ARIA ACQUA TERRA FUOCO

Il teatro delle Eolie: Vincenzo Cabianca
IL TEATRO DELLA VIOLENZA
la Forgia Vecchia
il terrore
dell’anno mille
che si avvicina
la paura
di una massiccia
colata di lava che incombe
con demoni
invitanti
tra le fiamme
anno duemila
un volgare
e travolgente arrembaggio
ai segni della paura sopita
IL TEATRO DEI MITI
come Enea a Didone
come Odisseo a Calypso
ed a Nausica
raccontami
e riraccontami
una volta ancora
la storia
del nostro amore
Il poeta conduce la Donna Amata a visitare il teatro
della violenza, dell’orgasmo della terra,
espresso dalle minacciose immagini delle colate laviche
degassate, finali, che si arrestano con il
fronte gonfio a segnare un limite fisico all’audacia
sconsiderata degli abusivi ed al sonno degli
amministratori.
La Donna Amata spiega ad alcuni viandanti che
hanno assistito al discorso del poeta come la violenza
non sia quella della colata ma quella dell’abusivismo
edilizio.
La Donna Amata chiede al suo poeta di parlarle
una volta ancora delle Eolie come teatro dei miti,
di Odisseo, di Eolo e della sua reggia, di Calypso,
di Ogygia, delle Planktai del racconto di
Circe, di Hyerà, dell’Isola Sacra, dell’Isola dei
Morti, della fucina di Efesto, delle leggende medioevali,
dell’ingresso all’inferno cristiano, di
Teodorico gettato nel cratere da Simmaco e da Papa
Giovanni, sino al passaggio dal mito alla leggenda
e da questa alla storia di una richiesta
che ancora una volta si ripete nel loro amore.
V. Cabianca - Poesia della Scienza - Vol. XI - Il Teatro delle Eolie - Roma 2004
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