando 68 esercitazioni.<br />

Il G<strong>al</strong>atea, tra novembre <strong>1943</strong> e marzo 1944, con le mo<strong>d<strong>al</strong></strong>ità sopra descritte,<br />

effettuò venti esercitazioni ad Alessandria e una ad Haifa. Il 15 maggio,<br />

<strong>al</strong>le 16:42 il sommergibile lasciò per l’ultima volta Haifa giungendo ad Alessandria<br />

il 18 <strong>al</strong>le 21:30; ne ripartì il 20 <strong>al</strong>le 13:05 diretto a Gibilterra, dove giunse<br />

il 31 maggio <strong>al</strong>le 05:10, per effettuare lo stesso compito. (37) Qui rimase sino a<br />

fine ottobre, effettuando 58 esercitazioni a favore di cacciatorpediniere, britannici<br />

e statunitensi, corvette britanniche e aerei statunitensi e della R.A.F. Il 2<br />

gibili britannici HMS Severn e HMS Rorqu<strong>al</strong> effettuarono tre missioni di rifornimento a Lero.<br />

(37) A Gibilterra si trovava il Nichelio, partito da Taranto il 5 maggio.<br />

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