21.05.2013 Views

ARIA ACQUA TERRA FUOCO

ARIA ACQUA TERRA FUOCO

ARIA ACQUA TERRA FUOCO

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Sant’Agata: protettrice di Catania<br />

DAI RACCONTI E IMPRESSIONI DI VIAGGIO ALLE IMMAGINI IN GOUACHES<br />

S. Agata, martire catanese, nasce in una Catania<br />

Romana di cultura greca, venerata in Occidente<br />

ed in Oriente, nel 231 circa, l’8 settembre (lo<br />

stesso giorno della “Madre di Dio” e muore<br />

martire nel 251 sotto l’imperatore Decio Traiano<br />

e il Consolare Quintino.<br />

Dal Vsec. il suo nome appare nel canone della<br />

messa di Roma, di Ravenna e di Milano.<br />

Nella seconda metà del Vsec. un anonimo ne<br />

compose una Passione in Latino, lavoro più tosto<br />

di edificazione che di storia, considerandola<br />

come vergine.<br />

Solamente 62 anni, è il tempo che separa il<br />

martirio di S. Agata dall’editto del 14 giugno 313<br />

promulgato dall’imperatore Costantino.<br />

Il giorno dopo questa data, il culto dei cristiani,<br />

fu tollerato in tutto l’Impero Romano.<br />

Costantino, il filocristiano, aprì un’ era nella<br />

storia della Chiesa, marcando un punto<br />

fondamentale sulla via della religione cristiana.<br />

Ma, per la giovane S. Agata, le cose andarono<br />

molto diversamente: morì difendendo la propria<br />

verginità e la nuova fede cristiana.<br />

Ed è proprio in questi intrighi sociali e religiosi<br />

che si inserirono le vicissitudini di Agata,<br />

giovane e martire, desiderata alla follia dal<br />

governatore romano Quintino.<br />

Un duro avvenimento che ha come scenario la<br />

città romana di Catania, l’antica “Catania”,<br />

centro commerciale e ponte fra l’oriente, l’Africa<br />

e la penisola italica.<br />

Agata è una giovane, additata non solo perché<br />

cristiana, ma soprattutto perché bella e sicura del<br />

suo “nuovo dio”.<br />

Il dio dei cristiani, quello che tanto ha turbato,<br />

per più di tre secoli, un equilibrio religioso<br />

precario. Ciò vuol dire l’effimero compromesso<br />

esistente tra il “pantheon” politeista, da una<br />

parte, e un superstizioso e contraddittorio mondo<br />

romano, dell’altra.<br />

Già a partire dal suo nome, di evidente origine<br />

greca, la sua figura si lega, per antonomasia, alla<br />

dolcezza Ágaq», la buona appartiene ad una<br />

nobile famiglia come lei stessa si definisce<br />

durante un primo colloquio con il governatore<br />

Quintino.<br />

E’ dal XVII secolo che il luogo di nascita della<br />

santa è stato spesso oggetto di discussioni, ma è<br />

da questa data che Catania sembra essere la<br />

città scelta.<br />

Agata è sempre ricordata come la “vergine<br />

consacrata a Dio” – Dunque, giovane,<br />

conosciuta in città perché nobile, ma soprattutto<br />

“cristiana”.<br />

Queste caratteristiche avrebbero, tutte, attirato<br />

l’attenzione di Quintino. Il governatore trovò<br />

subito un pretesto per avvicinarla, giocando sul<br />

fatto della differenza di fede e ancor peggio<br />

illegale, professata dalla giovane.<br />

Tutto questo per arrivare alle sue vere intenzioni.<br />

Ma Agata non fu corruttibile e affrontò le<br />

atrocità alle quali una cristiana dichiarata e<br />

convinta era destinata.<br />

Questi le abrebbe fatto estirpare le mammelle,<br />

per la cul cosa la Santa viene rappresentata con<br />

un vasoio in mano contenente le sue mammelle.<br />

Muore difendendo la propria verginità e la nuova<br />

fede cristiana.<br />

Subito i catanesi, in rivolta, la fecero loro<br />

Regina.<br />

Compie il suo primo grande miracolo l’anno<br />

dopo fermando la lava sull’Etna.<br />

Nel 303 appare a S. Lucia in sogno e le<br />

preconizza il suo martirio e trionfo.<br />

Il suo santo corpo è sempre stato a Catania ad<br />

eccezione di un periodo di 86 anni a<br />

Costantinopoli dal 1040 al 1126.<br />

Da: A. Dufourcq, Étude sur les Gesta<br />

martyrum, Parigi 1907; H. Delehaye, Les<br />

origines du culte des martyrs, Bruxelles 1912;<br />

F. Lanzoni, Le diocesi d’Italia dalle origini al<br />

principio del VIIsec., ed. Faenza, 1927.<br />

20

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!