L'architettura delle città fluviali - Intranet di Ateneo - Università degli ...

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Palazzo di governo. Palais du gouvernement. Il portico dei vasai. Le portique de potiers. La nuova caserma dei vigili del fuoco. La nouvelle caserne des pompiers. Loggiato prospiciente la piazza. Portiques qui délimitent la place. Antiche manifatture sul fiume. Anciennes manifactures sur la fleuve. La caserma vista dal viale. La caserne vue par le boulevard. 65
66 Eduardo Vittoria Un giardino d’acqua per una via fluviale Il mito dell’acqua L’acqua tra il mito delle sorgenti sacre e la naturale risorsa nota come “oro blu”, è assunta in questo caso per indicare le possibilità di adattamento architettonico a un visibile in movimento che, per il suo stato fluido, può assumere qualsiasi forma, sollecitato da forze esterne che vanno dal vento al clima, dal controllo idraulico alla morfologia del terreno. Dando così vita a una sorta di realismo magico costruito con la luce, con il colore, con la vegetazione. Un realismo che non investe solo lo sguardo ma tutti i sensi, offrendoci la sensazione tattile di un paesaggio da attraversare abitato da uomini e donne che lo percorrono alla ricerca dei loro sogni e delle loro speranze. L’acqua consente di dilatarsi e contrarsi in tutte le direzioni, accucciarsi sui bordi dei contorni che ne individuano il bacino lungo confini segnati da luci e ombre che si spostano lentamente nel giro delle ore secondo una luce di cui è emblematico individuare la fonte: questo è un giardino d’acqua disegnato per accogliere la mobilità, in particolare quella del pensiero che richiede una residenza fluida e cangiante. La Grenouillère L’immagine in apertura è quella de “la Grenouillère” dipinta da Claude Monet alla fine del 1860: un’opera figurativa di grande significato e di particolare fascino per chi va alla ricerca di una architettura che si propone di evidenziare l’estensione e l’accentuazione dei riflessi impalpabili che l’acqua e la luce ci trasmettono e che possono essere assunti quali materiali da costruzione di un giardino immerso appunto in uno specchio d’acqua, localizzato in un’area fluviale che per il suo stato li- Un jardin d’eau pour une route fluviale Le mythe de l’eau L’eau entre le mythe des sources sacrées et la ressource naturelle connue comme “or bleu”, est prise dans ce cas pour indiquer les possibilités d’une adaptation architecturale à un effet visible en mouvement qui, du fait de son état fluide, peut prendre n’importe quelle forme, sollicité par des forces extérieures qui vont du vent au climat, du contrôle hydraulique à la morphologie du terrain en donnant ainsi vie à une sorte de réalisme magique construit par la lumière, par la couleur et par la végétation. Un réalisme qui ne saisit pas seulement le regard mais tous les sens, en nous offrant la sensation tactile d’un paysage à traverser habité par des hommes et des femmes qui le parcourent à la recherche de leurs rêves et de leurs espérances. L’eau permet de se dilater et de se contracter en tous sens, se blottir sur les bords qui en identifient le bassin le long des limites marquées par les lumières et les ombres qui se déplacent lentement dans la marche des heures selon une lumière dont il est difficile d’en localiser la source: ceci est un jardin d’eau dessiné pour accueillir la mobilité, en particulier celle de la pensée qui demande un habitat fluide et changeant. La Grenouillère L’image en ouverture est celle de la “Grenouillère” peinte par Claude Monet à la fin de 1860: une oeuvre figurative de grande signification et d’un attrait particulier pour qui va à la recherche d’une architecture qui se propose de mettre en évidence l’extension et l’accentuation des reflets impalpables que l’eau et la lumière nous transmettent et qui peuvent être inter-
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