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Scarica la pubblicazione - Parco di Veio

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Geologia<br />

geologIa<br />

I l paesaggio collinare del <strong>Parco</strong> <strong>di</strong> <strong>Veio</strong>, così come ci appare oggi, è stato model<strong>la</strong>to più <strong>di</strong> 600.000<br />

anni fa dall’attività del complesso vulcanico sabatino che ha terminato <strong>la</strong> sua attività solo 40.000<br />

anni fa. La quantità <strong>di</strong> prodotti emessa da un sistema complesso <strong>di</strong> coni vulcanici, fu così elevata che<br />

colmò <strong>la</strong> valle dell’antico Tevere, spostandone il corso a est del Monte Soratte.<br />

L’attività eruttiva nel territorio del <strong>Parco</strong> cominciò contemporaneamente ad altre zone del Lazio oggi<br />

identificabili con i <strong>la</strong>ghi <strong>di</strong> Bolsena, Vico, e con i Colli Albani e produsse enormi quantità <strong>di</strong> un materiale<br />

partico<strong>la</strong>rmente facile da <strong>la</strong>vorare, ma comunque molto resistente: il tufo. Utilizzato per l’e<strong>di</strong>lizia<br />

già dai tempi degli Etruschi, il tufo caratterizza oggi <strong>la</strong> fisionomia dei paesi del <strong>Parco</strong> che sono costruiti<br />

in tufo e che spesso si poggiano su speroni tufacei.<br />

Le prime eruzioni si ebbero nel<strong>la</strong> zona <strong>di</strong> Morlupo-Riano <strong>la</strong> cui testimonianza è rappresentata dai<br />

depositi <strong>di</strong> tufo giallo del<strong>la</strong> via Tiberina che raggiungono spessori <strong>di</strong> 50-70 metri nel<strong>la</strong> zona nordorientale<br />

del <strong>Parco</strong>. Originatisi circa 550.000 anni fa, i depositi <strong>di</strong> tufo giallo sono ancora oggi prelevati<br />

sotto forma <strong>di</strong> “blocchetti” utilizzati per costruire.<br />

Successivamente l’attività iniziò anche nel<strong>la</strong> zona <strong>di</strong> Sacrofano, con <strong>la</strong> formazione <strong>di</strong> un centro eruttivo<br />

tra i più rilevanti, sia per <strong>la</strong> durata, che per l’enorme quantità dei prodotti emessi: il vulcano <strong>di</strong><br />

11<br />

Cratere <strong>di</strong> Sacrofano<br />

<strong>Veio</strong>

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