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Scarica la pubblicazione - Parco di Veio

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l’antica stazione <strong>di</strong> posta <strong>di</strong> Baccano (mansio ad vacanas)<br />

L’area archeologica si trova nel<strong>la</strong> Valle <strong>di</strong> Baccano, tra il <strong>Parco</strong> <strong>di</strong> <strong>Veio</strong> e quello <strong>di</strong> Bracciano: un antico cratere<br />

prodotto dall’attività del vulcano Sabatino, che sino al XIX secolo era occupato da un bacino <strong>la</strong>custre.<br />

Sin dal<strong>la</strong> preistoria, questo luogo ameno fu frequentato dall’uomo, in quanto ricco delle risorse utili per il<br />

sostentamento. In età romana <strong>la</strong> valle assunse un’importanza notevole in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> sua posizione e al passaggio<br />

del<strong>la</strong> via Cassia. Scavi archeologici condotti negli anni ’80 hanno messo in luce un bel tratto <strong>la</strong>stricato<br />

dell’antica via conso<strong>la</strong>re ed i resti del<strong>la</strong> mansio ad Vacanas/Baccanas, una stazione <strong>di</strong> posta <strong>di</strong> età romana<br />

citata da alcuni antichi itinerari che <strong>la</strong> collocavano al XXI miglio del<strong>la</strong> via Cassia, ad un giorno <strong>di</strong> viaggio da<br />

Roma.<br />

Il complesso del<strong>la</strong> mansio, che fu in uso dall’inizio del I al V sec. d.C., è costituito da una serie <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici preceduti<br />

da un portico. Le strutture a meri<strong>di</strong>one sono state interpretate come esercizi commerciali (tabernae),<br />

mentre gli ambienti più a monte costituiscono un ampio complesso termale organizzato attorno ad un cortile-palestra<br />

centrale. Nel corso del V sec. d.C. <strong>la</strong> stazione <strong>di</strong> posta fu abbandonata e spogliata sistematicamente<br />

per <strong>la</strong> costruzione <strong>di</strong> un nuovo centro abitato, il Burgus Baccanus, sorto attorno al<strong>la</strong> Basilica <strong>di</strong> S.<br />

Alessandro costruita nel IV sec. d.C. al XX miglio del<strong>la</strong> via Cassia. Un documento del VI sec. d.C., riferisce<br />

che <strong>la</strong> basilica sarebbe stata costruita sul luogo del martirio del vescovo <strong>di</strong> Baccano, Alessandro, ma l’e<strong>di</strong>ficio<br />

non è mai stato ritrovato anche se alcuni reperti, probabilmente pertinenti, sono esposti nei Musei<br />

Vaticani. Nel me<strong>di</strong>oevo <strong>la</strong> stazione <strong>di</strong> Baccano fu ancora citata negli itinerari dei pellegrini che percorrevano<br />

<strong>la</strong> via Francigena per raggiungere <strong>la</strong> Basilica <strong>di</strong> S. Pietro a Roma ed ottenere l’indulgenza plenaria.<br />

I reperti archeologici dell’antica stazione <strong>di</strong> posta romana sono conservati nel Museo Archeologico <strong>di</strong><br />

Campagnano.<br />

Km 31.200 S.S. 2 via Cassia - Campagnano <strong>di</strong> Roma (RM)<br />

49<br />

Ambienti termali<br />

<strong>Veio</strong>

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