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34 Terra e Vita [ TECNICA E TECNOLOGIA ] n. <strong>24</strong>/2012<br />
16 giugno 2012<br />
montato su un 6830, ormai sei anni<br />
fa», conferma. Alla fine, ci dice,<br />
sono due buoni attrezzi. «Chiaramente<br />
lo Stoll è più vecchio, quindi<br />
non è paragonabile al John Deere,<br />
sarebbe un confronto sbagliato.<br />
Tuttavia ha sempre lavorato<br />
bene. <strong>Il</strong> nuovo, di certo, ha una<br />
maggior velocità di alzata, dovuta<br />
probabilmente anche all’impianto<br />
idraulico del trattore. Noi lo usiamo<br />
principalmente per la raccolta<br />
delle balle di fieno. Balle quadre,<br />
naturalmente. Ne trasportiamo fino<br />
a tre alla volta senza alcun problema,<br />
né di potenza né di maneggevolezza.<br />
Altro aspetto interessante<br />
è lo sgancio, davvero<br />
rapido: in cinque minuti attacchi o<br />
stacchi l’impianto, anche da solo».<br />
Massimo Bedogni è invece un<br />
produttore di Mozzecane (Vr). Dopo<br />
aver usato per due anni un caricatore<br />
Fendt su un 312 Vario, nel<br />
2011 ha acquistato un Fendt 415,<br />
ma ha tenuto il caricatore. «Visto<br />
che – ci spiega – il modello si adattava<br />
anche a questa macchina».<br />
L’uso che ne fa è intenso: 15mila<br />
quintali l’anno di paglia e fieno,<br />
ma soprattutto, fino a pochi mesi<br />
fa, 450 quintali al giorno di biomasse<br />
per un impianto di biogas.<br />
«Con il caricatore Fendt mi trovo<br />
SOLLEVATORI<br />
Sempre più<br />
tuttofare<br />
ottimamente, sia per struttura sia<br />
per la precisione dei controlli. L’integrazione<br />
con il trattore è eccellente,<br />
la macchina è predisposta e i<br />
comandi sono già sul bracciolo».<br />
L’unico appunto – se di appunto<br />
possiamo parlare – è per il<br />
punto di ancoraggio: «Per rendere<br />
possibile l’apertura del parabrezza,<br />
hanno fatto gli attacchi piuttosto<br />
avanti e questo porta molto<br />
peso sull’avantreno. Non è un<br />
gran problema, visto che fino a 12<br />
quintali di carico non serve zavorrare<br />
il trattore, ma si sente un po’<br />
sulle ruote anteriori e sulla morbidezza<br />
dello sterzo, soprattutto se<br />
si lavora su fondo duro, come<br />
asfalto o sterrato compatto. Con<br />
ciò, è un ottimo attrezzo».<br />
I MULTIMARCA:<br />
RISPARMIO E PRESTAZIONI<br />
Passiamo ora a chi, per i motivi<br />
più diversi, ha acquistato un caricatore<br />
frontale multimarca, dunque<br />
adattabile a più trattori. A<br />
Mezzomerico (No) troviamo per<br />
esempio Franco Leonardi, specializzato<br />
in cereali. E proprio il caricamento<br />
dei camion di cereali è la<br />
ragione che ha spinto Leonardi ad<br />
acquistare uno Stoll da montare<br />
sul suo Fendt 820. «Abbiamo va-<br />
C'<br />
è chi lo usa con la lama da neve,<br />
chi con il verricello e anche con un<br />
desilatore, per disfare la trincea. E in Sicilia,<br />
qualcuno sta addirittura provando ad abbinarci<br />
una spollonatrice, per pulire i ceppi<br />
delle viti. E pensare che fino a 3-4 anni fa ci<br />
si attaccava solo la forca da rotoballe o la pala per il letame.<br />
Benvenuti nel mondo del telescopico tuttofare, del braccio<br />
dai mille usi... O forse qualcuno in più. Perché il limite all'impiego<br />
è soltanto la fantasia. Affermazione forse un po' azzardata, ma<br />
se pensiamo che in un listino medio degli accessori compaiono<br />
circa 60 attrezzi, buona parte dei quali adatta ai telescopici<br />
agricoli, non è poi così lontana dal vero. Anche perché stiamo<br />
vivendo gli anni del pre-boom, ovvero quelli in cui una macchina,<br />
dopo essersi fatta conoscere, sta cercando di espandersi in<br />
tutti i settori possibili. E dunque a ogni stagione si scoprono<br />
2-3 nuovi impieghi, favoriti anche dalla disponibilità<br />
dei costruttori, ben felici di realizzare attrezzature<br />
su misura se serve a conquistare nuovi clienti.<br />
