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Fino all'ultimo sangue - istrit.org

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- Va al primo pezzo e se spuntano, shrapnel a zero. Io mi occupo degli altri tre.<br />

Minucci curerà la difesa con i fucili e le bombe a mano.<br />

Ci stringemmo la mano. Raggiunsi il mio pezzo. Controllai che tutto fosse a<br />

posto. La batteria era in silenzio. Nessuno parlava. Tutti erano addossati al proprio<br />

pezzo carico, ognuno deciso. Passava un vento di eroismo. Non pensavo<br />

più a nulla, tenevo la pistola pronta in pugno. Mi ero messo al posto del puntatore.<br />

Avevo aperto lo sportellino del cannocchiale panoramico e con una mano<br />

stringevo il volantino di direzione. Ed in me, tutto il mio essere si tendeva, spasimando<br />

nell'attesa. Che aspettavano dunque gli austriaci per mostrarsi? Che<br />

aspettavano, che aspettavano...?<br />

E giunsero...<br />

Un attimo prima però, spuntò un mitragliere nostro con l'arma. Lo fermammo,<br />

lo mettemmo vicino al pezzo puntato a zero e gli gettammo vicino un mezza<br />

cassetta di cartucce. Preparò i caricatori e mise il primo nell'arma. Poi comparve<br />

un altro mitragliere e un altro e un altro ancora; il capitano, il tenente, altri<br />

uffi ciali: uno sanguinava, più di un soldato era ferito. In pochi secondi furono<br />

a posto per essere difesi e per difenderci. E ancora un attimo ed un altro ed un<br />

altro. Ma venivano? Ma che aspettavano?<br />

- Avanti che la festa è bella e pronta - pensai, - avanti che vi sapremo fermare,<br />

avanti che sapremo morire sui pezzi. Avanti, fi no a che uno di noi resterà vivo non<br />

passerete. Avanti, avanti austriaci, canaglie, provate! Ci sapremo difendere.<br />

E spuntarono. Il primo da dietro la casa. Non vide il pezzo mascherato. Fece<br />

agli altri cenno di avanzare. Erano cauti. Circa una cinquantina. Diffi davano<br />

forse temendo i mitraglieri che avevano visto arretrare. Saltavano nel cortile<br />

della cascina sparando qualche bomba nel dubbio che qualcuno vi fosse annidato.<br />

Uno fece un rapido giro. Non trovò nessuno ed allora avanzarono piuttosto<br />

serrati per lo stradino. Dal cannocchiale panoramico guardavo e calcolavo la distanza.<br />

Centocinquanta... centotrenta... centodieci... si fermano. Non verranno<br />

più avanti? No, continuavano. Cento, novanta, ottanta.... Ci siete!<br />

- Fuoco!<br />

Fu un urlo più che un comando. Ma prima ancora che la sillaba fosse stata pronunciata,<br />

il colpo era partito. Gli austriaci si accostarono, fecero uno sbalzo in<br />

avanti.<br />

- Tardi ve ne siete accorti - pensai.<br />

Ci correvano addosso, ma gli shrapnel lavoravano bene. Col volantino li pescavo<br />

a gruppetti. Cadevano, cadevano. Anche la mitragliatrice funzionava e i<br />

fucili e le bombe a mano. La batteria si difendeva con le sue armi. Un gruppetto<br />

di arditi si accostò fi no ad una diecina di metri dal pezzo, avanzando di fi anco.<br />

Vi tirai due colpi di pistola. Un soldato vi gettò proprio in mezzo due bombe a<br />

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