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Perchè gli animali non sono soggetti ad attacchi cardiaci -Dr. M.Rath

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2 ATEROSCLEROSI, ATTACCO CARDIACO E ICTUS<br />

Il professor K.F. Gey, dell’Università di Berna in Svizzera, ha confrontato<br />

il tasso di malattia cardiovascolare in questi paesi con i<br />

livelli di vitamina C, di betacarotene e di colesterolo nel sangue.<br />

Le sue scoperte <strong>sono</strong> rilevanti:<br />

le popolazioni del nord Europa hanno una percentuale più alta<br />

di malattie cardiovascolari e, in media, livelli di vitamine nel<br />

sangue più bassi;<br />

le popolazioni del sud Europa corrono rischi minori di malattie<br />

cardiovascolari con livelli ematici di vitamine più alti;<br />

un apporto ottimale delle vitamine C, E e A ha una maggiore<br />

incidenza sulla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari<br />

che l’abbassamento dei livelli di colesterolo.<br />

Questo studio fornisce inoltre la risposta scientifica al «fenomeno<br />

francese» e al basso tasso di <strong>attacchi</strong> <strong>cardiaci</strong> in Francia, Grecia e<br />

in altre nazioni del Mediterraneo. L’apporto vitaminico ottimale<br />

presente nella normale alimentazione di questi paesi rappresenta<br />

il fattore decisivo per il basso rischio cardiovascolare. Certe preferenze<br />

alimentari, come il consumo di vino e olio di oliva, ricchi di<br />

bioflavonoidi e vitamina E, sembrano rivestire un’importanza<br />

notevole.<br />

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