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carnaio unico che sapevo e non vedevo. E la discesa lenta e continua proseguiva<br />
inesorabile, assecondata dalla mia indifferenza che mi assoggettava fanaticamente<br />
al mio destino. Finché una mano mi acchiappò per un piede e mi trattenne<br />
dall'abisso. Pensai che prima di [...] lasciarmi andare volessero togliermi le<br />
scarpe. Volli ribellarmi e mi destai. Era giorno e Maderni mi aveva afferrato per<br />
un piede per svegliarmi.<br />
Ore 07.00<br />
- Dormito bene? - mi chiese Maderni.<br />
- In un modo orribile. Un incubo continuo.<br />
- Infatti ti agitavi e ti dimenavi nel sonno - disse lui. - Che ti passava per la testa?<br />
Vatti a dare una lavata di faccia e così ti passeranno le fantasie. Poi bisogna dare<br />
il cambio a Minucci.<br />
- Così presto? - gli domandai.<br />
- Sai che sono già le sette? - rispose lui.<br />
Andai a lavarmi all'aperto. L'acqua fredda e la freschezza del mattino mi rimisero<br />
immediatamente nel mio stato ordinario. I fantasmi della notte erano già<br />
scomparsi.<br />
- Come vanno le cose Maderni?<br />
- Bene. Si sta contrattaccando e si continuerà ancora. E' giunto il momento di<br />
ributtare gli austriaci nel fi ume.<br />
- Credi proprio?<br />
- Ne son sicuro. Gli austriaci - almeno così penso - con lo sforzo di questa notte<br />
hanno tentato di giocare un'ultima carta. Non ci sono riusciti. Adesso tocca a<br />
noi e [la nostra] cercheremo di giocarla meglio.<br />
- Speriamo che le cose vadano proprio così.<br />
- Ad ogni modo ora ti mando a rilevare Minucci - concluse il comandante.<br />
Raggiunsi la batteria. Lungo la strada notai numerosi imbuti prodotti da colpi<br />
arrivati nella notte. Avevan tirato bene quei fi gli di cani. Quattro feriti ci avevan<br />
prodotto e sostituire in quel momento gli uomini non era cosa semplice. Maderni<br />
ne aveva fatti venire tre dai reparti ed avevano già cominciato a prestar servizio...<br />
Minucci mi passò le consegne e se ne andò a riposare. Io mi fi ccai sotto<br />
la tenda e mi buttai sulla paglia. Ero stanco ed avrei voluto rilassarmi un po'.<br />
Restavo inerte, senza pensare a niente e con la testa completamente vuota. Non<br />
avevo nè forza nè volontà. Eran già cinque giorni che si stava facendo quella vita<br />
ed ormai mi sentivo esaurito, forse più moralmente che spiritualmente. Pensavo<br />
solo che era ora di fi nirla e che se ci avessero mandato il cambio sarebbe stata<br />
una santa cosa. Come me dovevano stare anche gli altri uffi ciali e gli uomini. I<br />
nervi di tutti erano stati troppo sforzati e forse si avvicinava il momento in cui<br />
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