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Perchè gli animali non sono soggetti ad attacchi cardiaci -Dr. M.Rath

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PERCHÉ GLI ANIMALI NON SONO SOGGETTI AD ATTACCHI CARDIACI E GLI UOMINI SÌ!<br />

290<br />

Conferma della relazione scoperta dal <strong>Dr</strong>. <strong>Rath</strong> fra lo<br />

scorbuto e la cardiopatia<br />

Quando la produzione di vitamina<br />

C nei topi veniva geneticamente<br />

disinnestata, ed essi<br />

<strong>non</strong> ricevevano vitamina C<br />

nella loro dieta, questi <strong>animali</strong><br />

sviluppavano lesioni strutturali<br />

delle pareti arteriose identiche<br />

all’aterosclerosi umana<br />

precoce.<br />

Maeda, et. al. PNAS (2000) 97: 841- 846.<br />

La prova clinica dei pazienti affetti da coronaropatia<br />

Prima Dopo<br />

I topi normali, in gr<strong>ad</strong>o di produrre<br />

autonomamente la vitamina<br />

C, hanno pareti vascolari<br />

sane e <strong>non</strong> sviluppano<br />

cardiopatia.<br />

Per la prima volta in medicina, la<br />

regressione naturale della coronaropatia<br />

è stata documentata<br />

da immagini a raggi X (tomografia<br />

computerizzata ultraveloce).<br />

In questo paziente, le placche<br />

delle arterie coronarie <strong>sono</strong><br />

completamente scomparse<br />

dopo un anno di trattamento<br />

con il mio programma di nutrizione<br />

cellulare.<br />

La relazione fra scorbuto e cardiopatia trasforma<br />

l’«universo della malattia cardiaca» da mondo piatto a<br />

mondo a sfera

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