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Fino all'ultimo sangue - istrit.org

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intendere che potevamo esser loro di aiuto.<br />

La mitragliatrice crepitava più forte. Il capitano andò avanti a vedere e io lo seguii.<br />

Avevo un gran nervoso addosso e avevo voglia di fare pure io qualcosa. La<br />

mitragliatrice era nella sua piazzuola di cemento. Li contro andavano a fi nire le<br />

fucilate nemiche. Le pallottole fi schiavano. Improvvisamente sentii una mano<br />

pesante sulla spalla che mi spinse a terra. Guardai di scatto: era un soldato.<br />

- Giù! - gridò quello - O si fa ammazzare.<br />

- E a te che te ne... - feci per dire.<br />

Ma quello insistette: «Giù, giù!».<br />

Il consiglio era giusto e lo seguii. Avanti al reticolato si vedeva qualcuno che<br />

strisciava avvicinandosi. Senza perdere tempo lo presi di mira con la pistola<br />

e lasciai partire il colpo. Un grido. Poi il soldato alzò il braccio e scagliò una<br />

bomba a mano. Mi cadde distante una diecina di metri e le schegge mi passarono<br />

vicino. Ma il nemico era ricaduto e non si muoveva più.<br />

- Bravo, tenente! - mi gridò il capitano.<br />

Ma ora avanzavano gli altri. Venivano sotto e tiravano bombe a mano. Lo scherzo<br />

era pericoloso. Un nostro soldato si abbatté gemendo. Ma i mitraglieri pure<br />

tiravano bombe a mano fra i nemici e con buoni risultati. Io avevo impugnato il<br />

fucile e conservavo la pistola in caso disperato. La mitragliatrice sparava, calma<br />

e cadenzata. Pensai che se continuava a funzionare forse ce la cavavamo. Le<br />

fucilate partivano da tutte le parti. Il capitano mi raggiunse e si congratulò di<br />

nuovo con me.<br />

- Ma ora - disse - vedrà qualche cosa di grazioso. Ho ordinato alla mitragliatrice<br />

di rallentare il tiro e ai soldati di ripararsi.<br />

- Perché? - chiesi io.<br />

- Aspetti - rispose lui e non aggiunse altro.<br />

Infatti la mitraglia rallentava. Poi cessò. Pareva inceppata. Il nemico lanciò un<br />

urlo di gioia e si addensò più forte al reticolato. Eran venti, trenta, cinquanta...<br />

Ebbi in ultimo l'idea che il capitano mi facesse qualche brutto scherzo e<br />

già stringevo la pistola per difendermi. Guardai il capitano che rideva. Ad un<br />

tratto prese un fi schietto e lanciò un segnale. E la scena cambiò... Da un fi anco<br />

funzionava alacremente un'altra mitragliatrice. La nostra rispondeva rapida col<br />

suo fuoco. I nemici cadevano. Cercavano di retrocedere, ma l'altra mitraglia<br />

sbarrava la ritirata battendo il fi anco della strada. Stava succedendo un carnaio.<br />

Vistosi preso il nemico tentò di sfondare il reticolato, ma inutilmente. Si difendeva<br />

a bombe a mano. Giungevano fi tte ma nemmeno i nostri scherzavano,<br />

Restarono li ancora un paio di minuti, continuando a cadere e poi gli ultimi cercarono<br />

di scappare. Altri quattro o cinque furon colpiti dalla seconda mitraglia<br />

traversando la zona battuta. Qualcuno riuscì a scampare inseguito ancora dalla<br />

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