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1 La Semeiotica è lo studio dei sintomi e segni patognomonici o ...

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I Linfonodi Inguinali sono <strong>lo</strong>calizzati nella regione inguinale, drenano dalla pelvi e genitali,<br />

insieme ai linfonodi retrocrurali situati anteriormente all’arteria iliaca esterna.<br />

Tra le Stazioni Linfonodali Profonde abbiamo i linfonodi mediastinici, <strong>lo</strong>mbo-aortici (preaortici,<br />

paraaortici e retroaortici), iliaci esterni e interni, mesenterici e pelvici.<br />

L’ESAME OBIETTIVO <strong>dei</strong> linfonodi si basa sull’ispezione e palpazione, ma in condizioni<br />

normali i linfonodi superficiali non sono apprezzabili né all’ispezione né alla palpazione.<br />

All’Ispezione bisogna valutare soprattutto il volume e forma <strong>dei</strong> linfonodi, sede interessata:<br />

volume <strong>dei</strong> linfonodi: in condizioni normali i linfonodi sono di piccole dimensioni, paragonabili<br />

ad una lenticchia, mentre in condizioni pato<strong>lo</strong>giche hanno dimensioni > 0,5 cm fino a 2-3 cm,<br />

come in caso di linfoadeniti acute o croniche, batteriche, virali, sarcoidosi, malattie<br />

linfoproliferative come leucemie e linfomi, metastasi tumorali…<br />

forma <strong>dei</strong> linfonodi: in condizioni normali hanno una forma fusata, a goccia, ovoidale, mentre in<br />

condizioni pato<strong>lo</strong>giche possono assumere una forma sferica, stellata o irregolarmente ovoidale.<br />

<strong>La</strong> Palpazione avviene con i polpastrelli delle dita eseguendo <strong>dei</strong> movimenti circolari attorno<br />

alla tumefazione, delicatamente, procedendo con una certa regolarità per evitare di saltare<br />

delle stazioni linfonodali valutando se si <strong>è</strong> avuto l’interessamento so<strong>lo</strong> della prima stazione<br />

linfonodale o di altri linfonodi, la confluenza in pacchetti linfonodali, oppure il salto della prima<br />

stazione linfonodale con interessamento <strong>dei</strong> linfonodi più a valle.<br />

<strong>La</strong> palpazione <strong>dei</strong> linfonodi può variare a seconda dell’area da esaminare, in particolare:<br />

─ palpazione <strong>dei</strong> linfonodi sovraclaveari: il pz deve essere in posizione seduta, procedendo dalla<br />

testa dell’omero fino al punto di inserzione del musco<strong>lo</strong> sternocleidomastoideo e musco<strong>lo</strong><br />

scaleno sulla 1^ costa lungo il margine interno della clavicola (segno di Troisier).<br />

─ palpazione <strong>dei</strong> linfonodi latero-cervicali: il pz sta in piedi o in posizione seduta e deve piegare<br />

la testa in avanti in modo da far rilassare i muscoli del col<strong>lo</strong>. L’esaminatore si pone davanti al<br />

pz ed esegue la palpazione procedendo lungo il margine interno ed esterno del musco<strong>lo</strong><br />

sternocleidomastoideo. Le linfoadenopatie latero-cervicali più importanti sono quelle da<br />

carcinoma della tiroide e rinofaringe.<br />

─ palpazione <strong>dei</strong> linfonodi ascellari: pz in posizione seduta con braccio al<strong>lo</strong>ntanato dal tronco<br />

per far rilassare i muscoli pettorali, si palpa dall’apice del cavo ascellare, discendendo lungo la<br />

parete, mediante <strong>dei</strong> movimenti a raggi multipli per palpare la parete toracica laterale.<br />

Le linfoadenopatie ascellari più importanti sono quelle da metastasi da carcinoma mammario.<br />

─ palpazione <strong>dei</strong> linfonodi inguinali: il pz sta in posizione supina con gambe flesse, l’esaminatore<br />

affonda la mano ad uncino nel cavo inguinale, mentre per palpare i linfonodi distribuiti lungo i<br />

vasi si invita il pz ad abdurre l’arto e si palpa lungo la faccia mediale della coscia.<br />

Le linfoadenopatie inguinali sono tipiche delle malattie veneree (sifilide) e neoplasie genitali.<br />

In presenza di una tumefazione linfonodale bisogna valutare:<br />

superficie <strong>dei</strong> linfonodi: liscia o irregolare in base all’interessamento della capsula linfonodale.<br />

consistenza <strong>dei</strong> linfonodi: normalmente i linfonodi sono di consistenza parenchimatosa tesoelastica<br />

come una piccola biglia di gomma, mentre in condizioni pato<strong>lo</strong>giche può essere:<br />

─ molle-elastica da linfoadeniti batteriche acute suppurative con colliquazione linfonodale.<br />

─ duro-elastica da malattie linfoproliferative come linfomi e leucemie, f<strong>lo</strong>gosi croniche<br />

granu<strong>lo</strong>matose, come sarcoidosi, TBC, lue.<br />

─ duro-lignea in caso di metastasi da carcinoma.<br />

do<strong>lo</strong>rabilità: i linfonodi sono dolenti in caso di linfoadenite acuta batterica o virale, come in<br />

caso di morbil<strong>lo</strong>, rosolia, toxoplasmosi, mononucleosi infettiva, mentre i linfonodi sono indolenti<br />

in caso di linfoadenopatie da linfomi, leucemie e metastasi.<br />

mobilità o fissità <strong>dei</strong> linfonodi rispetto ai piani superficiali e profondi: il linfonodo può essere fisso<br />

in caso di metastasi da carcinoma o linfoadenopatie infiammatorie in seguito a f<strong>lo</strong>gosi della<br />

capsula linfonodale che diventa fibrotica con fusione tra i linfonodi contigui, formazione di<br />

pacchetti linfonodali e infiammazione <strong>dei</strong> piani sovra e sottostanti. <strong>La</strong> fusione in pacchetti <strong>è</strong><br />

tipica delle linfoadenopatie croniche, ad es. TBC, lue, sarcoidosi, linfomi non Hodgkin ad alto<br />

grado di malignità, metastasi tumorali.<br />

Metodo<strong>lo</strong>gia Clinica – <strong>Semeiotica</strong> Medica (Prof. Gianluigi Vendemiale)<br />

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