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Fino all'ultimo sangue - istrit.org

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l'altro mondo da un momento all'altro... Stamattina c'è mancato poco.<br />

- Non dovevi arrischiarti così - mi rimproverò il comandante e poi aggiunse, -<br />

vuoi una sigaretta?<br />

- Grazie - risposi. - Ma come potevo non credere a quello che mi raccontava il<br />

tenente colonnello? Mi spiace di non averlo incontrato al ritorno, altrimenti gli<br />

insegnavo io dove correva la linea...<br />

- Già, non l'hai più visto? - mi chiese Maderni.<br />

- Macché! Chissà dov'è andato a fi nire con tutto il suo seguito... Oh, ecco che<br />

Mattioli ci porta il caffè.<br />

Lo bevemmo in fretta. La colazione era fi nita.<br />

- Vado al gruppo - dissi al comandante.<br />

- Va pure - [rispose lui con un cenno di assenso].<br />

Andai alla cascina. Presi Flora e in pochi minuti raggiunsi il Comando di Gruppo.<br />

Li c'era il capitano Lacquaniti che ordinariamente comandava la terza batteria.<br />

Ma essendo il Maggiore Ghezzo - comandante di gruppo - in licenza, così<br />

ne aveva assunto lui il comando. Quando feci sapere che a casa Martini c'erano<br />

gli austriaci, Lacquaniti non mi voleva chiedere.<br />

- Ma ne è proprio sicuro? - insisteva.<br />

- Altro che. Se ci son quasi giunto! - ribattevo io - E poi non ho forse visto la<br />

nostra linea più indietro?<br />

- Ma non può essere! - diceva lui.<br />

- Allora ne mandi un altro a vedere o ci vada lei - sbottai indispettito.<br />

- Perché si riscalda? - mi chiese allora Lacquaniti.<br />

- Scusi, signor capitano. Vado fi n li, vi incontro gli austriaci, dalla casa mi prendono<br />

a mitraglia, vedo la linea più indietro, arrischio la pelle per sentirmi dire<br />

che non è vero... Se non ha fi ducia in me, mi dispensi in seguito da queste delicate<br />

missioni e mandi qualche altro uffi ciale in cui pone maggior fi ducia!<br />

- Io non le ho detto che non è vero - ribatté lui.<br />

- Avrò capito male. Chiedo scusa.<br />

- Ad ogni modo avviserò il reggimento. Lei può andare - concluse Lacquaniti.<br />

Salutai secco e me ne andai. Mi piaceva il fatto. Non volevano credere. Come<br />

se inventassi le cose. A quale scopo poi? Invece di ringraziarmi per avere portata<br />

una notizia importante, quasi quasi mi diceva bugiardo in faccia. Andate<br />

poi a far le cose con coscienza. Questa era la bella ricompensa. Giunsi in batteria<br />

abbastanza annoiato per il fatto appena accaduto. Filai dritto alla cascina,<br />

telefonai a Minucci di lasciarmi riposare un'oretta, che poi sarei restato io in<br />

batteria fi n verso le sette di sera e quindi avrei montato dall'una di notte fi no alla<br />

mattina alle sette. Minucci acconsentì e mi buttai a dormire un po' sulla branda<br />

di Maderni. Diedi a Baldesi l'ordine di chiamarmi verso le due e mezzo e senza<br />

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