Scarica la pubblicazione - Parco di Veio
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Veientano) Antica città <strong>di</strong> confinante <strong>Veio</strong> – Tomba a nord-est dei Pi<strong>la</strong>stri con (1965)<br />
l’ampia regione<br />
abitata da falisci e capenati ai confini con <strong>la</strong> Sabina, a<br />
nord-ovest con <strong>la</strong> zona dominata dal<strong>la</strong> città etrusca <strong>di</strong><br />
Caere (Cerveteri), mentre a sud comprendeva i terreni<br />
lungo <strong>la</strong> sponda destra del fiume Tevere (ripa veiens),<br />
ovvero gli attuali quartieri romani Gianicolo,<br />
Trastevere, Vaticano ed il colle <strong>di</strong> Monte Mario. A <strong>di</strong>fesa<br />
delle zone più lontane dal<strong>la</strong> città ed in prossimità<br />
delle aree <strong>di</strong> confine e dei punti nevralgici <strong>di</strong> comunicazione<br />
erano collocati alcuni avamposti. Nel territorio<br />
del <strong>Parco</strong> <strong>di</strong> <strong>Veio</strong> gli archeologi hanno scoperto gli<br />
inse<strong>di</strong>amenti prossimi al Tevere presso <strong>la</strong> collina del<strong>la</strong><br />
torre <strong>di</strong> Prima Porta ed in località Monte delle Grotte<br />
lungo <strong>la</strong> via F<strong>la</strong>minia. Il motivo principale del conflit-<br />
<strong>la</strong> conquista romana<br />
dopo <strong>la</strong> conquista <strong>di</strong> <strong>Veio</strong> <strong>la</strong> maggior parte<br />
del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione scampata al massacro fu<br />
ridotta in schiavitù, mentre il territorio fu frazionato<br />
e concesso ai citta<strong>di</strong>ni romani. Anche le popo<strong>la</strong>zioni<br />
alleate <strong>di</strong> <strong>Veio</strong> capito<strong>la</strong>rono rapidamente: i Capenati<br />
<strong>Veio</strong><br />
32<br />
to che si sviluppò ben presto tra<br />
<strong>Veio</strong> e Roma fu il controllo sugli<br />
appro<strong>di</strong> commerciali lungo il<br />
Tevere e le saline, poste al<strong>la</strong> sua<br />
foce, che nell’antichità costituivano<br />
una risorsa vitale per l’alimentazione<br />
<strong>di</strong> uomini ed animali e per <strong>la</strong><br />
conservazione del cibo. Allo scoppio<br />
del<strong>la</strong> guerra solo Fidene, Falerii<br />
e Capena, si allearono con <strong>Veio</strong>,<br />
mentre, le altre città del<strong>la</strong> Lega<br />
Etrusca rifiutarono l’aiuto richiesto<br />
dal<strong>la</strong> città asse<strong>di</strong>ata, probabilmente<br />
perché aveva mantenuto un regime<br />
monarchico al contrario degli altri<br />
centri, che si erano aperti ad un<br />
modello repubblicano <strong>di</strong> governo,<br />
La guerra fu lunga e con alterne<br />
vicende. Tra gli episo<strong>di</strong> meglio noti<br />
si ricorda <strong>la</strong> celebre battaglia intrapresa<br />
nel 477 a.C. dal<strong>la</strong> famiglia<br />
romana dei Fabii contro <strong>Veio</strong>, in<br />
seguito all’uccisione <strong>di</strong> Quinto Fabio da parte dei<br />
veienti. Lo scontro si concluse con il massacro dei 306<br />
Fabii, caduti in un’imboscata organizzata dai nemici<br />
nei pressi del fiume Crèmera. Ancora, si racconta dell’uccisione<br />
<strong>di</strong> quattro ambasciatori romani ad opera del<br />
Re veiente Lars Tolumnius, ven<strong>di</strong>cata da Aulo Cornelio<br />
Cosso che riuscì ad uccidere il re etrusco, conducendo<br />
trionfante le sue spoglie a Roma. Dopo un asse<strong>di</strong>o<br />
descritto con tratti leggendari simili al<strong>la</strong> celebre presa<br />
<strong>di</strong> Troia, durato secondo <strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>eci anni, nel<br />
396 a.C. il <strong>di</strong>ttatore Marco Furio Camillo prese e<br />
<strong>di</strong>strusse definitivamente <strong>la</strong> città.<br />
nel 395 a.C., i Falisci nel 394 a.C. ed i loro territori<br />
furono colonizzati. Con Giulio Cesare una porzione<br />
del territorio <strong>di</strong> <strong>Veio</strong> fu assegnata ai veterani <strong>di</strong> guerra,<br />
mentre Augusto nel 27 d.C. <strong>la</strong> elevò al rango <strong>di</strong><br />
Municipio al fine <strong>di</strong> rivitalizzare il centro abitato ed