lutato diverse possibilità, ma alla<br />
fine Stoll era l’unica che garantisse<br />
l’altezza che serviva a noi senza<br />
modifiche al caricatore o al trattore.<br />
Per certe vasche, infatti, dobbiamo<br />
arrivare a 4,6 metri con<br />
benna piana e Stoll è stato l’unico,<br />
tra i marchi presi in considerazione,<br />
a darci questa possibilità».<br />
A casa Leonardi il caricatore<br />
frontale lavora parecchio: «Sposta<br />
circa 30mila quintali l’anno, tra cereali,<br />
concimi e sementi. Lo usiamo<br />
da un anno circa e finora non<br />
ci ha dato alcun problema. Anzi, è<br />
molto più veloce di quello che<br />
avevo in precedenza». Problemi<br />
di integrazione con il trattore, dice<br />
ancora Leonardi, non ve ne sono:<br />
«Funziona con i comandi originali<br />
del trattore, senza necessità di<br />
installare nessun controllo aggiuntivo.<br />
In più dalla cabina posso<br />
regolare la portata dei distributori<br />
e la mandata d’olio, quindi<br />
controllare le prestazioni della<br />
macchina. Per finire–enonèuna<br />
cosa da poco – ho acquistato recentemente<br />
un John Deere 6930 e<br />
la Stoll mi ha fornito gli attacchi<br />
per usare il caricatore anche su<br />
questa macchina. È bastato fornire<br />
modello del trattore e del caricatore<br />
per far arrivare tutto in con-<br />
cessionaria, senza difficoltà».<br />
Anche il romagnolo Rino Casanova<br />
(lavora in provincia di Cesena,<br />
a Pieve Sestina) ha scelto un<br />
marchio indipendente: Oma.<br />
«L’ho acquistato quattro anni fa,<br />
per fare movimentazione di cereali<br />
e soprattutto sementi, visto che<br />
produciamo anche quelle. E poi,<br />
ovviamente, per le balle di paglia<br />
e fieno. La cosa migliore, per quel<br />
che mi riguarda, è il livellamento,<br />
che ti evita di dover continuamente<br />
correggere l’inclinazione della<br />
benna o della forca mentre alzi e<br />
abbassi. Lo usiamo con un Landini<br />
Legend da 145 cavalli e anche<br />
se il trattore ha qualche anno non<br />
vi sono stati problemi: hanno praticamente<br />
fatto gli attacchi sulle<br />
misure del trattore. Per i comandi,<br />
abbiamo una leva con sei tasti,<br />
ognuno corrispondente a una via<br />
dei distributori impegnati. Con<br />
quella facciamo tutto». Una delle<br />
ragioni che hanno fatto scegliere<br />
un multimarca, conclude l’agricoltore,<br />
è anche il prezzo. «Abbiamo<br />
acquistato un trattore nuovo e<br />
nell’occasione ho valutato anche il<br />
caricatore frontale. Alla fine il costo<br />
era molto superiore a quello<br />
generico. Insomma, non credo di<br />
aver fatto un cattivo affare». <br />
Che l'impiego del telescopico si stia diversificando come mai<br />
in passato, del resto, è un fatto riconosciuto da tutti i principali<br />
marchi presenti in Italia. Che ci spiegano come, ormai, il cliente<br />
arrivi in concessionaria con un'idea ben precisa in testa e alla<br />
ricerca di qualcuno che l'aiuti a realizzarla. Oppure come, al<br />
contrario, acquisti prima il telescopico in versione canonica, per<br />
poi scoprire che ci può fare molte più cose di quelle preventivate<br />
e corra dunque ad attrezzarsi. Un input interessante ci arriva<br />
dalla Merlo, dove ci spiegano che ormai non sono rari i clienti che<br />
rifiutano le classiche forche per pallet, offerte come standard, e<br />
chiedono invece attrezzi a volte inesistenti, da realizzare praticamente<br />
su progetto originale del compratore. Le case costruttrici<br />
li accontentano volentieri, per dare slancio a un mercato rimasto<br />
per troppi anni ingessato. <strong>Il</strong> primo incentivo all'acquisto di una<br />
macchina è la sua possibilità di impiego. E quando questa<br />
cresce, aumenta di pari passo la propensione all'investimento.<br />
Dunque il fatto che in certe aziende abbiano ormai raggiunto le<br />
2.000 ore annue di impiego non può che far piacere ai costruttori<br />
e farli ben sperare per il futuro del settore.