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ARIA ACQUA TERRA FUOCO

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aspetto è per me importantissimo, io vedo davanti<br />

a me, quando dipingo, queste figure del passato<br />

che ritornano come fantasmi in veste di<br />

viaggiatori colti e avventurosi dei quali, vorrei<br />

essere l’erede e la continuatrice.<br />

Se voi mi domandate …<br />

Chi è il destinatario di quest’opera?<br />

Ebbene, io non ve lo dirò. Il destinatario è<br />

sempre il nostro Amore Segreto … ma se vi<br />

accontentate di saperne solo una parte io vi dico<br />

segretamente: con me viaggiano i fantasmi dei<br />

viaggiatori, quei viaggiatori con la parrucca<br />

bianca, con lo spadino, con il pittore che li segue<br />

con la cassetta dei colori, la tavolozza e i<br />

pennelli. Li vedo che si interrogano, che non<br />

hanno fiducia in me e si domandano: ma questa<br />

folle pittrice ha veramente capito fino in fondo,<br />

quanto noi nel passato abbiamo amato, questi<br />

paesaggi, questi vulcani queste eruzioni? Mi<br />

sembra di vederli, un pò gelosi… Io rispondo<br />

così: ho fatto di tutto per esserne all’altezza.<br />

Contro chi, ho fatto tutto questo?<br />

Contro il paesaggismo puramente percettivo e<br />

sentimentale, contro il puro visibilismo, contro il<br />

folklorico e il pittoresco, contro la semplice<br />

rappresentazione in cui si parla di luci, di colori,<br />

di sensibilità cromatica. Tutto questo non mi<br />

basta. Cerco lo spessore, uno spessore profondo.<br />

E’ come accade quando guardiamo la luna in<br />

cielo, quando ci sono le nuvole; squarciata al suo<br />

interno dalla luce più intensa, può apparire<br />

l’immagine di una luna ulteriore, che è al fondo<br />

di un cielo profondo. Questo, dunque, è il mio<br />

modo di vedere il paesaggio dei vulcani come<br />

paesaggio di un viaggio storico, culturale,<br />

emotivo, artistico e scientifico.<br />

Con chi è avvenuto tutto questo?<br />

E’ avvenuto in ottima compagnia, con i testi di<br />

Omero, Pindaro, Aristotele, Andrìa de Simòn,<br />

L.J.Volaire, J. Hoüel, l’abbé de Saint-Non, G.<br />

Vuillier, L. S. d’Asburgo-Lorena, Dumas, Guy<br />

de Maupassant, Châteaubriand, Sir W. Hamilton,<br />

Goethe, Rilke, Malaparte, fino al recentissimo<br />

Piano di rappresentazione sinottica e<br />

d’interpretazione strutturale complessiva di tutti<br />

i Beni Culturali del Cabianca con il quale<br />

abbiamo studiato e proposto il Parco Letterario<br />

Eoliano mentre stiamo preparando il Parco<br />

Letterario d’Auvergne.<br />

Come è avvenuto tutto questo?<br />

Tutto questo è avvenuto cercando sempre nella<br />

profondità delle cose oltre l’immagine<br />

percettiva, in un trascinamento progressivo,<br />

libro dopo libro, immagine dopo immagine.<br />

Dove ha avuto luogo tutto questo?<br />

Tutto questo ha avuto luogo attraverso la Magna<br />

Grecia, dal Vesuvio ai Campi Flegrei, terra di<br />

fuoco e di acqua, di crateri e di laghi, di misteri e<br />

di impressioni, dai Campi Flegrei alle Isole Eolie,<br />

a Stromboli, Panarea, Lipari, Vulcano, Salina,<br />

Filicudi ed Alicudi, alla Sicilia assolata e piena di<br />

magia, all’Etna, a Malta, ed ora in Auvergne nel<br />

Velay e nel Vivarais degli illuministi francesi, in<br />

luoghi non soltanto fisici ma metafisici per la<br />

letteratura di cui sono ammantati.<br />

Dove vorrei continuare il mio viaggio?<br />

Amerei continuare il mio viaggio in Auvergne,<br />

terra di Vulcani che mi hanno intrigata e dei<br />

quali desidero approfondire ulteriormente le<br />

storie. Mi hanno totalmente rapita i racconti di<br />

Cesare e di Sidone Apollinare, gli scritti del<br />

Chevalier de Montlosier, le mappe e le tavole di<br />

Poulett-Scrope, le incisioni di Lecoq, le<br />

“Recherches sur les volcans éteints” di B. Faujas<br />

de Saint-Fond, le sue lettere a Sir W. Milord<br />

Hamilton, l’annuncio all’Accademia di Francia<br />

da parte di Guettard della scoperta del carattere<br />

vulcanico delle montagne dell’Auvergne, l’inizio<br />

della letteratura scientifica nella seconda metà<br />

del’700 in Francia col lento trionfo dei<br />

“plutonisti” sui “nettunisti”. Sono così rapita da<br />

tutto questo che penso ai Volcans d’Auvergne ed<br />

al ciclo di gouaches ispiratomi dal racconto<br />

storico sulla nascita della cultura scientifica sul<br />

vulcanismo nella Francia di fine settecento, come<br />

ad una mia piccola restituzione di visita, in terra<br />

di Francia, ai miei fantasmi amici francesi del<br />

Grand Tour in Italia, geografi, etnografi,<br />

naturalisti, artisti, che hanno visitato, amato,<br />

descritto, interpretato i luoghi della Magna<br />

Grecia da cui provengo, nel magico periodo della<br />

cultura tra illuminismo e romanticismo.<br />

Quando è avvenuto tutto questo?<br />

E’ avvenuto negli ultimi ventanni più o meno, da<br />

quando, a Panarea - la più piccola delle isole<br />

Eolie - ho fatto della nostra casa, un piccolo<br />

museo dell’anima. Quando ho dipinto le prime<br />

gouaches ho voluto imprigionare queste<br />

immagini e portarle sempre con me, in questa<br />

casa dove trascorro molto del mio tempo, perché<br />

le isole Eolie sono il luogo della mia anima.<br />

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