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ARIA ACQUA TERRA FUOCO

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Les Iles Eoliennes:<br />

Jean-Pierre-Louis-Laurent Hoüel<br />

DAI RACCONTI E IMPRESSIONI DI VIAGGIO ALLE IMMAGINI IN GOUACHE<br />

“Ad una punta dell’isola, che guarda a mezzo<br />

giorno e si chiama volgarmente la Lingua, vi è<br />

come un lago d’un miglio incirca detto lo<br />

Pantano, dove già s’introduceva l’acqua marina e<br />

per essa vi si produceva il sale”.<br />

Da: Pietro Campis, Disegno historico ossiano<br />

le abbozzate historie della nobile e fid.ma città<br />

di Lipari, ms. 1694, ed. a cura di Giuseppe<br />

Iacolino, Lipari 1980.<br />

Un’escursione in vaporetto<br />

“… noleggio un’imbarcazione per andare a<br />

visitare Vulcano.<br />

Spinta da quattro rematori, la barca segue la costa<br />

fertile, piantata a vigneti. Sono stranissimi i<br />

riflessi delle rocce rosse nel mare azzurro. Ecco il<br />

piccolo stretto che separa le due isole. Il cono di<br />

Vulcano esce dalle onde, come un vulcano<br />

sommerso fino alla vetta. È un isolotto selvaggio,<br />

la cui sommità raggiunge circa 400 m e la cui<br />

superfice è di circa 20 chilometri quadrati.<br />

Si deve aggirare, prima di raggiungerlo, un’altro<br />

isolotto, il Vulcanello, che uscì bruscamente dal<br />

mare verso il 200 a.C., e che adesso è collegato<br />

al fratello maggiore da una stretta lingua di terra,<br />

spazzata dalle onde nei giorni di tempesta.<br />

… ed io attraverso un grande orto, poi alcuni<br />

vigneti, quindi un vero e proprio bosco di<br />

ginestre di Spagna in fiore. Si direbbe<br />

un’immensa sciarpa gialla, avvolta attorno al<br />

cono appuntito, la cui testa è pure gialla, di un<br />

giallo accecante sotto il sole splendente …<br />

incomincio a salire lungo uno stretto sentiero che<br />

serpeggia nella cenere e nella lava, che va, viene<br />

e ritorna, scosceso, scivoloso e duro …<br />

Raggiungo finalmente, sulla cima, una larga<br />

piattaforma attorno al grande cratere. Il suolo<br />

trema e, davanti a me, schizza con violenza<br />

un’immenso getto di fiamme e di vapori, mentre<br />

si vede spandersi dagli orli del buco lo zolfo<br />

liquido, dorato dal fuoco. Esso forma, attorno alla<br />

fantastica sorgente un lago giallo, presto indurito.<br />

Più in là, altre fessure, emettono pure vapori<br />

bianchi che salgono pesantemente nell’aria<br />

azzurra. Avanzo intimorito sulla cenere calda e<br />

sulla lava, fino all’orlo del grande cratere. Niente<br />

di più sorprendente può colpire l’occhio umano.<br />

In fondo alla conca immensa, chiamata<br />

‘La Fossa’, larga cinquecento metri e profonda<br />

circa duecento, una decina di fessure giganti e di<br />

ampi buchi rotondi vomitano fuoco, fumo e<br />

zolfo, con un formidabile rumore di caldaie. Si<br />

scende lungo le pareti dell’abisso, camminando<br />

sino al limite delle furiose bocche del vulcano.<br />

Tutto è giallo attorno a me, sotto i miei piedi e<br />

sopra di me, di un giallo accecante, di un giallo<br />

pazzesco. È tutto giallo: il suolo, le alte muraglie<br />

e persino il cielo. Il sole giallo versa nell’abisso<br />

muggente la sua luce ardente che il calore della<br />

conca di zolfo rende dolorosa come una<br />

bruciatura. Si vede bollire il liquido giallo che<br />

scorre, si vedono sbocciare strani cristalli,<br />

spumeggiare acidi splendenti e bizzarri sull’orlo<br />

delle labbra rosse dei focolai …<br />

Ritorno lentamente, col fiato corto, ansimante,<br />

soffocato dall’alito irrespirabile del vulcano; e<br />

ben presto, risalito in cima al cono, scorgo tutte<br />

le isole Lipari disseminate sulle onde.<br />

Laggiù, di fronte, s’innalza lo Stromboli, mentre,<br />

alle mie spalle, l’Etna gigantesco sembra<br />

guardare da lontano i propri figli ed i nipotini.<br />

Mentre tornavo, avevo scoperto dalla barca<br />

un’isola nascosta dietro Lipari. Il battelliere la<br />

chiamò ‘Salina’.<br />

Lì si produce il vino di Malvasia. Volli bere alla<br />

stessa fonte una bottiglia del celebre vino.<br />

Sembra sciroppo di zolfo.<br />

È proprio il vino dei vulcani, denso, zuccherato,<br />

dorato e con un tale sapore di zolfo che vi rimane<br />

al palato fino a sera: il vino del diavolo …”.<br />

Da: Guy de Maupassant, La vie errante,<br />

Parigi 1890.<br />

Lipari<br />

Bordeggiammo per una parte della giornata;<br />

avevamo il vento sempre contrario. Passammo in<br />

rivista Salina, Lipari e Vulcano scorgendo, ad<br />

ogni passaggio tra Salina e Lipari, lo Stromboli<br />

scrollare all’orizzonte il suo pennacchio di<br />

fiamme. Poi, ogni volta che ritornavamo verso<br />

Vulcano, tutto avviluppato da un vapore caldo e<br />

umido, distinguevamo meglio i suoi tre crateri<br />

piegati verso occidente, di cui uno ha lasciato<br />

scivolare un mare di lava dal colore bruno che<br />

contrasta con la terra rossastra e coi banchi<br />

sulfurei che lo circondano …”.<br />

Da: Alexandre Dumas père, Impressions de<br />

voyage. Le capitain Arèna, Parigi 1855.<br />

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