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76 Terra e Vita [ SPECIALE DIFESA ORTIVE ] n. <strong>24</strong>/2012<br />

16 giugno 2012<br />

<strong>Il</strong> parassitoide Encarsia<br />

formosa in azione.<br />

stadi larvali di C. carnea, con il<br />

caratteristico apparato boccale a<br />

forcipe, sono attivi predatori,<br />

mentre gli adulti si nutrono di<br />

polline, nettare e altre sostanze<br />

zuccherine. Le femmine depongono<br />

le uova, con il tipico peduncolo,<br />

in prossimità delle colonie<br />

di afidi. Le larve sono immediatamente<br />

in grado di nutrirsi di<br />

prede e, oltre agli afidi, utilizzano<br />

altre fonti di cibo tra cui acari,<br />

uova di lepidotteri, tripidi e cocciniglie.<br />

Per la sua versatilità e<br />

facilità di utilizzo, questo predatore<br />

trova impiego in diversi programmi<br />

di controllo biologico<br />

che ne vedano la distribuzione a<br />

partire dai focolai di infestazione:<br />

10-30 larve per mq, curando soprattutto<br />

le zone più infestate.<br />

PARASSITOIDE/2<br />

Encarsia<br />

formosa<br />

ALEURODIDI<br />

Gli aleurodidi (Trialeurodes vaporariorum<br />

e Bemisia tabaci) detti anche mosche bianche, rientrano tra i<br />

fitofagi più comuni delle colture orticole (pomodoro, peperone, melanzana);<br />

gli adulti sono di piccole dimensioni (inferiori in genere a 3<br />

mm) con le ali e il corpo rivestito di pruina cerosa bianca.<br />

Ovunque gli aleurodidi rappresentano un’insidia per le colture se<br />

la loro presenza non viene gestita in modo razionale; ne possono in<br />

alcuni casi (pomodoro in particolare) rappresentare la principale avversità.<br />

<strong>Il</strong> problema si amplifica, in genere, nei periodi caldi.<br />

<strong>Il</strong> problema aleurodidi può avere importanti ricadute sulla coltura<br />

se ci si avvia a gestione solamente chimica:<br />

– da un lato occorre sempre valutare le difficoltà nel rispettare i<br />

tempi di carenza degli insetticidi quando si entra nel periodo delle<br />

raccolte frequenti;<br />

– dall’altro, nel corso della stagione si devono valutare le difficoltà<br />

che si incontrano, in particolare su pomodoro, per rispettare il lavoro<br />

dei bombi impollinatori, ormai diventati insostituibili per i vantaggi<br />

che portano sia in termini organizzativi che di qualità delle produzioni.<br />

I danni che questi fitofagi possono determinare sulle colture attaccate<br />

si possono riunire in tre gruppi:<br />

1) danni diretti per sottrazione di linfa;<br />

– Utilizzato da molti anni per il controllo di Trialeurodes vaporariorum<br />

nelle colture orticole ed ornamentali;<br />

– anche Bemisia spp. viene utilizzata come ospite;<br />

– adulto molto piccolo con torace scuro e addome giallo;<br />

– popolazione quasi esclusivamente di femmine (partenogenesi<br />

telitoca);<br />

– depone uovo all’interno della neanide, larva sviluppa all’interno;<br />

– pupari parassitizzati assumono, dopo 1-2 settimane, una colorazione scura: del tutto nera<br />

se T. vaporariorum, bruno-nocciola se di Bemisia;<br />

– adulto esce dal pupario dell’ospite da un caratteristico foro circolare;<br />

– sotto i 15 °C attività molto ridotta;<br />

– notevole capacità di ricercare le proprie vittime;<br />

– grande significato dell’host feeding per il controllo biologico;<br />

– fornito in cartellini (con i pupari parassitizzati da cui sfarfalla);<br />

– programmi di difesa con lanci settimanali da 2-6 individui/m 2 per lancio. <br />

PARASSITOIDE/3<br />

Eretmocerus<br />

mundus<br />

– Specie comune nell’Europa meridionale di recente sviluppo applicativo;<br />

– adulto completamente giallo con occhi verdi e 3 ocelli rossi sul capo;<br />

– presenti normalmente sia i maschi che le femmine;<br />

– ciclo da uovo ad adulto in poco più di 2 settimane (sino 35 gg in serra fredda)<br />

– a 25-30 °C una femmina vive circa 10 giorni e depone una cinquantina di<br />

uova;<br />

– uovo deposto esternamente, al di sotto della neanide;<br />

– larva penetra poi dentro il corpo dell’aleurodide;<br />

– neanide parassitizzata diventa rigonfia, lucida e di colore più marcato;<br />

– adulto sfarfalla dal tipico foro circolare (il pupario resta vuoto e trasparente);<br />

– host-feeding meno importante che in E. formosa;<br />

– utilizzato su colture orticole e ornamentali contro Bemisia spp.;<br />

– confezione: pupari su cartellini di cartone da appendere alle piante;<br />

– programmi settimanali di lancio con più introduzioni sino a 15-30 individui per m 2 . <br />

2) danni indiretti per l’abbondante<br />

emissione di melata su cui<br />

si sviluppano poi fumaggini;<br />

3) danni indiretti perché T. vaporariorum<br />

risulta vettore di 2 virosi<br />

mentre B. tabaci è stata segnalata<br />

come vettore di 9 virosi tra le<br />

quali segnaliamo in particolare<br />

TYLCV, responsabile dell’ “arricciamento<br />

fogliare giallo del pomodoro”<br />

Le infestazioni sono nella<br />

Adulto di Eretmocerus<br />

mundus. Visibili i 3 ocelli rossi.<br />

maggior parte dei casi dovute a T. vaporariorum, per cui il principale<br />

antagonista a cui si fa riferimento come fattore di controllo biologico è<br />

il parassitoide Encarsia formosa, talvolta associato al parassitoide Eretmocerus<br />

mundus nel caso di presenza di B. tabaci. La comparsa di<br />

quest’ultima specie, responsabile della trasmissione del virus dell’accartocciamento<br />

fogliare (TYLCV), ha complicato notevolmente il quadro<br />

di riferimento per la difesa biologica, stimolando la ricerca di<br />

nuove soluzioni: per migliorare e aumentare le risorse a disposizione<br />

della difesa biologica si è puntato sullo sfruttamento delle qualità di

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