Scarica la pubblicazione - Parco di Veio
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magliano Romano<br />
Magliano Romano<br />
1 - chiesa <strong>di</strong> S. Giovanni Battista<br />
2 - castello<br />
Il paese è situato su un<br />
rilievo posto a controllo<br />
del fosso delle Valli e del<strong>la</strong><br />
valle Nocchia.<br />
I primi riferimenti a<br />
Magliano Pecorareccio risalgono<br />
a documenti dell’XI<br />
sec., dove sono menzionati<br />
una massa Maiana<br />
ed un fundus Maiani (forse<br />
ere<strong>di</strong> <strong>di</strong> un fundus<br />
Manlianus <strong>di</strong> età romana)<br />
<strong>di</strong> proprietà del Monastero<br />
<strong>di</strong> S. Paolo fuori le<br />
mura.<br />
Il castello sorse più tar<strong>di</strong> ed appartenne con alterne vicende (dal<br />
XIII al XV sec.) ai Conti <strong>di</strong> Anguil<strong>la</strong>ra ed agli Orsini. Nel 1241 subì<br />
le <strong>di</strong>struzioni dei viterbesi nel<strong>la</strong> guerra contro i romani; nel XVI sec.<br />
fu teatro <strong>di</strong> un noto fatto <strong>di</strong> sangue: vi furono condotti e trucidati i<br />
presunti complici <strong>di</strong> Giro<strong>la</strong>ma Farnese, moglie <strong>di</strong> Giuliano<br />
d’Anguil<strong>la</strong>ra, che fu a sua volta uccisa nel castello <strong>di</strong> Stabia a Faleria.<br />
Successivamente il borgo <strong>di</strong>venne proprietà prima del<strong>la</strong> famiglia dei<br />
Cesi (1590), poi dei Borromeo (1659), quin<strong>di</strong> fu venduto al<br />
Car<strong>di</strong>nale F<strong>la</strong>vio Chigi (1661), ed infine (1862) passò agli Arnal<strong>di</strong><br />
che ancora oggi ne sono i proprietari. Nel 1907 il nome del paese fu<br />
mo<strong>di</strong>ficato con Regio decreto in Magliano Romano.<br />
Il borgo è organizzato su due assi viari principali lungo i quali sono<br />
allineate le abitazioni, chiusi a nord dal<strong>la</strong> chiesa <strong>di</strong> S. Giovanni<br />
Battista ed a Sud dal castello.<br />
Monumenti <strong>di</strong> rilievo<br />
Castello<br />
Di origine me<strong>di</strong>evale il fortilizio ha subito una massiccia trasformazione<br />
nel tardo cinquecento, secondo uno stile vicino alle opere del<br />
Vigno<strong>la</strong>. Notevoli il portale bugnato d’ingresso, lo scalone monumentale<br />
interno, i camini del piano nobile.<br />
Chiesa <strong>di</strong> S. Giovanni Battista<br />
Di origine me<strong>di</strong>evale (XIV sec.) <strong>la</strong> chiesa ha avuto <strong>di</strong>versi rifacimenti.<br />
La facciata è del 1932, mentre al XVI sec. risalgono gli affreschi<br />
conservati nelle tre absi<strong>di</strong> interne, attribuiti ai fratelli Zuccari. La<br />
chiesa conserva anche gli affreschi (<strong>di</strong>staccati nel 1939) provenienti<br />
dal<strong>la</strong> Grotta dell’Angelo situata poco fuori dell’abitato, che raffigurano<br />
Cristo tra gli Angeli ed alcune scene dell’infanzia del Cristo.<br />
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<strong>Veio</strong>