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Perchè gli animali non sono soggetti ad attacchi cardiaci -Dr. M.Rath

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PERCHÉ GLI ANIMALI NON SONO SOGGETTI AD ATTACCHI CARDIACI E GLI UOMINI SÌ!<br />

colarmente degni di nota <strong>gli</strong> elementi dello studio<br />

elencati di seguito:<br />

1. I pazienti di questo studio hanno agito da autocontrollori<br />

prima e durante la somministrazione de<strong>gli</strong><br />

integratori alimentari, minimizzando in tal modo le<br />

co-variabili indesiderate quali età, sesso, predisposizioni<br />

genetiche, regime alimentare o farmaci.<br />

2. La TC ultraveloce è ampiamente accettata per la<br />

valutazione del gr<strong>ad</strong>o di aterosclerosi coronarica, ed<br />

ha permesso la quantificazione di placche aterosclerotiche<br />

coronariche in situ13-15. Questa tecnica diagnostica<br />

è anche in gr<strong>ad</strong>o di minimizzare <strong>gli</strong> errori<br />

che si verificano ne<strong>gli</strong> studi angiografici in cui il vasospasmo,<br />

la formazione o la lisi di trombi ed altri eventi<br />

<strong>non</strong> pos<strong>sono</strong> essere distinti dal progresso o regresso<br />

delle placche aterosclerotiche. Inoltre, la TC<br />

ultraveloce fornisce informazioni preziose sui cambiamenti<br />

morfologici durante il progresso e il regresso<br />

delle placche aterosclerotiche, quantificando <strong>non</strong><br />

solo l’area di calcificazioni coronariche ma anche la<br />

loro densità. Per di più, le misurazioni con TC automatica<br />

delle calcificazioni coronariche eliminano i<br />

possibili errori umani nella valutazione dei dati.<br />

In breve, i risultati di questo studio implicano che<br />

la cardiopatia coronarica è una condizione prevenibile<br />

ed essenzialmente reversibile. Lo studio testimonia<br />

che la malattia delle arterie coronarie potrebbe<br />

essere arrestata sin dall’inizio seguendo il programma<br />

di integratori alimentari. Questi risultati <strong>sono</strong> stati<br />

raggiunti nel giro di un anno, il che suggerisce che<br />

ulteriori vantaggi terapeutici in pazienti con coronaropatia<br />

potranno essere ottenuti attraverso un impiego<br />

più ampio del programma. Al momento si sta continuando<br />

lo studio proprio per verificare questi effetti.<br />

Il programma di integratori alimentari costituisce un<br />

approccio sicuro ed efficace per la prevenzione e la<br />

terapia aggiuntiva della malattia cardiovascolare. Lo<br />

studio dovrebbe spingere i decisori politici in materia<br />

di sanità e <strong>gli</strong> <strong>ad</strong>detti del settore sanitario a ridefinire<br />

le strategie per il controllo della malattia cardiovascolare.<br />

RINGRAZIAMENTI<br />

Ringraziamo Jeffrey Kamr<strong>ad</strong>t per il contributo al<br />

coordinamento dello studio, Douglas Boyd Ph.D.,<br />

Lew Meyer, Ph.D. della Imatron/HeartScan di San<br />

Francisco, per il contributo alla progettazione dello<br />

studio e l’offerta di impiego della struttura HeartScan,<br />

Lauranne Cox, Susan Brody e Tom Caruso per la loro<br />

collaborazione nelle ecocardiografie. Ringraziamo<br />

inoltre i dottori Roger Barth e Bernard Murphy per<br />

l’assistenza alla progettazione dello studio e Martha<br />

Best per la sua assistenza segretariale.<br />

322<br />

Bibliografia<br />

1. World Health Statistics, Organizzazione mondiale<br />

della sanità (OMS), Ginevra, 1994.<br />

2. Brown MS, Goldstein JL. How LDL receptors influence<br />

cholesterol and atherosclerosis (Come i<br />

recettori LDL influenzano il colesterolo e l’aterosclerosi).<br />

Scientific American 1984;251:58-66.<br />

3. Steinberg D, Parthasarathy S, Carew TE, Witztum JL.<br />

Modifications of low-density lipoprotein that<br />

increase its atherogenicity (Modificazioni della<br />

lipoproteina a bassa densità che aumentano la sua<br />

aterogenicità). N Engl J Med. 1989;320:915-924.<br />

4. Ross R. The pathogenesis of atherosclerosis-an<br />

update (La patogenesi dell’aterosclerosi: un<br />

aggiornamento). N Engl J Med. 1986;314:488-<br />

500.<br />

5. <strong>Rath</strong> M, Pauling L. A unified theory of human cardiovascular<br />

disease le<strong>ad</strong>ing the way to the abolition<br />

of this diseases as a cause for human mortality<br />

(Una teoria unificata della malattia cardiovascolare<br />

umana verso l’eliminazione di questa malattia<br />

come causa di mortalità nell’uomo). J Ortho Med.<br />

1992;7:5-15.<br />

6. <strong>Rath</strong> M, Pauling L. Solution to the puzzle of human<br />

cardiovascular disease: Its primary cause is ascorbate<br />

deficiency, le<strong>ad</strong>ing to the deposition of lipoprotein<br />

(a) and fibrinogen/fibrin in the vascular<br />

wall (La soluzione all’enigma della malattia cardiovascolare<br />

nell’uomo: la sua causa primaria è la<br />

carenza di ascorbato che porta al deposito della<br />

lipoproteina(a) e del fibrinogeno/fibrina nella<br />

parete vascolare). J Ortho Med. 1991;6:125-134.<br />

7. <strong>Rath</strong> M. Reducing the risk for cardiovascular disease<br />

with nutritional supplements (Riduzione del<br />

rischio di malattia cardiovascolare mediante integratori<br />

alimentari). J Ortho Med 1992;3:1-6.<br />

8. Stryer L. Biochemistry (Biochimica), 3rd ed. New<br />

York: W.H.Freeman and Company; 1988.<br />

9. Stary HC. Evolution and progression of atherosclerotic<br />

lesions in coronary arteries of children and<br />

young <strong>ad</strong>ults (Evoluzione e progressione delle<br />

lesioni aterosclerotiche nelle arterie coronarie dei<br />

bambini e dei giovani). Atherosclerosis (Suppl.)<br />

1989;9:I-19- I-32.<br />

10.Constantinides P. The role of arterial wall injury in<br />

atherogenesis and arterial thrombogenesis (Il ruolo<br />

del danno alla parete arteriosa nell’aterogenesi e

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